| Quello che è successo ieri pomeriggio, onestamente, non è spiegabile solo a parole. È successo qualcosa d’altro, qualcosa di magico ha aiutato la Russia. Credo sia stato il pomeriggio calcistico più bello degli ultimi dieci anni, da quando tifo Zenit e Nazionale ed entrambi sono sempre state le squadre da “mai una gioia”, le squadre che tradivano sempre nel momento decisivo. Ieri no, ieri un popolo intero ha gioito ed assieme a loro ci siamo anche noi, forse per la prima volta.
Non so neanche a chi fare i complimenti onestamente, la Russia ha fatto quello che doveva fare chiudendosi per 120 minuti in difesa e concedendo poco o nulla ad una Spagna veramente noiosissima da vedere. Ho sofferto come un cane, non ero neppure tanto d’accordo con le scelte di Cherchesov che secondo me poteva aspettare almeno una decina di minuti prima di togliere Dzyuba e che nel supplementare poteva evitare di togliere Kuzyaev, visto che c’erano almeno tre giocatori in campo ben più stanchi di Daler (Golovin compreso, era morto, ma capisco bene che levare il miglior giocatore in quel momento era durissimo).
È stato il pomeriggio di Akinfeev, va quotato tutto quello che ha scritto Kerzha ieri sera perché è assolutamente la verità. Per anni per tutti quelli che non hanno mai avuto voglia di approfondire, di guardarsi una partita di RPL, Akinfeev è sempre stato il portiere delle papere, dei disastri contro la Corea e contro il Messico lo scorso anno. Igor, questa rivincita e questa vittoria è per te, perché in fondo la parata di piede sul rigore di Aspas è qualcosa di pazzesco.
Non solo Igor, direi rivincita di una squadra intera. Questa squadra dopo due anni di critiche, assolutamente meritate, perché oltre ad una pochezza tecnica non indifferente difettavano palesemente di personalità e di palle, ieri le ha tirate fuori, forse per la prima volta. E la cosa emblematica è che per farlo c’è voluto un allenatore assolutamente normalissimo, che ha saputo e osato cambiare modulo all’inizio del Mondiale e ritornare al vecchio nel momento del bisogno. Grazie Don Fabio, dimenticavo che ti pagavamo miliardi l’anno per andare in giro a fare figure di merda contro l’Algeria, questa vittoria è anche per te.
È la vittoria di una squadra, che rimane comunque modesta ma che ieri ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, che ha dovuto anche fronteggiare il fattore sfiga. Perché quando devi organizzare il mondiale in casa e ti si rompono due difensori centrali su tre prima di iniziare, poi si rompe il tuo migliore giocatore in assoluto ed infine, dopo mezz’ora della prima partita è fuori il tuo miglior giocatore tra quelli presenti, allora vuol dire che sei proprio sfigato. Ma ieri era un pomeriggio diverso, era il primo pomeriggio nell’arco di dieci anni dove la fortuna non ha voltato le spalle alla Russia calcistica, direi che ce lo ricorderemo per molti anni.
Solo noi veri appassionati di calcio russo possiamo comprendere a pieno quello che è successo ieri al Luzhniki, è quasi impossibile spiegarlo a chi ieri ha guardato la partita come un normalissimo ottavo di finale, forse il più scontato di tutti. E ora ragazzi, compagni di tifo, stringiamoci forte perché ce ne andiamo a Sochi!!!!!
PS: Per completare la giornata perfetta ieri mi sono messo a gufare la Croazia come se fossi nato in Danimarca, purtroppo ci è mancato veramente poco per avere una clamorosa chance di andare in semifinale ai Mondiali. Oddio, dopo ieri credo sia possibile che succeda tutto, però oggettivamente ripartiamo da sfavoriti ancora una volta. Servirà un secondo miracolo, ma se l’appetito vien mangiando....
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