| Gran bella partita, tra le migliori fin qui dell'Europeo. Italia ancora una volta sfortunata negli episodi (non mi riferisco soltanto agli errori arbitrali a sfavore), ma d'altronde si sa che non può sempre girare tutto per il verso giusto: si può dire che gli Azzurri stanno pagando a caro prezzo la grande dose di fortuna accumulata due anni fa in Germania. L'Italia ha disputato un'ottima gara, avrebbe probabilmente meritato di vincere, non bisogna rimproverare nulla agli uomini di Donadoni. Già, il tanto criticato Donadoni, ieri ha impostato abbastanza bene il match, in maniera intelligente: l'Italia ha cercato di mantenere la calma fin dall'inizio, cercando di aprire la difesa rumena sfruttando il gioco sulle fasce laterali, con Zambrotta, Camoranesi e soprattutto Grosso (il migliore insieme a Buffon), autori di un positivo primo tempo. L'Italia, oltre che nella fase conclusiva, è mancata però centralmente: appena sufficiente De Rossi, confusionario Pirlo, ci si aspettava di più dalle incursioni e dagli inserimenti di Perrotta, assai limitate (nella più grande occasione, Codrea l'ha murato incredibilmente). Deludente anche Del Piero, ma su di lui grava un equivoco tattico di cui bisogna tener conto: Donadoni aveva giustamente impostato una gara che aveva come obiettivo appunto quello di giocare sulle fasce, il che limitava ovviamente un giocatore dalle caratteristiche dello juventino, che ha sofferto e che è rimasto avulso dalla manovra. Sarebbe stato più utile allora un Cassano, un Di Natale o un Quagliarella, se non addirittura un Borriello, al centro dell'area insieme a Toni. Ho letto e sentito tante critiche dirette a quest'ultimo: secondo me sono ingiustificate, il centravanti del Bayern ha fatto il suo, ha segnato un gol regolare ingiustamente annullato e non lo si può mica contestare perchè ha trovato di fronte a sè un portiere che ha parato di tutto come Lobont. Non lo consideravo un fuoriclasse quando tutti gli organi di stampa nostrani lo esaltavano per le valanghe di reti messe a segno in Baviera e come spesso succede in tutti i casi, ora che non trova più la via del gol, tutti a dargli conto. Non mi sorprende, ormai ho imparato a capire come funziona il mondo del calcio: del resto gli stessi "eroi di Berlino" erano stati vicini a diventare i "pagliacci di Kaiserslautern", fa parte del gioco. Se ne è parlato poco, ma Romania - almeno personalmente - mi ha favorevolmente sorpreso: conoscevo le sue qualità, ma mi aspettavo che disputasse una gara simile a quella dell'esordio, prettamente sulla difensiva quindi. Invece, complice forse anche l'infortunio di Radoi che ha snaturato il centrocampo, gli uomini di Piturca sono riusciti a respingere gli attacchi italiani (bene Goian e la difesa in generale, su tutti Tamas, giocatore che non mi capacito di come abbia fatto a fallire sia in Russia che in Spagna) ed a contrattaccare, rischiando più volte di trovare la via del gol. Deve far pensare che la Romania ha disputato una prova del genere senza essere aiutata dai suoi due uomini dotati di maggior talento, Mutu e Dica. Il fiorentino è stato sottotono, nonostante i due episodi in cui si è reso protagonista: bravo a sfruttare il macroscopico errore di Zambrotta nel primo, sfortunato nel secondo a trovare di fronte a sè quello che è giustamente considerato il portiere più forte del mondo. Mai in partita anche il numero 10 dello Steaua, fuori posizione. Rumeni bene in particolare nella prima frazione di gioco, 45' per loro tatticamente perfetti: hanno messo quattro volte il muso fuori dalla propria metacampo - con ripartenze da manuale del calcio - ed hanno creato quattro limpidissime palle gol, colpendo anche un clamoroso palo e sprecando la grande chance di realizzare il rigore e di chiudere il discorso qualificazione nel finale. La stranezza del calcio ha voluto però che la Romania trovasse il gol nella ripresa, nel momento in cui stava più soffrendo, ed in modo anche piuttosto fortunoso, visto il già citato errato disimpegno di Zambrotta. Il pareggio immediato è stato una manna dal cielo che l'Italia non è riuscita però a sfruttare nonostante la freschezza del subentrato Cassano, concludendo la partita con un punteggio di 1-1 che potrebbe servire a poco alle speranze degli Azzurri, costretti ora a battere la Francia ed a sperare nella voglia di Huntelaar, Robben, Van Persie, Afellay & co. di mettersi in mostra.
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