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| Miguel Danny, com'era purtroppo prevedibile dalla scorsa estate, non ha rinnovato il contratto in scadenza con lo Zenit. Il 30 maggio disputerà la sua ultima gara con la maglia del club di Piter, che veste dall'estate del 2008.
Arrivato in Russia da ragazzino, proprio 10 anni fa, Danny è il prototipo del calciatore straniero perfettamente ambientatosi in Russia, che nella terra degli Zar è cresciuto, maturato e migliorato come calciatore (e come uomo), integrandosi nel miglior modo possibile. Dev'essere un esempio, anzi L'ESEMPIO, per tutti quei giocatori stranieri che in futuro decideranno di accettare un'offerta proveniente dalla Madre Patria. A prescindere dalle cifre guadagnate, ha creduto in un progetto e ha sempre lavorato seriamente affinché il sogno divenisse realtà. Ha dovuto lottare anche contro la cattiva sorte, vedi le due rotture dei legamenti (nel 2009 e nel 2011) e il rapporto non sempre idilliaco con la nazionale del suo Paese, ma alla fine ha vinto ogni sua battaglia. E lascia San Pietroburgo da capitano della squadra Campione di Russia.
Nei prossimi giorni lo celebrerò come merita con un lungo articolo, perché Danny se lo merita eccome.
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