Alex^Del^Piero |
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| Anatoly Tymoshchuk ha rilasciato un'intervista dove ha parlato del suo rapporto con la sua città,la città di cui Anatoly è simbolo e bandiera,grazie a quello Shakhtar che ha fatto di lui il capitano della nazionale allanata da Oleg Blokhin.
Da Donetsk Tymo se ne andato lascinadovi una fetta della sua carriera ma soprattutto lasciandoci il cuore.A distanza di 9 mesi da quello che fu il colpo del mercato russo(quasi 20 milioni di euro),il capitano dell'Ucraina e dello Zenit ha voluto raccontare la sua verità,sfogandosi con buona parte della critica che,a suo dire,avrebbe tentato di metterlo contro la dua Donetsk.
"Da Donetsk me ne sono andato lasciando un grande ricordo di me al presidente Ahmetov,a mister Lucescu,ai miei ex compagni ed a tutta la tifoseria dello Shakhtar.Non è assolutamente vero che lo Shakhtar voleva cedermi a fronte di un'offerta così importante dello Zenit.Quando è arrivata la proposta dello Zenit,l'ho discussa col presidente ed io ho deciso cosa fare del mio futuro,il presidente ha cercato si di convicnermi a rimanere,ma io gli ho espresso la mia volontà di provare questa nuova esperienza in Russia.Per il presidente è stato difficile.Mi mantengo in costante contatto con la mia ex squadra,dal presidente ai compagnio,passando per l'allenatore e tutti mi chiedono di tornare.Non posso sapere se la dirigenza dello Shakhtar si è fatta avanti con lo Zenit in via ufficiale,ma in ogni caso,sono un giocatore dello Zenit e continuerò ad esserlo".
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