Nuova modifica del limite sugli stranieri

Sta circolando su Twitter un'intervista attribuita a Mutko secondo la quale il presidente della RFU avrebbe dichiarato di aver pronto un piano per rilanciare il calcio russo e nella quale si parla di limite sugli stranieri.

"Il limite sugli stranieri è uno dei piani che abbiamo per rilanciare il calcio. Abbiamo in programma una nuova limitazione". Alcuni fanno ipotesi (reali o immaginarie?) riguardo un possibile restringimento: da 5 a 6 russi obbligatori in RPL, da 8 a 10 in FNL.

Va detto tuttavia che non trovo nulla su SportBox di quest'intervista, quindi non saprei dire se si tratta di una bufala o cos'altro

Igor Lebedev, membro della RFU, si è scontrato nei giorni scorsi con Mutko sul limite sugli stranieri. Lebedev sostiene infatti che sin dalla sua introduzione il calcio russo è andato peggiorando e non abbia portato alcun risultato, suggerendo a Mutko di eliminarlo gradualmente.

Per il momento non è cambiato nulla, ma a meno di un mese dall'inizio della RPL stanno ancora discutendo. Che meraviglia

Cinque club (sconosciuti quali siano) avrebbero avanzato alla RFU la richiesta di abbandonare l'attuale 6+5 e di tornare sin da questa stagione al 7+4.

La proposta starebbe venendo valutata, nonostante il Ministro dello Sport Mutko si sia detto fermamente contrario.

A proposito del limite, si è espresso anche il direttore generale del Terek Ajdamirov, in maniera non proprio tenere verso l'esecutivo. Ha evidenziato come "il massimo livello russo sia a tratti più dilettantistico che professionistico" dal momento che è "imbarazzante come ogni anno si arrivi ad una settimana dall'inizio dei campionati senza sapere quale sarà il limite. L'anno scorso si è saputo sei giorni prima, quando la stagione era già stata programmata. Quest'anno siamo fermi sul mercato, non sapendo se investire su altri giocatori stranieri o meno." Ha chiuso l'intervista auspicando una "regola fissa, che cambi ogni tre-quattro anni, comunicata per tempo, dal momento che le società fanno contratti pluriennali e non possono rischiare di perdere soldi e metterle in situazioni complicate."

Il teatro dell'assurdo. Ma per davvero.