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Lev Yashin, il "Ragno Nero"

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PauloMachado /5/
view post Posted on 13/10/2010, 14:06




Grande frase di un grande atleta, anzi, di un grande uomo.
 
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PauloMachado /5/
view post Posted on 15/10/2010, 22:06




Guardate cosa si sono inventati sulla rete ...
Beat Yashin

www.beatyashin.com/
 
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AlexDiego
view post Posted on 30/12/2010, 21:31




Lev Ivanovic Yashin nacque a il 22 ottobre del 1929, nei pressi della capitale dell’allora Unione Sovietica.



La storia, seppur quella sportiva, lo vide protagonista del calcio sovietico e mondiale in un ruolo in cui nessuno più ne ha eguagliato il mito: quello del portiere.



Era altissimo, Lev, circa un metro e novanta, eppure dotato di riflessi impressionanti e, soprtattutto, di un formidabile intuito, che gli valsero il titolo di pallone d’oro (unico portiere, ad oggi) nel 1963 ed il soprannome, indimenticabile, di Ragno Nero, per via delle sue divise completamente nere.



Nato da una famiglia di lavoratori industriali, di operai, Lev Yashin iniziò anche lui la vita dell’operaio, nel pieno del secondo conflitto mondiale, a dodici anni.

Qui, vuole la leggenda, si allenava cercando di bloccare i bulloni d’acciaio che il padre gli lanciava. Quel che è certo è che la sua prima partita di calcio vero fu tra le file della squadra dilettante della fabbrica in cui lavorava.

Nome della squadra: Krasnyi Bogatyr.



L’incontro decisivo fu quello con i dirigenti della Dynamo Mosca, che colsero in lui, ragazzino appassionato di calcio ed innamorato di quelle figure che volavano tra i pali a render vani gli sforzi avversari, il loro futuro campione.



A introdurlo nella Dinamo Mosca fu l'allenatore della squadra nazionale di hockey su ghiaccio, altro sport per cui nutriva una passione smodata.



Già nel 1949, a soli venti anni, Lev Yashin era titolare tra i pali della squadra moscovita.



Tra quei pali ci rimase fino al 1971, per un totale di ventuno stagioni.

Tra quei pali vinse cinque titoli e tre coppe nazionali.

Tra pali simili a quelli, per capire il personaggio, vinse anche un titolo nel campionato di Hockey sul ghiaccio, nel 1953, durante una crisi nel suo club e verso il suo sport di appartenenza.



In ultimo, tra i pali divenne, a partire dal 1954, a crisi passata, il simbolo dello sport nell’intera Unione Sovietica. Immagine sublimata durante la vittoria delle olimpiadi nel 1956 e dei campionati europei del 1960.



Per il suo servizio sportivo prestato alla gente del suo paese, nel 1967 gli fu assegnato il prestigioso premio sovietico dell’Ordine di Lenin.



Nel 1971, allo stadio Lenin si Mosca, giocò la sua ultima partita con la Dinamo.



Di fronte aveva una squadra composta dalle maggiori stelle calcistiche europee, tra cui Pelé, Eusebio e Beckenbauer.

Intorno più di centomila spettatori innamorati di lui.



Prima di quella partita, Yashin era stato anche dall’altra parte, tra le file della squadra del resto del mondo, in una partita del 1963 contro la nazionale inglese. Stadio Wembley.

Quella fu tra le sue migliori partite di sempre, con un numero impressionante di parate splendide e decisive.



Yashin fu anche protagonista di tre campionati del mondo, pur all’interno di una squadra di basse pretese: nel 1958 in Svezia, nel 1962 in Cile e nel 1966 in Inghilterra. Durante i tre tornei riuscì a mantenere per quattro volte inviolata la sua porta.



Nel 1986 il Ragno Nero, in seguito ad un drammatico incidente stradale, è stato amputato di una gamba, prima di spegnersi quattro anni più tardi, in seguito a delle complicazioni sorte dopo un intervento chirurgico.



Da tutti viene oggi ricordato come il miglior portiere di tutti i tempi e dal 1994 è stato istituito un premio che porta il suo nome, riservato al miglior portiere di ogni edizione del campionato mondiale.



Nel 2000 la FIFA ha inserito Yashin nella squadra degli undici calciatori più forti del secolo, nominandolo portiere del secolo.



Tra i suoi numeri spiccano i ben 150 rigori parati in carriera, record mai più raggiunto da nessun portiere. Oltre a ciò il suo curriculum si arricchisce di 812 partite disputate, 75 partite da capitano con l’Unione Sovietica, due apparizioni in formazioni Resto del Mondo, nel 1963 e nel 1968.



A chi un giorno gli chiese il suo segreto, Yashin rispose divertito che il trucco stava semplicemente, prima della partita, nel fumarsi una sigaretta per rilassare i nervi e nel buttare giù un po’ di superalcolici per ben tonificare i muscoli…



E' probabile che il segreto del Ragno Nero stesse altrove, nascosto a chi lo ammirò, a chi ancora oggi ne ricorda le gesta e probabilmente anche a lui stesso, il più grande, istintuale, portiere di tutti i tempi..


Biografia presa da InStoria.it

 
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AlexDiego
view post Posted on 30/12/2010, 21:48




CITAZIONE (PauloMachado /5/ @ 15/10/2010, 22:06) 
Guardate cosa si sono inventati sulla rete ...
Beat Yashin

www.beatyashin.com/

solite cavolate della rete :down:

Il miglior portiere della storia da solo e riuscito a far fare delle belle figure all'URSS in partite che sembravano perse all'inizio, magari ci fossero portieri come lui :smallrolleyes:
 
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Alex^Del^Piero
view post Posted on 29/4/2011, 13:33




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Il monumento a Lev Yashin è stato spostato dalla Tribuna Nord di Petrovskiy Park all'ingresso del parco stesso.La decisione è stata presa dalla VTB alfine di dare una nuova vita al monumento che ora risulta più facilmente raggiungibile dalle persone.Il monumento rimarrà nella nuova collocazione almeno per i prossimi quattro anni.
 
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Vietcong75
view post Posted on 29/4/2011, 16:38




Bellissimo questo monumento al più grande portiere di tutti i tempi ...

Fossi al posto della dirigenza della Dinamo gli intitolerei anche lo stadio!!!!




 
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V.Bystrov86
view post Posted on 29/4/2011, 19:01




Monumento veramente bello che ho visto :D
 
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Vietcong75
view post Posted on 29/4/2011, 19:10




CITAZIONE (V.Bystrov86 @ 29/4/2011, 20:01) 
Monumento veramente bello che ho visto :D

Wow devo andarci,ma la porta è fatta a piramide???


 
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V.Bystrov86
view post Posted on 29/4/2011, 19:46




CITAZIONE (Vietcong75 @ 29/4/2011, 20:10) 
CITAZIONE (V.Bystrov86 @ 29/4/2011, 20:01) 
Monumento veramente bello che ho visto :D

Wow devo andarci,ma la porta è fatta a piramide???

Esatto :)
 
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Alex^Del^Piero
view post Posted on 29/4/2011, 22:32




CITAZIONE (Vietcong75 @ 29/4/2011, 17:38) 
Bellissimo questo monumento al più grande portiere di tutti i tempi ...

Fossi al posto della dirigenza della Dinamo gli intitolerei anche lo stadio!!!!

Se la VTB non cederà a manie di protagonismo sarà chiamato Dinamo Stadion Imeni L'va Yashina.
 
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Vietcong75
view post Posted on 30/4/2011, 06:23




CITAZIONE (Alex^Del^Piero @ 29/4/2011, 23:32) 
CITAZIONE (Vietcong75 @ 29/4/2011, 17:38) 
Bellissimo questo monumento al più grande portiere di tutti i tempi ...

Fossi al posto della dirigenza della Dinamo gli intitolerei anche lo stadio!!!!

Se la VTB non cederà a manie di protagonismo sarà chiamato Dinamo Stadion Imeni L'va Yashina.

Speriamo bene poichè è un dovere intitolare a lui lo stadio Dinamo...
 
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Yashin Lev
view post Posted on 4/8/2011, 18:46




Come lui nessuno mai!
 
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view post Posted on 15/8/2011, 20:55
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Frey ha detto di ispirarsi a lui definendolo "il migliore di sempre".
 
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PauloMachado /5/
view post Posted on 19/11/2011, 18:22




Questo è con ogni probabilità il miglior film documentario sul portiere più grande di tutti i tempi [cit. necessaria].
Se avete un oretta di tempo guardatelo:

http://fcdinamo.ru/_video/index.php?task=list&video_id=2139
 
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epico.il.maestro
view post Posted on 4/12/2011, 20:49




Questa la scheda fatta da me su Lev Jascin , premetto che ho visionato sue partite intere e ne confermo la grandezza.



Lev Jascin e' stato eletto miglior portiere del ventesimo secolo , da bambino
comincio' a lavorare in fabbrica visto che gli uomini adulti erano impegnati in guerra ,
si narra che il giovane Lev facesse gia' sfoggio dei suoi portentosi riflessi quando
in fabbrica i colleghi gli lanciavano bulloni e lui li arpionava tutti con incredibile
prontezza.
Entrato prima dei vent'anni nella squadra del Ministero dell'Interno della Dynamo Mosca,
fu inizialmente destinato alla squadra di hockey su ghiaccio, visto che il portiere titolare
e inamovibile di quella di calcio era Aleksej Khomic detto "la Tigre".
Come portiere della squadra di hockey, Jascin vinse il campionato sovietico del 1953.
La svolta arrivò nel 1954, quando Khomic ebbe un infortunio e al venticinquenne Lev fu offerta
l'opportunità di giocare titolare nella squadra di calcio , da quel momento non abbandonò più i pali
della Dynamo, con la quale avrebbe vinto cinque titoli di campione nazionale e tre coppe dell'URSS.
Nella squadra moscovita gioco' fino al 1970, anno di fine attività. Difese per 326 volte la porta della
Dynamo, rimanendo imbattuto in 211 partite , in particolare si narra che nel campionato sovietico del
1963 subi' solo 6 goals e che in carriera paro' oltre 100 rigori ma questo dato non e' ufficiale.
Nel 1954 Debutto' in nazionale con cui vinse nel 1956 le olimpiadi con sue folgoranti prestazioni , per
il pubblico divenne da quel torneo il RAGNO NERO , nomignolo affibiatogli sia perche' giocava con una
tenuta tutta nera sia perche' con le sue enormi braccia pareva un ragno che con la sua tela era in grado
di fermare ogni tiro .
Nel 1958 confermo' le sue grandissime qualita' al mondiale di Svezia e nel 1960 vinse Con L'Urss il primo
Europeo della storia erigendosi a saracinesca , ma nel successivo Mondiale in Cile nel
1962 non riusci' ad esprimersi bene anche complice un duro colpo ricevuto al capo , durissime furono le
critiche in Unione Sovietica per quel suo torneo visto cio' che ci si aspettava da lui , Jascin fu sul punto
di lasciare il calcio a causa di tante critiche ma rinunciato a questo proposito ebbe la sua rivincita nel
1963 quando gioco' un campionato Sovietico mostruoso e nella partita di addio al calcio di Stanley Matthews tra
Inghilterra e Resto del mondo ( di cui difese la porta ) si espresse in una prestazione stratosferica ,
impedendo agli inglesi il gol , celebre anche in quell'anno un rigore da lui parato a Mazzola in Italia-Urss
valida per Euro 64 , alla fine del 1963 gli fu assegnato il pallone d'oro unico portiere finora ad averlo vinto ,
in precedenza sfiorò per altre tre volte il titolo piazzandosi tra i migliori cinque (1956, 1960, 1961) e si
posizionò per nove volte primo dei portieri.
Arrivera' secondo agli europei del 1964 e quarto ai mondiali inglesi del 1966 dove riscattera' la prova del 1962
con un grande torneo , sara' il suo ultimo torneo con la nazionale.
Jascin lascia il calcio nel 1971 con una sontuosa partita di addio , nel 1986 subira' l'amputazione di una gamba
per un incidente e nel 1990 morira' di cancro a 61 anni , nel suo paese natio e' stata eretta una sua statua in
un parco cittadino sopra cui cinguettano i passeri e sotto cui giocano bambini a pallone .
Dotato di eccezionale fisico , ha riflessi sovrumani e agilita' straordinaria nonostante la mole , ha grandissimo
carisma , e' un portiere moderno , abile nelle uscite e sa giocare la palla con i piedi come un libero aggiunto ,
ha grandissimo piazzamento e non si limita alla parata ma pensando da regista cerca subito il rilancio per il
contropiede , al posto delle braccia ha 2 tentacoli.
Nel 2005, per celebrare il proprio 50º anniversario, l'UEFA invitò ogni federazione nazionale ad essa affiliata
di indicare il proprio miglior giocatore dell'ultimo mezzo secolo. La scelta della Federcalcio russa ricadde su
Jascin, designato quindi Golden Player dall'UEFA.


(Sandro Mazzola commentò così il rigore paratogli da Jašin in Italia-Urss del 10/11/1963[2) :
« Jascin era un gigante nero: lo guardai cercando di capire dove si sarebbe tuffato e solo tempo dopo mi resi conto
che doveva avermi ipnotizzato. Quando presi la rincorsa vidi che si buttava a destra, potevo tirare dall'altra parte,
non ci riuscii. Quel giorno il mio tiro andò dove voleva Jascin. »





 
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