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morello71
view post Posted on 24/3/2008, 22:25




Cancellara a vele spiegate la Sanremo dopo la Tirreno




Lo svizzero della Csc, vincitore della Tirreno-Adriatico, beffa tutti a due chilometri dal traguardo e si aggiudica anche la 99ª edizione della Classicissima di Primavera. Vanificato un attacco di Bettini sulla Cipressa

SANREMO , 22 marzo 2008 - Fabian Cancellara ha vinto la Milano-Sanremo. A modo suo, come aveva fatto nel 2006 alla Parigi-Roubaix. Un attacco in contropiede, a meno di 2 chilometri dal traguardo, impossibile da parare per il gruppo dei migliori, guidato da Pozzato (secondo) e Gilbert (terzo). Niente da fare per Freire e Petacchi, i grandi favoriti della vigilia, "giustiziati" ben prima del Lungomare Calvino.
VIA IN QUATTRO - Prima c'era stata una fuga di 254 chilometri, iniziata al km 23. Sono in quattro: gli italiani Savini (Csf) e D'Andrea (Miche), il lettone Belohvoscics (Saunier) e l'americano Frishkorn (Slipstream). Attacco coraggioso, che porta a un vantaggio massimo (16'08") alla scadenza delle prime due ore di corsa, filate a ritmo sostenuto (rispettivamente a 45,100 e 43,000).
SUBITO ALL'ATTACCO - La salita più temuta, quella de Le Manie, incide pesantemente sul destino della Sanremo. Alle prime rampe il gruppo ha già abbattuto metà del distacco. A tirare non ci sono solo i Rabobank di Freire e i Milram di Petacchi ma anche i Lampre di Ballan, che sganciano Bruseghin. Il primo dei quattro fuggitivi a saltare è D'Andrea. Dietro, i "Barloworld" Soler e Gasparotto fanno selezione. Si staccano un po' a sorpresa tanti big, da Chavanel a Steegmans, da Napolitano a McEwen. Così, alla fine della salita (pendenza media 6,7%) il terzetto formato da Savini, Belohvoscics e Frishkorn ha meno di 5 minuti. Ma i fuochi d'artificio proseguono anche in discesa, perché tutti sanno che arrivare in volata sarebbe un suicidio. Così perdono contatto Zabel e Petacchi, costretti a spendere parecchie energie per rientrare.
BETTINI BOOM - Ai 75 dall'arrivo i migliori sono tutti insieme, lanciati all'inseguimento dei tre di testa, che scollinano su Capo Mele con poco meno di 4 minuti. Quando comincia la bagarre per prendere la Cipressa davanti, il destino della fuga è segnato. Il primo ad approfittare del ricongiungimento è Paolo Bettini, che attacca le rampe di costa Rainera a tutta. Alla sua ruota lo svedese Lovkvist (High Road), terzo alla Tirreno, e poco dopo Rebellin (Gerolsteiner) con Axelsson (Diquigiovanni). Mancano meno di 30 chilometri all'arrivo. Sembra la fuga buona, soprattutto quando si aggiunge Paolo Savoldelli (Lpr), il falco che ci vuole per attaccare in discesa. Non a caso il vantaggio tocca i 30", ma è troppo presto per sperare e ai piedi del Poggio è già finita.
BERTO - Il grosso del lavoro lo fanno i Csc di Cancellara, ma l'uomo che rompe gli equilibri è Alessandro Bertolini. Il trentino dà uno strappo deciso a 9 km dall'arrivo. Poi si muovono Popovych, Gasparotto e ancora Rebellin, impagabile. Gilbert e Cancellara sono i primi a scendere dal Poggio e nel gruppetto di 12 uomini in testa alla corsa c'è anche Freire.
SCATTO - Poi succede quello che chi ha corso la Tirreno-Adriatico temeva. A due chilometri lo svizzero di origini italiane affonda il colpo. "Bjarne mi ha urlato alla radio di andare a tutta, ma l'ha fatto così forte che ho dovuto staccarlo", dirà dopo l'arrivo il vincitore, partito in contropiede sullo spagnolo Landaluze. Nessuno gli sta dietro. Pozzato e Gilbert provano a recuperare ma è tutto inutile. Lo sguardo rassegnato di Ballan ai 500 metri è il segnale della resa. Vince Cancellara, che infila la Classicissima nella sua collezione che raccoglie anche Tirreno ed Eroica nei primi tre mesi del 2008. Il suo anno d'oro non è ancora finito.

LA PLANIMETRIA




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ORDINE D'ARRIVO


1 Fabian Cancellara (Swi) Team CSC 7.14.35 (41,142 km/h)
2 Filippo Pozzato (Ita) Liquigas 0.04
3 Philippe Gilbert (Bel) Française des Jeux
4 Davide Rebellin (Ita) Gerolsteiner
5 Mirco Lorenzetto (Ita) Lampre

6 Anthony Geslin (Fra) Bouygues Telecom
7 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
8 Oscar Freire Gomez (Spa) Rabobank 0.05
9 Thor Hushovd (Nor) Crédit Agricole
10 Kurt-Asle Arvesen (Nor) Team CSC
43 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Credit Systems 0.18
55 Vladimir Karpets (Rus) Caisse d'Epargne 0.21
71 Alexandre Botcharov (Rus) Crédit Agricole 1.21


image Fabian Cancellara vincitore della 99^ Milano - Sanremo

image La volata per il secondo posto vinta da Pozzato

image Lo scatto del Russo Rovny della Tinkoff
 
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morello71
view post Posted on 14/5/2008, 22:56




Brutt firma una storica impresa per la Tinkoff

E’ una gioia indescrivibile quella vissuta oggi dalla Tinkoff
Credit Systems al Giro d’Italia. Pavel Brutt ha regalato
il primo storico successo alla formazione italo-russa di
Oleg Tinkov (che in ammiraglia ha seguito passo per
passo il trionfo del suo pupillo), vincendo la quinta
tappa della corsa rosa, da Belvedere Marittimo a
Contursi Terme di 203 km.
Appassionante e spettacolare il finale di Brutt, che a
800 metri dall’arrivo sceglie l’attimo giusto per spiccare
il volo verso una storica impresa. Sorridente e con gli
occhi un po’ lucidi il direttore sportivo Orlando Maini:
”Finalmente abbiamo ottenuto una vittoria tanto
agognata, che abbiamo iniziato a preparare al Giro
dello scorso anno – dice Maini -. Tutta la squadra
ha dimostrato il suo valore e l’impresa di Brutt va
condivisa anche con Konishev, che in questa tappa
è stato preziosissimo per la vittoria di Pavel”.
Dmitri Konishev è stato veramente un punto di
riferimento per i corridori della Tinkoff Credit Systems
che hanno fatto un ottimo lavoro, come sempre,
sfruttando l’esperienza dell’ex professionista russo.
”Sono molto, molto contento- ha detto Brutt-. Quella
di oggi è una delle vittorie più belle per me. Ho sofferto
tantissimo nel finale ma ho stretto i denti e sono arrivato
stremato al traguardo. Con il successo di oggi ho sicura-
mente più sicurezza dei miei mezzi e grazie a Konishev
ho gestito bene gli ulitmi chilometri. Adesso vado avanti
giorno dopo giorno”.

image Il russo Pavel Brutt, 26 anni, corre per la Tinkoff.
 
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morello71
view post Posted on 21/7/2008, 08:28




Oleg Tinkov ha annunciato il progetto per lo sviluppo del ciclismo Russo


Il Presidente della Tinkoff Credit Systems Oleg Tinkov ha annunciato che il team si svilupperà in uno dei migliori team al mondo grazie al supporto del progetto per lo sviluppo del ciclismo russo promosso dalla fondazione creata dagli sponsor principali Gazprom, Itera and Rostechnologii, per favorire la crescita del movimento ciclistico in Russia, CSI e Ucraina. Andrei Tchmil, direttore generale e coordinatore della fondazione, ha illustrato il progetto che si articolerà sulla creazione della squadra professionistica, su un progetto sociale dedicato alle scuole e ai giovani atleti ed in tutte le attività della Federazione Ciclistica Russa.Il team professionistico svilupperà le potenzialità del gruppo di talenti russi e - con l'innesto di corridori di levatura internazionale - creerà un punto di riferimento ed un esempio per tutto il progetto di sviluppo del ciclismo. Il General manager del team - che cambierà il proprio nome in "Katusha" - rimarrà Stefano Feltrin con l'obiettivo di partecipare e vincere durante tutto il calendario agonistico internazionale realizzando un gruppo che rappresenterà lo standard di eccellenza per le future generazioni di talenti russi che cresceranno all'interno del progetto di sviluppo.

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Bezymyannij
view post Posted on 4/7/2009, 20:54




Tour, Cancellara prima maglia gialla
Secondo lo spagnolo Contador, terzo il britannico Wiggings. Armstrong solo decimo


Il re delle cronometro non poteva che essere la prima maglia gialla di questo Tour. Il successo nella prima tappa va infatti allo svizzero Fabian Cancellara, campione olimpico ed in passato anche mondiale della corsa contro le lancette, e dominatore di questa frazione svoltasi a Montecarlo che ha vinto in 19'32'', precedendo lo spagnolo Alberto Contador di 18''. Lo svizzero-lucano, che indossa per la decima volta la maglia gialla in un Tour de France, era il grande favorito della cronometro, 15 km attorno al Principato di Monaco, in salita fino a Beausoleil (205 m), prima di una discesa molto tecnica e di 4 km di pianura. Già iridato ed olimpionico, ieri Cancellara aveva svelato «il sogno di vincere un giorno il Tour de France».

NESSUN ILLUSIONE - «Non mi faccio illusioni», ha invece detto a fine gara. Lo svizzero ha vinto la sua quarta tappa in un Tour, dopo i successi nelle cronometro d'apertura a Liegi (2004) e a Londra (2007), oltre alla tappa di Compiegne nel 2007. Il grande favorito rimane quindi Alberto Contador, vincitore del Tour 2007, che ha messo in fila Cadel Evans (5/o a 23'' da Cancellara) e il suo compagno di squadra Lance Armstrong, 10/o a 40''. All'interno del team kazako Astana, che ha piazzato quattro uomini nelle prime dieci posizioni, Contador ha 3'' di vantaggio sul tedesco Andreas Kloeden, 12'' sull'americano Levi Leipheimer e 18'' su Armstrong, affermandosi così, almeno per ora, come leader del gruppo. Alberto Contador indossa la maglia a pois del miglior scalatore per aver realizzato il miglior tempo in salita, davanti all'inglese Bradley Wiggins, terzo nella tappa a 19» da Cancellara. Al quarto posto il tedesco Andreas Kloeden, a lungo in testa prima dell'arrivo di Wiggins. Tra gli italiani buona la prova di Vincenzo Nibali (Liquigas), nono a 38«. La cronometro è stata fatale per l'ultimo vincitore del Tour Carlos Sastre, solo 21/o a 1'06'' e per il vincitore del Giro d'Italia, il russo Denis Menchov, arrivato all'arrivo dopo Cancellara nonostante sia partito 1'30« prima dello svizzero. La minaccia di pioggia, che ha portato Armstrong e Leipheimer a scendere in pista con tre ore di anticipo rispetto ai favoriti, ha risparmiato i corridori e non ha influito sulla gara. A fine gara Armstrong ha avuto anche voglia di scherzare: «Non mi hanno insultato e fischiato come qualcuno aveva previsto? È normale, questo non era il pubblico francese, ma monegasco. C'erano tante scritte per me sull'asfalto, e mi è sembrato di correre in casa». Le cose però non sono andate per il meglio, almeno dal punto di vista dell'ordine d'arrivo. «Per come ero nervoso all'inizio - ha detto l'americano - direi che è andata bene. Del resto credo che un pò di emozione in una situazione come questa sia anche normale. Io sono già contento per il fatto di essere qui: poi ci sono tante cose che ancora possiamo fare».

Corriere.it

Mi piacerebbe sapere se Alex ha tempo per tenere aggiornata (anche non quotidianamente) questo topic con il Tour 2009, data la sua passione per il ciclismo :)
 
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Alex^Del^Piero
view post Posted on 5/7/2009, 14:14




Ci provero'..il Tour e' il Tour.Qui in Russia lo seguo anche meglio,perche' ho lo stimolo di imparare la lingua.Partite salvo le ultime di COnfederation Cup non ne ho viste.La F1 che e' un altro sport che qui e' trattato alla grandissima(su Sport)ha fatto una pausa di tre settimane facendomi perdere un GP che mi avrebbe aiutato ad aggiungere altri vocaboli inerenti a quest'altro meraviglioso Sport,cosi' il Tour lo seguo sin dai primi Km su Eurosport...specie in questi ultimi due giorni dove uscire di casa non e' piacevole(10 gradi).
Per quanto riguarda la corsa,bellissimo ieri il mitico circuito di Monaco,anche se il tunnel che vola via con le F1 mi e' sembrato malinconicamente lento anche a bordo di Spartacus Cancellara,che ieri ha fatto come sempre il fenomeno,come alla Sanremo 2008 e come a Pechino.Non ho mai visto uno andare con la sua potenza,e' terrificante.Spero che la prima vera salita(al Tour come sempre ce ne sono poche),lo respinga,altrimenti s'addenserebbero i soliti(giustificati visto l'ambiente)sospetti.
Tra coloro i quali lottano per la classifica,Contador ha impressionato e me lo aspettavo.D'altra parte il Tour lo ha preparato a puntino e l'anno scorso ha vinto il Giro senza averlo preparato.E' un Campione il Madrileno,tifoso del Real ed amico di Alonso col quale spesso di allena,essendo Fernando come Pedrosa un mancato professionista di ciclismo,capace spesso di tenere il passo dei migliori.
Gli altri sono andati sui loro standard,Armstrong compreso.Dal texano non mi aspettavo una crono fantastica e forse e' andato anche un po' piu' forte di quello che poteva.E' tornato alle gare dopo 4 anni,in questo sport non ci si inventa nulla(se lo si fa si viene scoperti)e per di piu' il concittadino di Bush corre anche con una placca in titanio nella clavicola.Ha 38 anni quasi,gli auguro di vincerlo il Tour,ma Contador mi pare messo meglio.Mi aspettavo che Menshov potese andar piano ed e' andato pianissimo.Ha onorato e rispettato il Giro e l'Italia,e' stato un grande e vedremo se quella di Monaco era una semplice ruggine(vi ricordo che Pantani dopo aver vinto il Giro,arrivo quart'ultimo nel prologo del Tour da lui vinto)od un sintomo di un crollo verticale di condizione per il russo di Orel.Mi aspetto una gran corsa
Andy Schleck e'un talentone ma chi lo considera tra i favoriti sbaglia.Perde ancora una quaresima a cronometro.Insomma e' pronto per vincere il Giro,ma il Tour e' un'altra cosa.
Speriamo in Nibali ed in qualche acuto di tappa noi italiani,come al solito da provinciali quali siamo ci buttiamo tutti sul Giro,anche perche' la maggior parte degli italiani,Basso a parte,fuori dal Belpaese non sono in grado di combinare un bel niente.

Faccio a meno dell'ipocrisia di dire:"speriamo che qualcuno non rovini la festa con i soliti trucchi",perche' attorno alla bici girano soldi importanti e nel gruppo i furbi ci sono e ci saranno sempre.E' la vita.L'importante e' che vengano beccati e non si cerchi di insabbiare il tutto nel nome degli interessi e del denaro.

Perla del telecronista russo che vede Armstrong conversare con Boonen e cerca di carpire i temi del discorso:"di sicuro non stanno li a parlare di cocaina".E' un grande comunque questo telecronista..divertente,preparato,parla italiano e sa tutto dell'Italia e della Francia.
 
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Bezymyannij
view post Posted on 18/7/2009, 22:13




Nocentini, giallo per un soffio
Tappa al russo Ivanov


George Hincapie, in fuga col vincitore e altri dieci, è a lungo leader virtuale: alla fine recupera 5' e 20", ma resta dietro di 5'' dall'italiano. L'ultimo trionfatore dell'Amstel Gold Race trova l'allungo vincente a 10 km dal traguardo. Domani tappone alpino
Mail Stampa 26 commenti OkNotizie badzu Facebook Gazzatown BESANCON, 18 luglio 2009 - Di tutto, di più, di troppo. In un solo giorno, il Tour vive e muore, festeggia e lamenta, celebra e consola. Dentro e fuori dalla corsa. Una spettatrice morta, investita dalla moto di una guardia repubblicana. Ce ne sarebbe abbastanza per chiuderla lì, ma lo spettacolo deve andare avanti, la vita pretende, lo sport spinge. E allora succede che il russo Sergei Ivanov vinca la tappa, che lo statunitense George Hincapie conquisti la maglia gialla, che la sua squadra - per far guadagnare punti all’inglese Mark Cavendish nella speciale classifica - annulli pochi secondi ma decisivi, e che Rinaldo Nocentini si ritrovi così, per l’ottavo giorno consecutivo, in cima al Tour.

Il vincotore Sergei Ivanov. Afp la fuga buona — Il Tour non è un mondo a parte: qui c’è, concentrato, quello che c’è anche fuori. Il candore e il marciume, la solidarietà e la violenza, il genio e la stupidità, il talento e la noia, la volontà e il caso. Nel gruppo, lungo la strada. Al via ci sono anche lo spagnolo Oscar Freire e il neozelandese Julian Dean, il primo colpito, il secondo sfiorato dai proiettili sparati ieri sulla corsa. Neppure la possibilità che lo sport, prima del tempo, guarisca le ferite anche morali, e intorno al km 40 c’è il fatale incidente stradale. Intanto è già partita la fuga buona: 12 corridori, 11 tirano (fra questi Hincapie, l’etrusco Daniele Righi e l’aretino Daniele Bennati), uno no (l’irlandese Nicolas Roche, compagno di «Noce»). La fuga va, guadagna, decolla. Al km 120 ha 8’30" e Hincapie non solo è maglia gialla, ma può contare su un patrimonio di quasi 3’ su «Rinaldinho». Mancano 80 km. Ai -45, quando il distacco è sempre una voragine, Vincent Lavenu, team manager dell’Ag2R, la squadra di Nocentini, gli chiede se valga la pena di sputare l’anima per tenere la maglia oppure se non sia meglio dedicarsi alla vittoria di tappa, liberando Roche. Nocentini, più che un Cannibale, è un democratico, e lascia decidere ai compagni: sa che hanno già fatto molto, moltissimo. I compagni, soprattutto i due grandi vecchi, lo spagnolo Arrieta e il francese Goubert, non hanno dubbi: giurano fedeltà al loro leader. E allora alè, a tutta. La distanza fra fuggitivi e inseguitori tende a diminuire, ma non tanto, non abbastanza.

Nocentini, otto giorni in giallo. Afp NOCENTINI TIENE — Davanti, a -12 dall’arrivo, i 12 cominciano a giocarsela. Il primo a cercare il colpo è l’olandese Maaskant. Ripreso. Poi ci prova il francese Lemevel, inseguito prima da Hincapie, poi da Bennati. Ripresi. Poi scatta Roche, che fino a quel momento non ha tirato un metro, ma lentamente è recuperato da Bennati. Un attimo di tregua e, ai -10, scatta Ivanov. Amen. Verdetto finale: sesto Righi, nono Bennati. Intanto Nocentini e i suoi viaggiano con un ritardo di 6’. Tira aria di addio. Ma prima riceve un’insperata mano dalla Garmin: per non fare un piacere ad Armstrong, cui piacerebbe vedere il suo antico compagno ed eterno amico Hincapie in maglia gialla, la squadra americana va in testa al gruppo e dà un’accelerata. Poi, all’ultimo chilometro, è la stessa Columbia, cioè la squadra di Hincapie, ma anche di Cavendish, ad aprire il gas per la volata che regalerebbe all’inglese qualche punticino. Doppio autogol: il primo, grazie alla tirata della Columbia la maglia gialla rimane miracolosamente addosso a "Noce" per 5"; il secondo, nello sprint Mark il Cavernicolo stringe Thor Hushovd contro le transenne e viene retrocesso all’ultimo posto del plotone. Insomma, non c’è peggio di così.

DOMANI TAPPONE — Domani tappone. Da Ponterlier, Francia, a Verbier, Svizzera: 207,5 km con quattro gran premi della montagna di terza categoria nei primi 74 km di corsa, poi un colle di seconda e un arrivo di prima. Fino a metà se la giocheranno i pesi leggeri, come Franco Pellizotti e lo spagnolo Egoi Martinez per la maglia a pois, poi dovrebbero entrare in azione i massimi e i mediomassimi. E il "Noce"? Oggi "Noce" ha raggiunto Claudio Chiappucci: otto giorni gialli. A occhio, non riuscirà a eguagliare Fiorenzo Magni a quota 9. C’è un limite anche ai sogni.

Gazzetta dello sport

Alex, lo stai seguendo il Tour? Io ho letto solo che è uno dei più noiosi degli ultimi 20 anni...confermi?
 
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Fatih Tekke
view post Posted on 19/7/2009, 00:20




E' noioso per il semplice fatto che da dieci giorni la classifica generale è sempre la stessa :D
 
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Alex^Del^Piero
view post Posted on 19/7/2009, 01:33




Confermo confermo :D Se non vi fossero quei due che stanno come Hamilton ed Alonso nel 2007(infatti Fernando è andato subito al Tour a parlare con Contador)avremmo parlato di Tour più brutto della storia in quanto ad emozioni.Disegnato oltretutto malissimo...ma questa non è una novità per una corsa dove conta solo il business.
 
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Bezymyannij
view post Posted on 19/7/2009, 09:06




Anch'io ho letto la stessa lamentela: non ci sono tappe decisive, montagne importanti e/o famose, possibilità per i migliori di fare qualche impresa...Tant'è che lo testimonia il fatto che in testa ci sia ancora questo Nocentini (mai sentito nominare).
Perchè quelli che gestiscono questi tipi di sport fanno di tutto per peggiorare lo spettacolo?

SPOILER (click to view)
Soldi :(
 
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Fatih Tekke
view post Posted on 19/7/2009, 11:03




Beh, non è perchè c'è in testa un'italiano sia uno scandalo....arriveranno i giorni in cui cederà :sisi:
 
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view post Posted on 22/7/2009, 19:32
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Di Luca beccato positivo al giro :smallrolleyes:
 
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Alex^Del^Piero
view post Posted on 22/7/2009, 21:08




Qui possiamo dirne tante,ma tante.Che magra figura,che figura da quattro soldi che fanno il personaggio ed il Giro che ha bisogno di mandare i campioni di sangue per scoprire le positività dopo due mesi.Che vergogna.Di Luca ha illuso la gente,ha fomentato tifosi e raccolto un entusiasmo sulle strade che lui ha tradito.Come modo di correre m'è sempre piaciuto,qualche sospetto l'ho sempre avuto perchè non sono nato ieri e certe cose non mi passano sotto il naso così facilmente.Stiamo parlando di un corridore tutto sommato da classiche,che può far classifica in un grande giro ma che non può rivaleggiare in quel modo con Menchov e staccare pure Basso.Corre in una squadra nin del Pro Tour e li le maglie sono più allentate,fanno poche corse importanti perchè non vengono invitati e sono meno controllati di altri.Ecco perchè viaggiava in quel modo.Guardate,Di Luca anche se s' dopato,resta un signor corridore,visto che nel ciclismo non diventi campione dall'oggi al domani e la stoffa devi pur sempre averla,ma a volte faceva delle partenze impressionanti in salita e questo poteva far storcere un pò il naso,visto che non ha avuto un solo giorno di crisi,lui che è corridore sostanzialmente da gare di un giorno.Comunque chi bara è un disperato,un patetico;per i soldi gioca alla roulette russa,perchè ormai si viene beccati,c'è poco da fare.Lui ha giocato un paio di volte alla roulette e alla fine il colpo è partito e c'è rimasto secco.Prima le strate non erano asfaltate,non c'erano le ammiraglie,era vietato cambiare bici,si partiva la notte e le tappe duravano 18 ore.Ora guadagnano milioni di Euro(Contador ne prende 4 sponsor esclusi)e per i soldi sono disposti a tutto e poi fanno le signorinelle e protestano contro l'abolizione in due tappe della radiolina.Vi rendete conto?Questi rischiano la salute e poi vogliono la radiolina per "ragioni di sicurezza".Molti sono dei senza palle,gente che da sola non sa decidere(Di Luca in questo almeno carattere l'aveva).Sono ridicoli,l'unico con gli attributi,dopato o no,è Armstrong.Ha vinto il cancro e non ha paura di niente e nessuno,prende tutti per i fondelli,in gruppo lo rispettano e fanno quello che dice lui.I francesi prima dicono di non volerlo e poi gli leccano il..
Senza uno come lui questo sport non lo seguirebbe più nessuno.In questo Tour Contador è comunque il più forte,non ce n'è per nessuno;è un fenomeno davvero questo spagnolo(la mano sul fuoco per lui nemmeno ce la metto,anche se resta fenomeno).Schleck è bravo,un gran talento,forse anche più completo,ma deve crescere e parlare anche un pò meno.Bellissima comunque la gag Kloden-Contador,con lo spagnolo che gli sussurra qualcosa,poi scatta e stacca solo il compagno di squadra che va in crisi nera e viene raggiunto anche da Armstrong.Sarà che quando s'arriva a Le Grand Bornard al povero Klodi lo prendono sempre per i fondelli(nel 2004 convinto che lo lasciassero vincere fu superato da Armstrong sulla linea).Bravissimo Nibali.Serio,lavoratore,umile.Per me il Tour con questi fenomeni in corsa non lo vincerà per molto,ma lo rispetto non poco.Disastroso Menchov.Non so cosa sia venuto a fare al Tour.
 
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The Special One89
view post Posted on 22/7/2009, 21:40




Di luca mi ha deluso soprattutto come uomo, non come ciclista perchè l'ho sempre seguito e ammirato.
Ho diverse foto con lui di diversi giri d'Italia e non pensavo potesse fare una cosa del genere.

Tornando al Tour di quest'anno la noia la fa da padrona, ma direi che la noia è dettata dal fatto che Contador è davvero inattaccabile.
Schleck è un grande prospetto, ma al momento non può impensierire lo spagnolo, ne tantomeno Nibali che con Andy e Kreuziger si giocherà i tour dei prossimi anni.
Il rischio forte nell'immediato futuro è che Contador faccia la parte del leone come Armstrong.
Oggi avrebbe potuto lasciare tutti al palo quando è scattato, ma per non perdere Kloden si è fermato inspiegabilmente visto che col suo attacco lo ha fatto letteralmente scoppiare.

Discorso a parte merita il percorso che ogni anno mi delude sempre di più e come sempre preferisco il Giro.
Non so che senso ha far arrivare una tappa a Le Grand Bornard quando si sarebbe potuto chiudere sulla Colombiere e lo spettacolo ne avrebbe guadagnato certamente.
Inoltre ci sono troppi km a cronometro che precludono le speranze di vittoria finale agli scalatori puri e finiscono per favorire i passisti-scalatori.
 
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Fatih Tekke
view post Posted on 22/7/2009, 22:18




CITAZIONE (Alex^Del^Piero @ 22/7/2009, 22:08)
Sono ridicoli,l'unico con gli attributi,dopato o no,è Armstrong.Ha vinto il cancro e non ha paura di niente e nessuno,prende tutti per i fondelli,in gruppo lo rispettano e fanno quello che dice lui.I francesi prima dicono di non volerlo e poi gli leccano il..
Senza uno come lui questo sport non lo seguirebbe più nessuno.

Armstrong è il più dopato di tutti.

CITAZIONE (The Special One89 @ 22/7/2009, 22:40)
Di luca mi ha deluso soprattutto come uomo, non come ciclista perchè l'ho sempre seguito e ammirato.
Ho diverse foto con lui di diversi giri d'Italia e non pensavo potesse fare una cosa del genere.

Ha preso per i fondelli la gente delle sue parti, quando il giro è passato nei territori scossi dal sisma. Bell'esempio.
 
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Alex^Del^Piero
view post Posted on 22/7/2009, 23:12




Si,Di Luca ha delusoanche me umanamente.Quando la tappa partì da Salerno nel 2007 fu l'unico a farmi l'autografo.Io gli dissi:"attento,ogni volta che il giro passa dalle mie parti e ti vedo,vinci tu".Lui rise..e vinse.Perme rimane un signor corridore,vinceva quando era dilettante,rivaleggiava con Basso e Nocentini nelle categorie giovanili.L'uomo mi ha deluso,perchè andava sempre all'attacco e non demordeva mai.Certo,non era tra i miei super preferiti e qualche volta per me ha esagerato,come quando urlò platealmente dietro un gregario(Gasparotto),reo di aver tagliato per primo il traguardo nella cronosquadre in Sardegna(2007 sempre).Anche quando la tappa arrivò al Blochkaus non disse nulla contro i suoi tifosi(ultrà)che fischiavano Menchov e per poco non linciavano Garzelli.
Poi Special,la tappa è arrivata a Le Gran Bornard perchè il Tour è il Tour,i francesi sanno il fatto loro e sulla Colombiere il Tour non ci arriverà mai.E' troppo grosso per far tappa su un valico.Ormai solo le località sciistiche sono in grado di ospitare la carovana ed i mezzi del Tour de France.Comunque la tappa di oggi è stata interessantissima e ogni tanto devono premiare anche chi vuol rischiare in discesa.Poi è il classico tappone alpino,viene riproposto quasi ogni anno.Tanto per farti un esempio,sono le stesse salite che fecero venire a Pantani la voglia di attaccare Armstrong nel 2000(il Pirata saltò);su una tappa quais identica Landis fece quella fasulla impresa nel 2006(in entrambe le occasioni si arrivava a Morzine,dopo il temibile Joux Plane).Hanno aggiunto il Romme oggi e i distacchi sono stati pesantissimi.Poi guarda,nonostante io sia un ammiratore del Tour e non ho nulla contro i francesi,devo dire che gli organizzatori di tale manifestazione mi fanno schifo.Ogni anno ridicolizzano i Pirenei decidendo di arrivare nelle cittadine più grandi come Pau,Tarbes etc e ridicolizzano salite mitiche.Qust'anno è toccato al Tourmalet,l'anno scorso all'Aspin,altre volte all'Aubisque.Andrebbero presi a pedate nel sedere.Nessuno racconti la scemenza della morfologia francese.Le strade di Francia sono più impegnative che in Italia.C'è quasi sempre vento,in Luglio se non c'è vento c'è la canicola,non esistono pianure come in Lombaria,Emilia,Veneto e Piemonte.Hanno Alpi,Pirenei,Vosgi e Massiccio Centrale ma ci propinano la solita minestra.Dicono che non vogliono Armstrong ma non possono non invitarlo perchè il texano è una macchina da soldi,l'unico che sa mettere insieme due parole a differenza dei suoi colleghi.Armstrong non è nè più e ne meno pulito degli altri.Armstrong ha alle spalle le più importanti industrie farmaceutiche,è una macchina da soldi,ma è anche uno che sa mettersi in discussione sempre,comunque ed in ogni campo.Poi Armstrong è uno che si allena sul serio,non prende cocaina o mette 15 chili in inverno.Ha un fisico eccezionale,non sembra nemmeno un ciclista e in questi anni che è stato lontano dalle corse ha messo anche masse muscolari importanti.Il fatto che non vince lo rende più umano anche se io non guarderò mai su youtube video dell'Armstrong 2009;voglio conservare di lui il ricordo degli anni d'oro,quando divorava i Tour come un cannibale.Per i puristi della bici comunque non sarà mai un grandissimo e sono d'accordo.E' una macchina da Tour,probabilmente privo come ogni americano della giusta cultura.Uno come lui avrebbe potuto vincere quasi tutte le classiche e dominare anche il Giro d'Italia,ma ha sempre pensato soltanto alla corsa francese,sbagliando a mio avviso.
 
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112 replies since 23/6/2007, 22:50   1616 views
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