Kerimov all'attacco di Mutko: il limite sugli stranieri in FNL scalda gli animi!

Massimo tre stranieri in campo. Troppo poco rispetto ai sette che si possono schierare in RPL. Ecco, quindi, che nelle ultime settimane, complice anche il fallimento russo ai Mondiali, questa maledetta regola ha acceso, e non poco, gli animi dei club retrocessi.

Ad aprire il dibattito fu qualche settimana fa il neotecnico del Krylya Franck Vercauteren, che evidenziò l'inutilità del limite. "E' una regola assurda che abbassa il livello del campionato. Siamo stati costretti a lasciare partire diversi giocatori come Amisulashvili solo perchè georgiano. Ci dobbiamo adeguare, ma tutto ciò non ha senso".

A rincarare la dose è stato negli ultimi giorni il presidente dell'Anzhi Suleyman Kerimov, che con parole ben poco leggere ha attaccato tutto il comitato esecutivo della RFU. "Angbwa e Grigalava da noi sono stati pagati profumatamente, ma ora dobbiamo lasciarli a ndare via gratis per colpa di una regola idiota fatta da idioti. Tutte le retrocesse ogni anno si ritrovano a dover fare i conti con perdite di soldi e giocatori per colpa di una regola che non dovrebbe esistere, o al massimo essere uguale a quella della RPL."

La risposta di Vitaly Mutko, ministro dello sport, non si è fatta attendere. "Noi dobbiamo pensare al bene dello sport russo, non ai bilanci di chi retrocede dalla RPL. E' questo il loro problema. Ma se tesserassero più russi e meno stranieri, non ci sarebbe nessuna discussione. Anzi, nei prossimi anni vogliamo vietare ogni straniero in FNL. Solo giocatori russi per farli crescere."

Con buona pace delle retrocesse.