| Mah, io non è che abbia visto 'sto grande Brasile... o meglio, è il solito Brasile europeo di Dunga, nessuna novità. Poco (per non dire inesistente) calcio spettacolo, ma che gioca da squadra vera, con i giocatori che si aiutano. Il punto di forza di questa nazionale, ancor più che le accelerazioni di Kakà e gli spunti di Robinho, è la fisicità, la forza fisica: in particolare sulle palle inattive sono fortissimi, le prendono tutte loro. Anche nella Confederations Cup avevano segnato più la metà dei gol in seguito a punizioni/corner battuti dal piedino fatato di Elano, ieri si sono portati in questo modo sul 2-0. Certo, la retroguardia argentina nelle due occasioni s'è rivelata imbarazzante... in particolare sul gol che ha sbloccato l'incontro, con Luisao COMPLETAMENTE LIBERO di colpire ed indirizzare la palla alla sinistra di Andujar (colpevole sul raddoppio di Luis Fabiano). C'è da dire che fino a quel momento in campo c'era stata una sola squadra, l'Argentina, che era partita senz'altro meglio... Il grandissimo gol di Datolo aveva dato qualche speranza all'Albiceleste, ma l'immediato 3-1 di Luis Fabiano (gran gol davvero questo, con sublime assist di Kakà) ha però chiuso definitivamente i conti. Sconfitta pesantissima per Maradona, forse giunto al capolinea. Molte sue scelte sono sicuramente contestabili... la difesa troppo giovane ed inesperta ad alti livelli per una gara del genere (anche se Otamendi sembra avere la stoffa del grande difensore), un suicidio tattico quello di affiancare a Mascherano il solo Véron (sarebbe stato meglio allora Gago), inspiegabile tutta questa fiducia nei confronti di un giocatore normalissimo (e che nella sua squadra di club sta facendo pena) come Dàtolo, anche se quest'ultimo è risultato alla fine il migliore dei suoi.
L'Argentina, comunque, deve solo ringraziare che dietro (leggasi Uruguay, Colombia ed Ecuador) si rubano punti a vicenda, altrimenti sarebbe già al 6° posto...
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