Perché non mi fido di Grillo e del M5S

Come avete giustamente sottolineato attualmente il M5S è un partito padronale come di quello di Silvio e senza il carisma di Grillo alle elezioni prenderebbe una percentuale ridicola.
Comunque questo è normale per un movimento che partendo dalle istanze dei cittadini e senza una struttura partitica ha bisogno di un capo carismatico, vedremo se sarà capace di affrancarsi dal comico genovese. Quello invece che mi ha sempre lasciato perplesso sono alcuni slogan del movimento riguardanti in particolare i costi della politica. Molta gente, comprensibilmente incazzata ma assai poco informata, pensa che i soldi risparmiati potrebbero aiutare l'Italia ad uscire dalla recessione. Questa è una crisi enorme, la peggiore della storia del capitalismo, e per venirne fuori servirebbero decine se non centinaia di miliardi di investimenti, soldi che non possono essere trovati tagliando quà e là. Capisco che sia una questione di giustizia sociale abolire i privilegi della casta ma prendere per il culo milioni di italiani, alla stregua di Berlusconi, dandogli un bersaglio su cui sparare (politici) è un'operazione di populismo puro tra l'altro assai pericolosa.
In ogni caso prima di chiedere agli altri di rinunciare ai propri privilegi bisogna che ciascuno di noi sia pronto a rinunciare ai propri, seppur piccoli. In Italia qualunque attività umana passa attraverso un fitto reticolo di familismo, favoritismi, rendite di posizione: proviamo a cambiare questi sciagurati usi e costumi, chiediamo e facciamoci promotori di una vera e propria rivoluzione culturale. Spesso, ahimè, non siamo migliori della nostra classe politica.