SuperKubok Rossii 2014: CSKA Mosca - Rostov 3-1

CSKA Mosca-Rostov sulla carta è una gara senza storia, anche perché nel frattempo i gialloblu si sono indeboliti, non riuscendo a riscattare giocatori che erano in prestito e che furono tra i protagonisti della scorsa brillante stagione, come il terzino Logashov, il fantasista Ananidze e soprattutto il bomber Dyzuba. Ma, si sa, in questo sport le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

Buon Rostov, meritatamente avanti per 1-0 al termine dei primi 45' grazie a un tap-in del terzino sinistro croato Milić, arrivato in seguito a un bel tiro a giro di Polov finito contro il palo. CSKA in bambola, Vasily Berezutskiy e Ignashevich ancora in vacanza, ma per loro fortuna graziati da quel somaro di Bukharov, che ha vanificato tre ghiotte occasioni.

Squadre parecchio imballate, qualità modesta.

Nella ripresa il CSKA ribalta lo svantaggio, segnando 3 reti e portandosi così a casa - per il secondo anno di fila (e per la sesta volta complessiva) - la Supercoppa russa. Ad inizio secondo tempo i Soldati trovano la rete del pari con una bella girata volante di Wernbloom, agevolato da un intervento maldestro, alla David Luiz per intenderci, di Dyakov. Intorno al 60' l'episodio che cambia definitivamente le sorti del match: nel giro di un minuto infatti il Rostov si ritrova in 9, perdendo per doppia ammonizione prima il moldavo Gațcan e poi il gabonese Kanga. A quel punto, inevitabilmente, rimane una sola squadra in campo e trovare la via del gol per il CSKA diviene solo una formalità. Tošić, ben imbeccato da Doumbia, realizza con classe la rete del sorpasso, mentre invece lo stesso Doumbia - di testa, su cross di un ottimo Milanov - chiude definitivamente la contesa. Così come nel 2013, l'Armata Rossa centra l'accoppiata Campionato+Supercoppa, con una squadra tutt'altro che irresistibile. Mica male.