Argentina, vittoria sofferta
La trazione spaventosamente offensiva dell’Argentina sgomma al semaforo verde lasciando di sale l’Uruguay: segna Messi di testa su cross di Riquelme, lesto ad approfittare di un rinvio carambolato sull’arbitro, raddoppia Aguero correggendo in rete un tiro di Cambiasso respinto dal palo. Dopo tredici minuti sembra tutto così risolto che la principale occupazione diventa guardare gli aerei che sorvolano lo stadio ad altezza davvero minima (atterrano al vicino Aeroparque). Errore. Complice l’infortunio del terzino Fucile, il Maestro Tabarez immette Cavani e cambia la partita: il palermitano si piazza dietro le punte Suarez - mobilissimo - ed Abreu, costringe Mascherano ad arretrare di qualche metro per proteggere una difesa incerta nei due centrali, e la partita vera può iniziare.ZERO SPAZI - La somma delle qualità individuali è clamorosamente favorevole all’Argentina. Il problema è che Basile, schierando Riquelme più le tre punte piccole, rifiuta di scegliere togliendo così spazio a tutti i suoi mammasantissima. Prendiamo Messi: al di là del gol, che arriva in modo per lui del tutto inconsueto, si vede pochissimo perché appena salta Caceres ha tre compagni che gli portano fra le scatole i loro marcatori. Traffico intasatissimo, e intanto il centrocampo comincia a soffrire la costante inferiorità numerica. Al minuto 30 ci sarebbe un rigorino per trattenuta di Suarez a cura dello scarso Demichelis, ma il modestissimo arbitro Torres non ha il coraggio di fischiare. Al 39’ un cross dal fondo del solito Suarez viene deviato in porta dal capitano Lugano in libera uscita: 2-1, partita divertente, ripresa tutta da vedere.
CALCIONI - Purtroppo l’incapacità dell’arbitro apre larghi spazi al gioco violento, e figuratevi se nel derby del Rio de la Plata c’è qualcuno che si tira indietro. Tra un calcione e l’altro Aguero avrebbe la palla buona per il gol della sicurezza, ma la mette a lato. Basile respira quando Torres risparmia a Riquelme il secondo cartellino giallo, e subito lo toglie per il mediano Ledesma. Tabarez allora immette altre due punte, e rispetto all’avvio gli schieramenti tattici sono quasi perfettamente ribaltati. Ora che è un po’ più protetta, però, la difesa argentina concede assai poco agli attaccanti uruguaiani; anzi, è l’indemoniato Milito ad accendere il finale con un paio di belle serpentine.
OGGI BRASILE - Con questo successo l’Argentina consolida a 15 punti il secondo posto nel girone, alle spalle del Paraguay (17) che nella notte scende in campo in Colombia.
Ai 3600 metri di La Paz la Bolivia ha battuto 3-0 il Perù lasciandogli l’ultimo posto, oggi vanno in campo le altre due seconde. Il Brasile gioca in Venezuela con Kakà in formazione dopo undici mesi di assenza, il Cile affronta a Quito la prova Ecuador: se vincono, affiancano l’Argentina. Il quartetto delle probabili qualificate prenderebbe forma.
gazzetta.itSpero che l'Uruguay riesca a qualificarsi ai prossimi Mondiali, sarebbe un'assenza troppo grave.
Gila a me non è mai piaciuto ma gli do fiducia..ma ragazzi Fabiano supera tutti è 
