| Grazie ad un successo di un'importanza vitale nello scontro diretto al vertice contro la Dinamo Mosca, il Rubin Kazan mette una seria ipoteca su un titolo che alla vigilia pareva impossibile anche al più ottimista dei tifosi tartari. Un successo sofferto e probabilmente neanche meritato, ottenuto per 1-0 grazie alla rete in apertura di Rebrov, arrivato in una piacevole partita giocata sotto una pioggia costante ma ricca di emozioni e palle gol da ambo le parti. Dopo la beffa di due settimane fa arrivata all'ultimo minuto di recupero contro l'FC Mosca, la Dinamo orfana del suo giocatore di maggior talento, il fenomenale Danny passato allo Zenit, ha di nuovo qualcosa da rimproverare alla propria dea bendata, che sembra aver voltato le spalle alla formazione di Kobelev, sempre seconda in classifica ma ora a -9 dal Rubin capolista e con pochi punti di vantaggio sulle principali avversarie per il secondo posto, ovvero CSKA, Krylya Sovetov, Spartak Mosca e Zenit.
Nessun singolo ha brillato particolarmente tra le file dei padroni di casa, quasi tutti hanno giocato una buona partita sul 6,5, in particolare il match winner Rebrov, l'ecuadoregno Noboa, il sudafricano Sibaya e l'argentino Ansaldi, protagonista di un duello avvincente sulla sua corsia di competenza con Dmitry Kombarov (forse il migliore in campo in assoluto). Oltre al giovane esterno sinistro dell'Under-21, bene nella Dinamo, specie nei primi 45', Kerzhakov, forse lasciato un pò troppo solo lì davanti, ma abile a fare movimento ed a crearsi da solo le occasioni per un gol non arrivato e che avrebbe meritato. Ottima partita anche per i due centrali difensivi della Dinamo, il sempre elegante Kolodin, oggi impeccabile anche nelle chiusure difensive, e l'argentino Leandro 'El Coti' Fernandez, autore nella ripresa di un salvataggio su Ryazantsev di testa da terra che ha del MIRACOLOSO.
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