Diciamo le cose come stanno.
Non esitono partiti politici puliti, l' Italia non ne ha mai avuti dalla preistoria ad oggi (Cesare Augusto escluso "forse"), perchè dovremmo averlo proprio oggi?
Io ho scelto la strada del non voto.
Non mi fido di nessuno.
Se si deve fare una rivoluzione, ne serve una violenta, che purtroppo o per fortuna non arriverà mai.
Continuate a leggere:
www.metropolisweb.it/documenti/chi-cc3a8-dietro-grillo.pdfCasaleggio è in pratica "un Marchionne del web" in pratica, anzi pure peggio probabilmente.
V'è poco da fare e da aggiungere....
Da notare poi:
CITAZIONE
E qui che si è creata la fortuna del messaggio di Grillo, nell’uso
controllato capillarmente dalla Casaleggio Associati di questi
mezzi.
Gli ‘influenzatori’, formati e preparati dalla Casaleggio alla
scuola della Webeggs e soprattutto dei nuovi media-guru
americani, sono giovani operatori stipendiati per ‘creare’
opinione. Tali personaggi sono pagati per scrivere articoli,
rilasciare commenti, subissare di ‘Mi Piace’ o ‘Non Mi Piace’
e creare videoclip con il preciso obiettivo di influenzare la
opinione degli altri utenti, in particolare quel 90% di fruitori
inattivi. Il tutto, nella maggior parte dei casi spacciandosi per
utenti casuali e sottacendo il dettaglio di essere degli spot
pubblicitari viventi. Farebbero ciò che da anni fanno molti
giornalisti, politici e accademici.
Facciamo una piccola premessa.
Tutti coloro che fanno web marketing hanno dei gost writer,
del webwriters, dei content-manager, che per lavoro
inseriscono contenuti, diffondono e condividono messaggi,
replicano e commentano.
Il limite che un po’ tutti si danno, è quello della moderazione
(da un lato) e dell’autenticità del profilo. 24
Creare dei “fake” è come diffondere una notizia “falsa” –
perché tale è il commento ed il profilo che contribuisce a creare
la fisionomia web del messaggio.
In genere strategie così aggressive vengono adottate da aziende
“molto grandi” per scopi “non sempre trasparenti” – in primo
luogo appunto quello non di “vendere” un
prodotto/bene/servizio, bensì creare e condizione l’opinione
pubblica su singoli temi, e spostarla.
La caposcuola di questa filosofia di opinion marketing virale è
un’azienda americana - La Bivings Group specializzata in
attività di lobbying internet, leader nel social network e nel
web marketing che per mezzo della rete manipola la opinione
pubblica, utilizzando falsi cittadini e finte associazioni al fine
di promuovere gli interessi di una clientela che risponde a nomi
quali Monsanto, Philip Morris o BP Amoco. E molte altre
corporation che per oggetto sociale (tabacco, alcool…) hanno
visto limitata la propria capacità di accesso ai normali
strumenti pubblicitari, o che operano in settore in cui è
fortissima una posizione sociale scettica (nucleare, armamenti,
ogm, ricerca genetica). 25
La Bivings opera attraverso circa mille siti internet
direttamente o indirettamente registrati e strutturati, con oltre
8.000 finti profili web che nematicamente sono radicati in oltre
12.000 forum di discussione. Operativamente lavora
principalmente con altri due partner americani.
The Bricks Factory e la Enamics – il cu partner italiano è
appunto la Casaleggio.
Invenzione della Bricks è l’e-buzzing, blogger di ogni cultura
cedono alle lusinghe dei post pubblicitari in cui qualcuno dice
loro cosa scrivere e come scriverlo, in cambio di soldi. Sono
attori i ‘casi umani’ che la televisione spaccia per persone
comuni o vincitrici di grosse somme nei giochi a quiz.
Probabilmente sono attori i personaggi accampati con giorni
d’anticipo di fronte agli store per accaparrarsi un nuovo
modello di telefonino. Chissà quante interviste televisive a
‘campione’ sono in realtà finte o perlomeno selezionate e
assortite in modo tale da suscitare una precisa emozione in chi
le guardi. Frotte di attori dilettanti si lasciano arruolare nelle
vesti di attivisti spontanei per contestare o applaudire il politico
di turno davanti a solerti telecamere, o per mandare in malora
una manifestazione compiendo azioni violente. 26
La persuasione funziona meglio quando è invisibile. Il
marketing più efficace è quello che si fa strada nella nostra
coscienza, lasciando intatta la percezione che abbiamo
raggiunto le nostre opinioni e fatto le nostre scelte in maniera
indipendente.
In un manuale di presentazione ai propri clienti, la Enamics
presentando la propria capacità di diffusione virale e le sue
partnership spiega che “ci sono alcune campagne in cui
sarebbe opportuno o persino disastroso lasciare che il
pubblico sappia che la vostra organizzazione è coinvolta
direttamente … semplicemente non è un modo intelligente di
muoversi. In casi come questo, è importante prima “ascoltare”
ciò che viene detto online … Una volta che siete collegati in
questo mondo, è possibile effettuare dei commenti in questi
forum che presentino la vostra posizione come una parte non
direttamente coinvolta. … Forse il più grande vantaggio del
marketing virale è che il messaggio viene inserito in un
contesto in cui è più probabile essere considerata seriamente.”
“Un alto dirigente della Monsanto è citato sul sito Bivings,
ringrazia la società di pubbliche relazioni per il suo”
straordinario lavoro ” .
Il blog poi è un altra delle tante prese per il culo.