| Doppietta di Aquilani: battuto il Montenegro L'Italia vince 2-1 e sale a 10 punti, al comando del gruppo 8 di qualificazioni ai Mondiali 2010. Buona la prova degli azzurri. Per gli ospiti a segno Vucinic. Lippi eguaglia Pozzo con 30 partite di fila senza sconfitte.LECCE, 15 ottobre 2008 - L’Italia batte 2-1 il Montenegro. Stavolta giocando bene. Sfruttando ancora una doppietta: con Cipro il mattatore era stato Di Natale, con la Georgia De Rossi, stasera un favoloso Aquilani. Vucinic, ottimo, ha provato a farci uno scherzetto nella "sua" Lecce, ma il suo gol non è bastato agli ospiti, che hanno messo in mostra anche un super Jovetic. L’Italia vince e vola via nel girone di qualificazione mondiale. Tiene botta solo l’Irlanda del Trap, la Bulgaria si ferma in Georgia. Gli azzurri stasera hanno mostrato un ottimo calcio, soprattutto nei primi 45’: dirompenti sulle fasce, ispirati in mezzo con un Aquilani che a questi livelli si era visto solo con la Roma a Madrid, in Champions, contro il Real. A voler cercare una magagna, la squadra di Lippi - che eguaglia Pozzo con 30 partite di fila senza sconfitte - ha rischiato troppo, ma il Montenegro in avanti è ottimo. Ci possiamo accontentare.FUOCHI D’ARTIFICIO - I primi 20’ sono pirotecnici. Occasioni come le ciliege, una tira l’altra. La maggior parte di marca azzurra. I ragazzi di Lippi escono dai blocchi come uno sprinter, e sfiorano il gol prima con Dossena, poi con Gattuso. Sono passati solo 2’. Quindi è Pepe in mischia ad accarezzare il suo primo bersaglio in Nazionale, para Poleksic. Il gol azzurro arriva all’8’. Lo segna Aquilani, che arriva a rimorchio a centroarea sull’assist della destra di Pepe, dopo un liscio del terzino sinistro montenegrino Jovanovic. Il romanista realizza il suo primo gol in Nazionale con un tap-in vincente a porta vuota. Il Montenegro reagisce con un un’azione confusa, Zambrotta salva sulla linea di porta. Ma il Montenegro il pari lo trova lo stesso. In contropiede. Un peccato grave degli azzurri. Jovetic rifinisce per Vucinic, che salta Chiellini e di sinistro trafigge Amelia, per nulla irreprensibile. La gara è divertente. L’Italia stavolta gioca bene, ispirata da un super Aquilani, per il quale Lippi ha trasformato il suo 4-3-3 in un 4-2-3-1 con il talento romano mezzapunta, sulla linea di Pepe e Di Natale. Il Montenegro replica con uno schieramento speculare. Anche per loro fa il fenomeno il trequartista, Jovetic, talento in boccio che nella Fiorentina stenta a trovare spazio. Filipovic, il tecnico ospite, marca a uomo Aquilani, con Drincic, che però lo perde spesso. E infatti al 28’ Aquilani riporta avanti gli azzurri. Si defila sulla destra, sfrutta una sponda di Gilardino e schiaccia a terra il destro del 2-1 deviato nella propria porta da Tanasaijevic. L’ultimo brivido del primo tempo è firmato Vucinic, su punizione: Amelia respinge. All’intervallo è 2-1 Italia. Finalmente convincente, anche se non irreprensibile dietro. Ma non c’è paragone con la retroguardia del Montenegro, una sciagura, infilata a ripetizione soprattutto sugli esterni, con Di Natale e Pepe, scatenato. EMOZIONI - Si riparte subito con un brivido. Un super Zambrotta sfonda sulla destra e sfiora il gol. Bravo Poleksic. Lippi sugli esterni inverte Pepe e Di Natale, che però calano. Poi Aquilani dipinge un capolavoro per Gilardino che imbratta la tela "sparando" sul portiere. Il Montenegro ha l’occasione della beffa: De Rossi consegna palla a Vucinic, che si fa ipnotizzare a tu per tu con Amelia. Il Montenegro riprende coraggio: Jovetic ci prova di giustezza, Amelia si esalta ancora. La gara resta avvincente, entrambe le squadre danno il meglio in fase offensiva. La Roma connection va vicina a chiudere i conti: cross da destra di Aquilani, De Rossi di testa colpisce un palo. Sprechiamo troppo e allora Lippi decide di coprirsi. Fuori un sontuoso Aquilani, dentro Perrotta. Ma il Montenegro continua a graffiare con Vucinic (punizione appena a lato) e Jovetic. L’Italia però ragiona, fa girare palla e gestisce il vantaggio. E vince 2-1. gazzetta.itSi fanno male Martin Petrov e MchedlidzeTBILISI, 15 ottobre 2008 - Da Tbilisi arrivano notizie tutto sommato positive per la Nazionale di Lippi: Georgia e Bulgaria pareggiano 0-0. E' la selezione allenata da Cuper ad andare più volte vicina al gol, centrando nel finale anche la traversa con Siradze. Per i bulgari pochi lampi, soltanto Berbatov e Stylian Petrov ha una buona chance per rompere la parità, ma la falliscono. Due infortuni appesantiscono il bilancio per entrambe le nazionali: il georgiano Mchedlidze (Palermo) e il bulgaro Martin Petrov sono costretti a lasciare il campo prima della fine. La Bulgaria sale a 3 punti nel gruppo 8, con 3 pareggi in altrettante partite, mentre la Georgia va a 2.Trapattoni a gonfie vele: l'Irlanda stende Cipro Al Croke Park di Dublino, la nazionale allenata dal tecnico italiano si conferma seconda forza del gruppo 8 dietro agli azzurri di Lippi. Gli irlandesi vincono 1-0 trovando subito il gol decisivo con Keane e salgono a quota 7 punti, restando imbattuti.DUBLINO, 15 ottobre 2008 - Altro che Cyprus, bloody Cyprus. I fantasmi della vigilia sono svaniti nel nulla. L’Irlanda regola 1-0 la nazionale cipriota, nonostante le assenze importanti di Steven Reid e Finnan e alcune magagne di spogliatoio, visto che in settimana si è parlato di un duro confronto tra il centrocampista Andy Reid e Trapattoni. Il quale, a dispetto delle attese, ha ridisegnato il centrocampo con il ventenne Darron Gibson del Manchester United, trapiantato dalla squadra B. Un bel rischio per l’Irlanda all’esordio ufficiale in casa e alle prese con brutti ricordi. Infatti, nelle qualificazioni di Euro 2008 Cipro umiliò l’Irlanda a Nicosia con un 5-2. Dopo quella batosta, la squadra, aspramente criticata in patria, cominciò a dire addio ai sogni svizzero-austriaci.PRONTI, GOL - Ma stasera in campo c’era un’altra Irlanda. Al 5’ Damien Duff si beve quattro giocatori e mette in mezzo, il portiere cipriota Georgallides va a vuoto e Keane sul secondo palo insacca senza problemi il suo 35° gol in nazionale. 1-0 e Croke Park in delirio. L’Irlanda ha la sua forza nelle fasce, con McGeady e Duff che fanno impazzire la difesa avversaria e che tornano puntualmente a raddoppiare in difesa. Cipro, dopo un arduo primo quarto d’ora, si scuote. E fallisce due grandi occasioni con Kostantinou al 15’ e Okkas al 17’ che, davanti a Given, calciano debolmente. L’Irlanda tiene abbastanza bene il campo e dal 25’ al 38’ manca il raddoppio più volte con McGeady, Keane e Doyle. Prima di andare negli spogliatoi Duff continua a dare spettacolo, ma il Trap non è da meno. Tanto che con la sua gestualità, i suoi occhiolini e le sue indicazioni frenetiche, dalla panchina spesso ruba la scena al campo. SOTTO CONTROLLO - Il secondo tempo parte con Cipro più intraprendente. E al 56’ Kostantinou ha la grande occasione per pareggiare, ma, davanti a Given, controlla male e perde l’attimo. Tuttavia l’Irlanda, supportata dall’instancabile verve di Trapattoni a bordo campo, gestisce con poche difficoltà la partita: dieci uomini dietro la palla e ripartenze a razzo con le ali. Al 75’ McGeady manca per pochi centrimetri l’eurogol di esterno destro e dopo pochi minuti Georgallides compie un miracolo su tiro di Doyle. All’85’ però il Croke Park suda freddo: Christofi si ritrova solo davanti alla porta, ma sul suo tiro a botta sicura si immolano quattro irlandesi, tra cui Given e un super Dunne che sventano la minaccia. Ma è l’unico rischio del secondo tempo. Trapattoni e l’Irlanda salgono a quota sette punti, sono ancora imbattuti e hanno superato anche lo spauracchio Cipro. Ora aspettano a febbraio la Georgia e soprattutto, con il pareggio tra la nazionale di Cúper e la Bulgaria, si candidano ad essere gli antagonisti più ostici per l’Italia di Lippi. gazzetta.it
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