| Capitolo Europa. Sono moderatamente soddisfatto. Mi dispiace per la Dinamo, che per la rincorsa che ha fatto si meritava di partecipare alla prossima Europa League, ma che nelle ultime due giornate ha vanificato tutti, con un doppio suicidio che ha pochi eguali nella storia del calcio. Alla fine, se nelle ultime due giornate fai 1 punto contro Alania e Volga (in casa!) meriti di rimanere fuori dai giochi. Pensate che, qualora i Poliziotti avessero vinto entrambi i match, sarebbero arrivati terzi... Ma il calcio russo è così.
Da simpatizzante del Kuban sono felicissimo per la prima qualificazione europea dei gialloverdi, autori di un campionato fantastico; chi lo avrebbe detto che, per giunta cedendo Lacina Traoré, sarebbero riusciti a migliorare di gran lunga il già eccellente posizionamento dell'anno scorso? Bravissimi, onore a loro. Speriamo non smobilitino troppo in estate, anche se qualcuno farà senz'altro le valigie (Ionov, per dire, è già dell'Anzhi, Kulik è a un passo dal Rubin, etc).
Spartak e Rubin sono le due squadre con il ranking UEFA migliore (CSKA e Zenit escluse), non potevamo prescindere da loro. Già ci sarà il Kuban che rischierà di non arrivare ai gironi, dato che non partirà come testa di serie (a differenza invece di Rubin e Spartak). Certo, non si può dire che i rossobianchi non siano fortunati, è il secondo campionato di fila che chiudono in una posizione che non meritano, ma vabbé (l'anno scorso arrivarono secondi in volata all'ultima giornata dopo essere stati lontanissimi dalla vetta per tutto - e sottolineo tutto - il torneo).
Capitolo play-out. Qui invece le cose non sono andate come speravo. Contento per la salvezza ottenuta dall'Amkar, il Krylya Sovetov tutto sommato voglio sperare che non avrà troppi problemi a sbarazzarsi dello Spartak Nalchik (anche se mai direi mai in uno spareggio)... Però avrei tanto voluto che a Khabarovsk ci andasse il Volga invece del Rostov, una di quelle piazze che - sia per tifo, sia per ambizioni della società - l'attuale RPL non si può certo permettere di perdere.
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