Calcio Russo Forum

22a Giornata RPL 2008

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Alexx91
view post Posted on 25/9/2008, 11:33




diciamo belli i gol di Sychev e Jabulko :clap: ..comunque per le canzoni diciamo bene stavolta(forse una delle prime) :asd: io sarei dell'idea che a turno scegliamo io te e Francesco le canzoni per i video....tu ci dici il tempo e poi oi le troviamo e le inseriamo(tanto vanno messe alla fine no?)....ottima idea per me :sisi:...
 
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Alexx91
view post Posted on 25/9/2008, 13:12




comunque ho notato che ci sono tantissimi gol di testa nelle ultime giornate :sisi: per me le difese a volte si fanno trovare impreparate sulle palle alte...:già:..comunque stupendo per me il gol di Taranov in incursione :sisi:
 
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fayzulin93
view post Posted on 25/9/2008, 14:06




CITAZIONE (Alexx91 @ 25/9/2008, 12:33)
diciamo belli i gol di Sychev e Jabulko :clap: ..comunque per le canzoni diciamo bene stavolta(forse una delle prime) :asd: io sarei dell'idea che a turno scegliamo io te e Francesco le canzoni per i video....tu ci dici il tempo e poi oi le troviamo e le inseriamo(tanto vanno messe alla fine no?)....ottima idea per me :sisi:...

io farei un plauso al fayzu che passò la tua canzoncina al amministratore :sisi:
 
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view post Posted on 25/9/2008, 16:58
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Rubin, ora il titolo è veramente ad un passo.


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Continua il crescendo di emozioni verso la conclusione della Russian Premier Liga. Anche in quest'ultimo week-end, le emozioni assicurate alla vigilia non si sono fatte attendere, in una giornata dai contenuti tecnici all'altezza di tutti i principali campionati europei, con la supersfida fra Zenit e CSKA ed il successo al Luzhniki di Mosca del Rubin Kazan, sempre più in vetta. Andiamo ad analizzare, una per una, tutte le partite di questo scoppiettante ventiduesimo turno!


Luch-Energia Vladivostok - Lokomotiv Mosca 2-3: 6' Asildarov rigore, 60' Gvazava; 32' Sychev, 61' Odemwingie, 63' Sennikov.

Luch-Energia (4-4-1-1): 35 Stojkic; 31 Leandro, 3 D. N. Smirnov, 32 Pavlyuchek (dal 46', 4 Novkovic), 34 Kristic; 22 Gvazava, 24 D. A. Smirnov, 14 Damjanovic, 26 Dantsev (dal 65', 25 I. Shevchenko); 33 Asildarov (dal 77', 30 Alves).
Lokomotiv (4-2-3-1): 32 M. Cech; 55 Yanbaev, 23 Basa (dal 63', 18 G. Pereyra), 17 Sennikov; 8 Maminov; 9 Odemwingie, 58 Glushakov, 25 Cocis; 11 Sychev (dal 90', 10 Mudjiri).

Importante secondo successo consecutivo della Lokomotiv in trasferta, un 2-3 sofferto a Vladivostok che consente alla squadra allenata da Rakhimov di risalire in classifica e di rilanciarsi per un posto in Europa. Gara subito in salita per i Ferrovieri, orfani degli squalificati Bilyaletdinov e Torbinskiy, che passano in svantaggio a causa di un penalty trasformato da Asildarov, insieme al portiere ceco Marek Cech (che ha preso il posto dei deludenti Levenets e Pelizzoli) uno dei due ex della partita. I rossoverdi pareggiano al 32' con un colpo di testa di Sychev sugli sviluppi di un corner battuto da Maminov: è appena il quarto centro in campionato per il 24enne attaccante della nazionale russa, a secco da quel famoso derby contro lo Spartak Mosca conclusosi sul 2-2. Ha dell'incredibile invece quello che succede nella seconda frazione di gioco: al 60' i padroni di casa si riportano avanti con il centrocampista georgiano Gvazava, abile a sfruttare un errato rinvio di Rodolfo, a superare due avversari ed a concludere imparabilmente nell'angolino più lontano; passa meno di un minuto ed Odemwingie, ottimamente servito da Sychev in contropiede, pareggia da due passi. Trascorrono altri due minuti ed i Ferrovieri siglano la rete che deciderà l'incontro con l'esperto difensore Sennikov (che, pensate, non segnava da Rostov-Lokomotiv 1-1 della RPL del 2005), che ribadisce di testa in rete una traversa colpita da lui stesso.


Khimki - Saturn 2-1: 58' Jakubko, 90'+2 Antipenko; 63' Loskov.

Khimki (4-2-3-1): 30 Chichkin; 77 Sabitov, 6 Trivunovic, 79 Gabriel, 99 F. Kudryashov; 33 Rebeja (dal 36', 23 Eromoigbe), 2 Soava; 55 Dineev (dal 72', 31 Nizamutdinov), 90 Titov, 5 Pylypchuk (dall'82', 20 Antipenko); 11 Jakubko.
Saturn (4-5-1): 16 Botvinjev; 24 Angbwa, 3 Zelão, 6 Durica, 15 Nakushev; 88 Al. Ivanov, 5 Igonin, 10 Loskov, 7 Nemov, 31 S. Okoronkwo (dal 90', 22 Lebedenko); 8 Topic.

Il Luch-Energia rimane sì al terz'ultimo posto, ma vede avvicinarsi pericolosamente il Khimki, finalmente ritornato alla vittoria dopo un lungo digiuno. Gli uomini di Yuran si impongono per 2-in una sorta di derby contro il Saturn, l'altra squadra della regione di Mosca. E' bizzarro che a sbloccare l'incontro sia proprio Jakubko, centravanti nazionale slovacco passato in prestito dal Saturn al Khimki nell'ultima finestra di mercato, molto bravo a nascondere la palla al connazionale Durica ed a girarsi prontamente, battendo di giustezza Botvinjev (sostituto dell'infortunato Kinsky). Gli ospiti pareggiano 6' dopo con il redivivo Loskov, che anticipa tutti di testa su cross del giovane nigeriano Solomon Okoronkwo, protagonista con la sua nazionale nelle recenti Olimpiadi di Pechino. Si tratta del primo gol dell'ex leggenda della Lokomotiv nell'attuale campionato, il secondo da quando veste la maglia degli 'Alieni'. La gara sembra indirizzata verso il pari ma, nel penultimo minuto di recupero, il possente centravanti scuola CSKA, Antipenko, vola in cielo e di testa sigla il 2-1 finale sugli sviluppi di un corner battuto dal rumeno Soava, autore fra l'altro anche dell'assist del primo gol dei rossoneri. Prima sconfitta nel campionato russo per il tecnico tedesco Röber, che prima di questa partita aveva ottenuto due vittorie in altrettante gare.


Amkar Perm - Krylya Sovetov Samara 1-0: 63' Drincic.

Amkar (4-5-1): 42 Narubin; 14 Sirakov, 28 V. Kalashnikov, 23 Cherenchikov, 4 V. Fedorov; 7 Peev (dal 90', 19 Zhilyaev), 22 Dujmovic, 18 Drincic, 13 M. Novakovic, 5 Grishin (dal 59', 8 S. Volkov); 29 Kushev (dall'86', 99 Sikimic).
Krylya Sovetov (4-4-2): 31 Lobos; 14 Oh Beom-Seok (dal 38', 40 Shustikov), 22 Booth, 8 Taranov (dal 76', 9 Kovba), 29 Budylin; 99 O. Ivanov, 20 Jarosik, 21 R. Adjindjal, 3 Léilton; 15 Salugin, 89 Koller.

Continua la marcia quasi inarrestabile dell'Amkar, che in questi ultimi turni si è ripreso alla grande dopo un periodo di leggero appannamento, e che batte per 1-0 (rete del talento montenegrino Drincic direttamente su calcio d'angolo: conoscendo le sue doti balistiche, è assai probabile che l'abbia realmente cercato il colpaccio) la squadra al momento forse più in forma della Premier Liga, il Krylya Sovetov di Slutskiy. Amkar che conferma quindi il terzo posto in classifica a pari punti con il CSKA Mosca.


Dinamo Mosca - Shinnik Yaroslavl 2-0: 15' e 90' Semshov.

Dinamo (4-5-1): 21 Karcemarskas; 22 Wilkshire (dal 90', 4 Kowalczyk), 25 Kolodin, 6 L. Fernandez, 13 Granat (dall'84', 23 Tanasievic); 7 K. Kombarov, 8 Khokhlov, 20 Semshov, 15 Dimidko (dal 52', 16 Genkov), 9 D. Kombarov; 5 Kerzhakov.
Shinnik (4-4-1-1): 37 Pesjakov; 25 Semochko, 22 Vjestica, 18 S. Djordjevic, 29 Polovinchuk; 7 Boyarintsev, 15 Ushenin, 19 Laizans, 6 Yashin (dal 54', 81 Gomis); 70 Buznikin (dall'83', 13 D. Kudryashov); 16 Khazov (dal 46', 31 Monarev).

Mantiene il secondo posto la Dinamo che, trascinata dal suo principale leader Igor Semshov, si sbarazza dello Shinnik di Pavlov, ultimo in classifica ma con una gara (quella contro la Lokomotiv) da recuperare.


Tom Tomsk - Terek Grozny 2-0: 6' Jokic, 29' Tarasov.

Tom (4-2-3-1): 25 Pareyko; 21 Catinsus, 37 Jokic, 84 Vejic, 88 Stoica (dal 70', 22 V. Volkov); 4 Yanotovskiy (dal 69', 23 Radosavljevic), 14 Kontsedalov; 3 Klimov, 20 Tarasov, 5 S. Skoblyakov; 11 Maznov (dall'85', 83 Kharitonov).
Terek (4-4-2): 1 Lika; 42 Omeljanchuk, 18 Djabrailov, 47 Bendz, 14 V. Iliev; 11 F. Petre, 7 Essamé, 55 Margaritescu, 40 Vlasov; 10 Adiev (dal 77', 17 Kulik), 76 Pancu (dal 46', 9 Serdyukov).

Finisce invece 2-0 la sfida fra Tom e Terek, con i siberiani che dunque raggiungono i ceceni a quota 25 punti. Decidono le reti del difensore serbo ex Torpedo, Jokic (la terza per lui in questo campionato) e del trequartista nazionale U-21 Tarasov (primo gol invece per lui nel 2008). Primo successo per il Tom con il nuovo allenatore (il terzo della stagione) Nepomnyashchiy, secondo stop consecutivo invece per i verdi di Grozny.


Zenit San Pietroburgo - CSKA Mosca 1-3: 88' Pogrebnyak; 3' e 64' Dzagoev, 57' Vagner Love rigore.

Zenit (4-3-2-1): Malafeev 6; Anyukov 6,5, Krizanac 4,5, Puygrenier 5,5 (dal 59', Dominguez 6,5), Sirl 6,5; Denisov 7,5, Tymoschuk 6, Zyryanov 5,5; Danny 6, Arshavin 6; Pogrebnyak 6.
CSKA (4-4-1-1): Akinfeev 7; Odiah 6, V. Berezutskiy 5,5, Ignashevich 6, Grigorjev 5,5; Krasic 7, Mamaev 6 (dal 79', Rahimic s.v.), Semberas 7, Zhirkov 7 (dall'88', Ryzhov s.v.); Dzagoev 7 (dal 66', Aldonin 6), Vagner Love 8.


I detrattori del calcio russo se ne facciano una ragione, ma i 90'+4 andati in scena al Petrovskiy Stadion di San Pietroburgo sono stati un'ora e mezza di pura e semplice delizia per gli amanti del bel calcio. Una gara STRAORDINARIA ed altamente spettacolare, direi che se la gioca con Dinamo-Spartak 4-3 e Lokomotiv-Spartak 2-2 per la migliore dell'anno in Russia, ma NON HO MAI VISTO in 10 anni che seguo il calcio un incontro del genere, nel quale una squadra che ha creato almeno 10 nitide palle gol ha perso fra le mura amiche, addirittura ritrovandosi sotto di 3 gol contro un avversario che definire spietato è poco. Molto probabilmente lo Zenit, a causa di questa sconfitta, rimarrà clamorosamente fuori dalla prossima Champions League (ricordo che a partire da quest'anno si qualificheranno le prime tre classificate, con la terza che andrà a disputare il terzo turno preliminare), ma i 'Meshki' hanno ben poco da rimproverare a Tymoschuk e compagni per la sfida con il CSKA, eccetto le difficoltà in difesa e soprattutto le numerosissime palle gol sciupate. L'Armata Rossa conferma invece il suo ottimo momento di forma, disputando un match molto intelligente, impostato sulle veloci combinazioni e ripartenze in contropiede dei rapidissimi Krasic, Dzagoev, Vagner Love e Zhirkov, che hanno messo in crisi la retroguardia dei padroni di casa in più di una circostanza.

E' il pre partita il solo momento che i tifosi dello Zenit vorranno ricordare della giornata di domenica 21 settembre 2008, che passerà alla storia come una delle più beffarde nella storia del club di San Pietroburgo. I momenti antecedenti alla contesa, con la Supercoppa Europea mostrata anche a chi non ha potuto seguire la squadra a Montecarlo, sembrano dire bene alla formazione di casa, che però ci mette davvero poco a rendersi conto che contro il CSKA sarà una scalata delle più impervie, contro un'avversario che, una volta tanto, si è dimostrato cinico come non mai e con un portiere insuperabile (ma quest'ultima non è di certo una novità, il valore di Akinfeev è ben noto a tutti). La sveglia per gli uomini di Advocaat arriva dopo 3' ed ha le sembianze di Alan Dzagoev, il ragazzino che molti cominciano a volere anche agli ordini di Hiddink. Il baby-fenomeno russo si dimostra ancora una volta di più freddissimo e scaltro sotto porta, battendo con una lucidità non comune per un 18enne un Malafeev che per la verità non copre benissimo il proprio palo. Molto bella comunque l'azione che ha portato Dzagoev a siglare la rete del vantaggio, cominciata con una penetrazione palla al piede di Semberas che serve Vagner Love, bravissimo a mandare a vuoto la difesa Campione di Russia con un'intelligente finta di corpo ed a lanciare a rete il numero 46. Lo Zenit accetta la sfida ed inizia a macinare gioco, alzand i ritmi con il solito forcing, che manda il CSKA comprensibilmente in difficoltà. L'undici di Gazzaev è travolto dalle combinazioni in velocità, tutte orchestrate dalla regia di uno splendido Igor Denisov, in questo momento tra i centrocampisti più in forma del vecchio continente. Il primo a rendersi pericoloso dalle parti di Akinfeev è Danny, la cui conclusione a botta sicura viene respinta da un difensore ospite. Poi è Denisov a servire pregevolmente Arshavin di tacco, con quest'ultimo che vede e serve al centro dell'area Puygrenier, che spreca però di testa da una posizione più che favorevole. I sostenitori dello Zenit cominciano a pensare che la partita sia addirittura stregata appena al 13', quando Denisov, servito molto bene in profondità da Arshavin, colpisce in pieno il palo interno. Come detto, gli attacchi dei padroni di casa diventano più continui e di conseguenza la squadra si sbilancia, favorendo i sempre minacciosi contropiedi dei moscoviti, come quello orchestrato da Krasic, molto bravo a saltare in velocità un paio di avversari, ma troppo egoista nel cercare il tiro da una posizione defilata anzichè servire Vagner Love al centro dell'area. A questo sussulto rossoblu seguono 5' di terrore per buona parte del Petrovskiy, con il CSKA che va più volte vicino al raddoppio, prima con Vagner Love (bravissimo Malafeev in uscita) incredibilmente servito erroneamente da una folle e rimessa laterale battuta da Sirl e poi, sul corner successivo, con Vasily Berezutskiy che, tutto solo al centro dell'area di rigore, spara alto, facendo tirare un sospiro di sollievo ai Supercampioni d'Europa. Passato il grande spavento, lo Zenit si riversa nella metacampo del CSKA, facendo la partita fino alla conclusione di uno scoppiettante primo tempo. Ci provano da fuori Danny (tiro fuori di poco), Sirl (deviato in calcio d'angolo) ed ancora il fantasista portoghese (decisiva deviazione di Semberas, importante quanto un gol), ma lo Zenit non riesce proprio a concretizzare le tante palle gol create. Eloquente quella che vede come protagonista Zyryanov, che dopo una dirompente azione in velocità sulla fascia destra di Denisov, viene servito e con un gran gesto tecnico riesce a superare la retroguardia moscovita, trovandosi di fronte però il muro Akinfeev che respinge la conclusione di mancino dell'ex capitano della Torpedo Mosca. Finisce così 0-1 il primo tempo, con il pubblico che può riposarsi un attimo dopo 45' di elevatissima intensità agonistica.
E' un semplice corollario il fatto che la ripresa inizi come la prima frazione si era conclusa. La squadra di Advocaat continua a tirare a tutto gas, col CSKA che col passare dei minuti però appare sempre più potenzialmente letale. Lo Zenit commette l'errore di allungarsi e non riesce proprio a fermare lo scatenato Vagner Love, sino a quando Puygrenier, saltato per l'ennesima volta, atterra un altro dei pezzi da novanta dell'Armata Rossa, Krasic (in realtà il replay dimostrerà che non vi è stato alcun contatto fra i due, mettendo in risalto la chiara simulazione del serbo; bisogna però anche riconoscere che in diretta era parso rigore un pò a tutti). Si incarica della battuta "O Artilheiro do Amor", che spiazza Malafeev e sigla il suo decimo gol nell'attuale Premier Liga. Advocaat decide di giocarsi il tutto per tutto, togliendo un Puygrenier comunque neanche poi così tanto negativo ed inserendo un altro attaccante esterno, 'El Chori' Dominguez, che si presenta subito con un grande slalom tra tre avversari. Sugli sviluppi di un corner calciato proprio dall'argentino ex Lanus, River Plate e Rubin Kazan, Krizanac si mangia l'occasione forse più ghiotta dell'intero incontro, non riuscendo a centrare la porta praticamente sguarnita da neanche due metri. E' proprio lo stesso 29enne difensore croato a rendersi protagonista in negativo dell'azione che porta al severissimo 0-3 del CSKA che ammutolisce il Petrovskiy: è caparbio Zhirkov nell'andare a recuperare il pallone, saltando Krizanac con un sombrero ed involandosi verso la porta di Malafeev e mettendo in mezzo per Dzagoev, che da due passi non può sbagliare e che realizza così la sua prima doppietta tra i professionisti (e sono già 6 in campionato, senza contare gli innumerevoli assist). Punizione ingiusta per lo Zenit, che aveva fatto per larghissimi tratti la partita, punito per la scarsa concretezza in fase offensiva. E' commovente e da GRANDISSIMA SQUADRA la furia con la quale lo Zenit affronta gli ultimi minuti, mantenendo sull'attenti Ignashevich e compagni, consci che contro avversari così forti e motivati la gara finisce realmente con il fischio finale da parte dell'arbitro. Dominguez anticipa Ignashevich su lob dalla sinistra di Arshavin ma il pallone finisce alto; poi ci provano dalla distanza ancora Denisov (due volte) e Sirl, ma nulla da fare. Quello dello Zenit è un monologo ed Akinfeev è costretto a superarsi per non permettere a Zyryanov prima e Dominguez poi di riaprire la contesa. Il calcio è poco riconoscente allo Zenit, che trova l'inutile gol della bandiera soltanto all'88' e, per una strana ragione, in un modo piuttosto fortunato, con un rimpallo su 'pase de la muerte' di Dominguez che favorisce Pogrebnyak. Ma la formazione di casa, con quasi 5 minuti di recupero da giocare, non si dà per vinta e fino all'ultimo crede ad un'impresa resa vana soltanto dall'ennesimo errore sotto porta di Krizanac, da una clamorosa palla gol sciupata da Danny e da un provvidenziale salvataggio sulla linea da parte di Chidi Odiah su tiro di Denisov.

Nonostante la 'particolare' sconfitta, c'è solo da complimentarsi per l'atteggiamento offerto da uno Zenit mai domo, che si è arreso alla malasorte solamente al termine dei tre fischi finali. Sarà un autunno di passione ma anche inquietudine quello che San Pietroburgo si appresta a vivere, tra i dubbi del rinnovo del santone di Den Haag, la pseudo 'depressione' di Arshavin e con le bagarre di campionato e Champions League che vedono la squadra degli Zar partire con handicap molto pesanti.
Tuttavia è opportuno riconoscere il valore ed i meriti di un avversario che, fatta chiarezza sul proprio futuro, ha ripreso a macinare vittorie e gioco, sospinta dal promettentissimo Dzagoev e trascinata dai gol e dallo spettacolo di quel Vagner Love che quando è triste dirà pure di volersene andare, ma che a conti fatti, in campo quando sta bene fa malissimo agli avversari. L'ex Palmeiras, da 5 stagioni alla corte di Gazzaev, dimostra che con l'aria autunnale, inizia ad essere letale. Anche l'anno scorso al Petrovkiy diede spettacolo, mettendo a segno nel finale un autentico, seppur inutile (finì 2-1, grazie alle reti di Pogrebnyak e Denisov), golazo e la rete di su rigore sembra quasi un contentino per un giocatore che ha distribuito più dribbling che palloni giocati nell'arco del match.

Spartak Mosca - Rubin Kazan 0-1: 15' Rebrov.

Spartak Mosca (4-2-3-1): 22 Pletikosa; 49 Shishkin, 7 Jiranek (dal 13', 3 Stranzl), 88 Filipenko, 4 Fathi (dal 65', 14 C. Rodriguez); 15 Ra. Kovac, 5 Mozart; 23 V. Bystrov, 90 Ryzhkov (dal 68', 40 Dzyuba), 30 Saenko; 18 Prudnikov.
Rubin (4-2-3-1): 77 Ryzhikov; 9 Salukvadze, 76 Sharonov, 24 A. Popov, 27 Kvirkvelia; 6 Sibaya, 7 Semak (dal 65', 16 Noboa); 15 Ryazantsev (dal 72', 10 Kobenko), 61 Gökdeniz Karadeniz, 14 Rebrov; 11 Bukharov (dall'83', 99 Hasan Kabze).

Esordio amaro in Premier Liga per il neo tecnico dello Spartak Mosca, il danese Michael Laudrup. I rossobianchi hanno infatti perso per 1-0 al Luzhniki contro il sempre più lanciato verso il titolo Rubin di Berdyev, che vince così la sua seconda partita consecutiva con il minimo scarto, grazie ancora una volta ad un gol in apertura del 'vecchio' Rebrov, che si sta rivelando un acquisto azzeccatissimo in questo girone di ritorno, mettendo a servizio della squadra tutta la sua esperienza e personalità. Ottimo anche l'esordio al centro della difesa di Alexey Popov, l'ex capitano dell'Amkar, prelevato in estate dopo un lungo corteggiamento.


FC Mosca - Spartak Nalchik 1-3: 83' S. Ivanov; 44' Samsonov, 53' Siradze, 65' Kalimullin.

FC Mosca (4-4-1-1): 16 Amelchenko; 27 V. Kaleshin, 3 Sheshukov, 2 Godunok, 22 Kuzmin; 19 Samedov (dal 71', 37 Stavpets), 77 S. Ivanov, 13 Rebko (dal 57', 29 Strelkov), 88 Cesnauskis; 6 Ricardo Baiano Lago (dal 68', 28 Krunic); 69 Bracamonte.
Spartak Nalchik (4-4-2): 13 Khomich; 3 Yatchenko, 5 Amisulashvili, 20 Djudovic, 17 Filatov; 8 Samsonov (dall'83', 10 Kazharov), 15 Mashukov, 18 Kiselkov, 26 Sernas (dal 41', 7 Gogua); 47 Goshokov (dal 58', 84 Kalimullin), 43 Siradze.

Non contento dell'umiliante 1-2 contro l'FC Copenhagen in Coppa UEFA, l'FC Mosca di Blokhin viene ancora sconfitto in casa da un ottimo Spartak Nalchik, portatosi sullo 0-3 grazie alle reti di Samsonov (grande prestazione quella dell'esterno della nazionale U-21 in prestito dallo Zenit, autore del primo gol con un bell'anticipo di testa ed assist-man del secondo dopo una pregevole azione personale), Siradze e Kalimullin (grave l'errore dell'ex difensore del Luch-Energia, Sheshukov). Nel finale Stanislav Ivanov rende meno pesante il passivo, dopo che Bracamonte aveva sbagliato un penalty procurato dallo stesso centrocampista moldavo.


CLASSIFICA:
1. Rubin 48 (22)
2. Dinamo 39 (22)
3. Amkar 38 (22)
4. CSKA 38 (22)
5. Spartak Mosca 33 (22)
6. Krylya Sovetov 33 (22)
7. Lokomotiv 31 (21)
8. Zenit 31 (21)
9. Spartak Nalchik 28 (22)
10. FC Mosca 26 (22)
11. Tom 25 (22)
12. Terek 25 (22)
13. Saturn 24 (21)
14. Luch-Energia 18 (22)
15. Khimki 17 (22)
16. Shinnik 15 (21)


CLASSIFICA MARCATORI:
10 reti: Vagner Love (CSKA, 1 rigore).
8 reti: Odemwingie (Lokomotiv); Topic (Saturn).
7 reti: Bilyaletdinov (Lokomotiv, 4); Zyryanov (Zenit), Nizamutdinov (Khimki).


MIO VIDEO CON TUTTI I GOL DELLA 22^ GIORNATA:

 
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79 replies since 20/9/2008, 00:23   388 views
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