| MATCH TRUCCATI: OMBRA DELLO SCANDALO IN RUSSIA MOSCA - Arbitri comprati, partite truccate, uso di droga. Gli scandali del calcio bussano alla porta della Russia, dove mai come quest'anno sono girate cosi' tante voci di corruzione. E come in Italia, anche la calciopoli russa sembra avere la sua Juventus e il suo Moggi: il blasonato Cska, attualmente in testa al campionato di serie A, e il suo potente presidente Eugheni Ghinek.
L'Italia sembra essere un modello anche per le contromisure, se il presidente della federazione calcio russa Vitali Mutko ha osservato che ''ci vuole l'indignazione della societa' per mandare avanti le indagini, come successo in Italia''.
La goccia che potrebbe far traboccare il vaso e' stato l'arbitraggio della partita dello scorso 5 novembre tra lo Zenit - squadra di San Pietroburgo, la citta' di Putin - e il Cska, che ha vinto 1-0 grazie a un clamoroso rigore fantasma, dopo che gli avversari si erano visti annullare due reti regolari. L'indignazione, come racconta oggi Vremia Novostei in prima pagina, e' stata tale da indurre l'intera assemblea della seconda citta' russa a chiedere formalmente al procuratore generale Iuri Ciaika l'apertura di un'inchiesta. Non solo su questa partita, ma anche su altri incontri dai risultati sospetti, nei quali figura sempre il Cska, uno dei club russi piu' ricchi e influenti. Risultati che, secondo la richiesta avanzata alla magistratura, dimostrerebbero come i vertici del club dell'Armata rossa abbiano trovato una sorta di ''linguaggio comune'' con gli arbitri, autori di errori determinanti commessi in modo non del tutto disinteressato.
Anche l'allenatore e la dirigenza dello Zenit hanno protestato duramente rivolgendosi alla federazione calcio russa, che ha riconosciuto la fondatezza della denuncia e sospeso sino alla fine (ormai imminente) del campionato sia l'arbitro Vladimir Pettai sia i guardalinee. Una sanzione che comunque non portera' all'annullamento e alla ripetizione della gara, in quanto non previsti dal regolamento. Ma questa volta qualcosa potrebbe succedere, anche a livello giudiziario, facendo scattare per la prima volta nel mondo del pallone russo un' indagine per corruzione, con pene fino a 5 anni per i corruttori e 2 per i corrotti. Difficile, infatti, che la magistratura ignori la richiesta 'istituzionale'' di un'intera citta', che non e' solo quella di Putin ma anche di altolocati tifosi dello Zenit. A tentare di far chiarezza dovrebbero indurre anche i sempre piu' numerosi sospetti su certi arbitraggi, il rifiuto di molti bookmaker di accettare scommesse su alcune partite, l'ombra dell'uso di droga da parte di giocatori, come nel caso di un attaccante del Luc-Energhia (squadra di Vladivostok, serie B), squalificato nei giorni scorsi per otto mesi a causa del consumo di hascisc. Un deputato della Duma, Mikhail Grishankov, si e' lanciato in una solitaria denuncia al dipartimento per la lotta contro i reati economici della polizia di Mosca dopo l'arbitraggio di Spartak-Tom (2-2), ma dagli accertamenti non e' emerso nulla di irregolare.
Il presidente del Cska, Ghinek, e' da tempo nel mirino delle critiche dei dirigenti del Lokomotiv Mosca e di quelli dello Spartak (secondo in classifica e principale rivale del club dell'Armata rossa): questi ultimi lo hanno gia' accusato apertamente di corrompere gli arbitri. Lui, pero', respinge ogni addebito: ''sono invenzioni, un vero delirio''. Anche l'arbitro Pettai esclude di essersi fatto corrompere, pur ammettendo ''una parziale responsabilita' per l'andamento della partita: ho sbagliato, ho lasciato correre troppo certi falli, ma non sono ancora nello stato d'animo di rivedere il filmato della partita per un bilancio del mio operato''.
Ad esaminarlo ci pensera' comunque domani una commissione di esperti di arbitraggio, mentre il presidente della Federazione calcio russa ha annunciato ''lo studio di alcune misure per risolvere il problema''.
Intanto Andrei Tikonov, ex difensore della nazionale russa e dello Spartak, ha chiesto ai dirigenti del calcio russo una commissione speciale per indagare sulle presunte partite truccate. ''Dobbiamo far fronte a questo fenomeno di dimensioni sempre piu' preoccupanti'', ha ammonito in una conferenza stampa.
Un dibattito che accompagna quello su chi vincera' quest'anno lo scudetto: forse a decidere sara' la magistratura, come in Italia.
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