Il Getafe batte 3-2 il Sevilla in una partita che ha dell'incredibile, con un finale da emozioni forti, con il gol decisivo di Contra all'ultimo minuto.
Nel primo tempo la gara è molto piacevole ed equilibrata, ed a passare in vantaggio sono gli ospiti con l'immancabile gol di Luis Fabiano, che si ritrova sulla propria testa una respinta di Abbodanzieri. Pareggiano meritatamente gli uomini di Laudrup con un gran gol di controbalzo del centrocampista Casquero.
Il secondo tempo è giocato in maniera semplicemente INGUARDABILE dal Sevilla, con poche idee in avanti e soprattutto a centrocampo (zero, e ripeto zero, palloni giocabili per Luis Fabiano e Kerzhakov), e con una difesa che fa buchi da tutte le parti, lasciando praterie agli avversari, specie nella zona di competenza del disattento Dani Alves. L'errore però lo commette chi non ti aspetti, ovvero l'esperto difensore serbo Dragutinovic, che si fa anticipare come un principiante dall'uruguaiano Albin. Da qui fino al 90' la partita sarà un continuo di errori banali del Getafe in contropiede e di una totale incapacità del Sevilla di rendersi pericoloso, lento e prevedibile come non mai. Poi, Chevanton si procura e batte un corner sul quale "Drago" si riscatta parzialmente dell'errore commesso in predecedenza ed insacca. Gli andalusi spingono sull'acceleratore e provano a vincerla la partita nei minuti di recupero, ma al 90'+3 gli uomini di Manolo Jimènez dimostrano per la 24058959048948484 volta la loro disattenzione sulle palle inattive: il neoentrato Cosmin Contra (l'ex milanista, che esulta insultando Laudrup, reo di non farlo giocare) si ritrova libero in area e per lui è un gioca da ragazzi battere un incolpevole De Sanctis.
Sevilla indubbiamente sfortunato, ma per me la sconfitta ci sta tutta, questa è una squadra che nella Liga in trasferta ha un rendimento peggiore a quello del Levante (!) e che, come detto, nella ripresa ha giocato davvero in maniera vomitevole.
Il Getafe conferma le buone impressioni che mi ero fatto su di loro: si tratta di una classica formazione spagnola, con tanta (ma veramente tanta) quantità in mezzo al campo, un reparto offensivo molto mobile ed insidioso (ma anche un pò sprecone...) ed un'organizzazione difensiva più che sufficiente, nonostante i quattro dietro siano degli onesti mestieranti (il centrocampo invece è composto da giocatori di gran qualità, la maggior parte dei quali giovani, come i canterani del Real Madrid De la Red e Granero, quest'ultimo tra i migliori oggi).
Capitolo Kerzhakov: stasera era sicuramente il giocatore più atteso, ma dopo la deludente prestazione (primo tempo così così, a cavallo tra il 5,5 ed il 6, ripresa in cui ha toccato 5 palloni a dire tanto
) comincio a pensare che a questo punto la soluzione migliore sia davvero quella di andare via, anche perchè se non riesce a guadagnarsi la fiducia del mister adesso che mancano Koné e soprattutto Kanouté (un intoccabile...giustamente), di partite ne giocherà ben poche. Chevanton è meno forte di lui, più irritante ed egoista nelle sue giocate, però almeno personalmente dà la sensazione di sbattersi maggiormente. Per il russo, tuttavia, la serata non è tutta da buttare: ha giocato per l'intero match (e per come sta messo fisicamente, 90' minuti consecutivi sono oro colato) e mi è sembrato dimagrito di quei due chiletti che doveva perdere da tempo: è un giocatore che ha il suo punto di forza nella velocità e nella rapidità nel breve, essendo sì bravo, ma non un fenomeno, tecnicamente e da fermo, non può permettersi di ingrassare.
; pareggiano meritatamente gli uomini di Laudrup con un gran tiro di controbalzo del centrocampista Casquero. In precedenza il Getafe aveva colpito un palo a De Sanctis battuto.
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