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LA STORIA DEGLI EUROPEI

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view post Posted on 28/5/2008, 12:36
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FRANCIA 1960 - URSS CAMPIONE



Come la Coppa del Mondo FIFA, la Coppa dei Campioni e le Olimpiadi, la prima competizione europea per squadre nazionali fu ideata da un francese: Henri Delaunay, il segretario della federcalcio transalpina. Aveva inizialmente prospettato l'idea nel 1927, ma ci volle l'avvento della UEFA nel 1954 per trasformare il progetto in realtà. Alcune federazioni europee restarono reticenti, e quando il Congresso UEFA del 1957 dette l'ok definitivo, Delaunay era già deceduto da due anni. Tutt'altro che dimenticato, il suo nome fu la scelta logica per quello del trofeo.

Problemi
La Fracia di Delaunay fu selezionata tra le quattro semifinaliste per ospitare il torneo finale, ma molti problemi erano ancora da risolvere. Solo una serie di iscrizioni dell'ultimo minuto permisero di raggiungere il numero minimo di 16 squadre, e quando il torneo ebbe inizio non parteciparono squadre come Italia, Germania Ovest e Inghilterra. Costruita su un format a eliminazione diretta su andata e ritorno fino alle semifinali, la competizione divenne realtà con la prima gara giocata a Mosca allo stadio Tsentralni Lenin il 29 settembre 1958. In quella giornata storica, 100.572 persone guardarono Anatoli Ilyin segnare il primo gol nella competizione dopo quattro minuti. L'URSS batté l'Ungheria 3-1 prima di qualificarsi con un 4-1 complessivo.

Protesta spagnola
Nei quarti i sovietici si videro negare l'ingresso in Spagna dal generale Franco accedendo così in semifinale a tavolino. Le altre semifinaliste furono Francia, Jugoslavia e Cecoslovacchia. I dubbi sui meriti dei sovietici furono subito spazzati via a Marsiglia dove la squadra di Gavril Kachalin rifilò un 3-0 ai cechi con Valentin Ivanov a segno due volte. I padroni di casa persero invece per 5-4 contro la Jugoslavia. La Francia non poteva contare su Raymond Kopa e Just Fontaine, ma non bisogna togliere i meriti a una spettacolare Jugoslavia, così diversa dalla solida Unione Sovietica affrontata in finale a Parigi il 10 luglio 1960.

Ponedelnik decisivo
Grazie alle parate del mitico portiere Lev Yashin, la Jugoslavia fu limitata al tiro deviato di Milan Galic. Slava Metreveli realizzò il gol del pareggio portando la gara ai supplementari e la Jugoslavia cominciò pian piano a svanire. Il colpo di testa di Viktor Ponedelnik regalò così all'Unione Sovietica il suo primo e unico trionfo. "Ci sono partite e gol speciali, il massimo nella vita di un atleta - disse poi Ponedelnik - Quello fu il mio momento". Per il torneo, invece, ne seguiranno molti altri.



Ponedelnik
A 23 anni Victor Ponedelnik segnò il gol vincente a sette minuti dalla fine della prima finale in assoluto contro la Jugoslavia. 48 anni dopo i ricordi sono ancora chiari come dimostra in questa intervista.

La prima squadra vincitrice di quelli che sarebbero poi diventati i Campionati Europei UEFA fu l’Unione Sovietica, capace, nella finale di Parigi, di superare 2-1 in rimonta la Jugoslavia nei tempi supplementari. A segnare il gol-partita a 7’ dai calci di rigore fu l’allora 23enne Viktor Ponedelnik, che ancora oggi, dopo 48 anni ed una lunga carriera da giornalista alle spalle, conserva un ricordo assai vivido di quegli istanti.

uefa.com: Che cosa significò per lei quel successo al Parco dei Principi?

Viktor Ponedelnik: Amo ricordare quella finale. Superando la Jugoslavia, l’Unione Sovietica divenne la prima squadra in assoluto a laurearsi campione d’Europa. Nessuno è in grado di dimenticare momenti del genere, né i tifosi, tantomeno i giocatori stessi. Naturalmente, questo vale anche per me. Tra i molti gol segnati nella mia carriera, quello siglato al 113’ della finale del 1960 rimane in assoluto il più importante e significativo, perché segnò il momento più alto della mia carriera sportiva. Ringrazio ancora oggi l’autore del cross che mi permise di segnare, l’ala sinistra georgiana Mikhail Meskhi, anche se so che i tempi sono cambiati e che ormai la Georgia è un paese indipendente.

uefa.com: Secondo lei, qual è stata la nazionale sovietica più forte di tutti i tempi? Quella del 1960, quella del 1972 o quella del 1988? Oppure quale altra?

Viktor Ponedelnik: Analizzando l’intera storia del calcio sovietico, ritengo che la squadra più forte in assoluto sia stata quella che prese parte alla Coppa del Mondo [FIFA] del 1962 in Cile. Anche se fummo eliminati nei quarti di finale dalla nazionale padrona di casa, la stampa e gli esperti internazionali parlarono molto bene di noi. Sfortunatamente, nel corso del torneo Lev Yashin subì due violenti colpi alla testa e non riuscì a difendere la porta con la sua solita, proverbiale abilità. Se le cose fossero andate diversamente, avremmo affrontato il Brasile in finale, di questo sono certo.

uefa.com: Può dirci qualcosa di Lev Yashin?

Viktor Ponedelnik: Sono onorato di essere stato compagno di nazionale del portiere più forte di tutti i tempi. Lo ricordo non solo come uno straordinario interprete del ruolo, ma anche come una persona meravigliosa. Anche se ora non c’è più, tutti noi continuiamo a sentirlo vicino e in occasione di ogni riunione delle vecchie glorie invitiamo sua moglie Valentina. Fortunatamente Yashin ha avuto figli e nipoti ed il suo nome continua a vivere.


TOP 11 DEL TORNEO

Squadra del Torneo

Lev Yashin »
Vladimir Durkovic »
Ladislav Novak »
Igor Netto »
Josef Masopust »
Valentin Ivanov »
Slava Metreveli »
Milan Galić »
Victor Ponedelnik »
Dragoslav Sekularac »
Borivoje Kostić »


Marcatori
5 Jean Vincent - Francia
5 Just Fontaine - Francia

4 Milan Galić - Yugoslavia
4 Titus Bubernik - Cecoslovacchia
3 Alfredo Di Stéfano - Spagna
3 Borivoje Kostić - Yugoslavia


Turno preliminare
Repubblica d'Irlanda 2-0 Cecoslovacchia
Cecoslovacchia 4-0 Repubblica d'Irlanda

Ottavi di finale
URSS 3-1 Ungheria
Ungheria 0-1 URSS
Francia 7-1 Grecia
Grecia 1-1 Francia
Romania 3-0 Turchia
Turchia 2-0 Romania
Norvegia 0-1 Austria
Austria 5-2 Norvegia
Yugoslavia 2-0 Bulgaria
Bulgaria 1-1 Yugoslavia
Rép.Democratica Tedesca 0-2 Portogallo
Portogallo 3-2 Rép.Democratica Tedesca
Polonia 2-4 Spagna
Spagna 3-0 Polonia
Danimarca 2-2 Cecoslovacchia
Cecoslovacchia 5-1 Danimarca

Quarti di finale
Francia 5-2 Austria
Austria 2-4 Francia
Portogallo 2-1 Yugoslavia
Yugoslavia 5-1 Portogallo
Spagna 0-3 URSS (vittoria a tavolino)
Romania 0-2 Cecoslovacchia
Cecoslovacchia 3-0 Romania

Semifinali
Francia 4-5 Yugoslavia
Cecoslovacchia 0-3 URSS

Spareggio per il terzo posto
Cecoslovacchia 2-0 Francia

Finale
URSS 2-1 Yugoslavia
 
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view post Posted on 29/5/2008, 19:31
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SPAGNA 1964 - SPAGNA CAMPIONE

La Spagna mise insieme il fattore campo e lo spirito di squadra per vincere il suo unico trofeo internazionale nel 1964, i Campionati Europei che continuarono la loro crescita.

Crescita
La competizione si svolse ancora con una fase eliminatoria seguita da una fase finale a quattro squadre, ma il numero di partecipanti crebbe da 17 a 29 squadre, con Italia e Inghilterra tra le nuove in lizza. L'Inghilterra fu però sconfitta 6-3 dalla Francia nella prima partita di Alf Ramsey in panchina. Anche in questa edizione si registrò un momento di tensione dovuto a motivazioni politiche: la Grecia rifiutò di giocare contro l'Albania, paese con cui si trovava ufficialmente in guerra.

Facile percorso
La Danimarca raggiunse le semifinali dopo aver eliminato Malta, Albania e (dopo uno spareggio) il Lussemburgo, vittorioso in precedenza sull'Olanda per 2-1 a Rotterdam: per trovare un'altra vittoria in trasferta contro una compagine europea, il Granducato dovette aspettare fino al 1995. L'attaccante danese Ole Madsen segnò sei gol in tre partite.

Spagna in forma
Dopo aver battuto la Francia, anche l'Ungheria raggiunse le semifinali insieme alla Spagna e all'URSS campione in carica. La Spagna fu particolarmente brillante battendo 5-1 e 2-0 l'Irlanda nel turno precedente e fu scelta per ospitare il torneo finale a condizione di accettare la partecipazione dell'Unione Sovietica; nel 1960 la Spagna era stata squalificata dopo che il Generale Franco non aveva accordato alla squadra il permesso di affrontare l'URSS. Quattro anni dopo i disaccordi politici erano felicemente dimenticati e il calcio ebbe la meglio.

Sovietici forti
L'Unione Sovietica, decisa a conservare il titolo conquistato quattro anni prima, liquidò la Danimarca per 3-0 a Barcellona con Valentin Ivanov e Victor Ponedelnik, reduci del precedente trionfo, a bersaglio. Nell'altra semifinale la Spagna ebbe bisogno di un gol nei supplementari dell'attaccante del Real Madrid CF Amancio per battere l'Ungheria 2-1. Il leader di quella squadra era Luis Suárez, già campione d'Europa con l'FC Internazionale Milano, e decisivo nella finale con l’URSS.

Spirito di squadra
Dopo appena sei minuti nella bolgia del Santiago Bernabéu il talentuoso numero 10 servì il cross che permise a Jesús Pereda di aprire le marcature. Galimzian Khusainov rispose subito per i sovietici, ma Marcellino segnò il gol della vittoria a sei minuti dalla fine con un colpo di testa. "Altre nazionali spagnole hanno giocato meglio di noi - ha detto Suárez -. Però quella era una squadra più che una selezione di grandi giocatori".

Anche se la Spagna è tradizionalmente nota per aver fallito quasi tutti i grandi appuntamenti internazionali, ha comunque conquistato un’edizione dei Campionati Europei UEFA, quella del 1964. Le Furie Rosse superarono 2-1 in finale l’Unione Sovietica, campione in carica, sospinte dagli oltre 80.000 tifosi presenti al Santiago Bernabéu di Madrid. Protagonista assoluto di quel successo fu un centrocampista, Luís Suárez, che aveva già contribuito al trionfo dell’FC Internazionale Milano in Coppa dei Campioni nelle due stagioni precedenti e che avrebbe poi ricoperto il ruolo di Ct della Spagna in occasione della Coppa del Mondo FIFA del 1990. Secondo Suárez, il titolo continentale vinto nel 1964 scaturì dallo spirito di gruppo.

uefa.com: Quali erano le caratteristiche della Spagna del 1964?

Luís Suárez: Eravamo una buona squadra, ma non la migliore che la Spagna avesse avuto a disposizione in assoluto. Fu lo spirito di gruppo a farci vincere, eravamo molto uniti e ogni giocatore conosceva bene i suoi compagni, forse perché provenivamo tutti da un ristretto numero di club. Io ero l’unico giocatore con qualche esperienza internazionale, oltre ad essere il più anziano, ed ero anche l’unico che militava in una squadra straniera. Sono convinto che la vittoria sia arrivata grazie allo spirito di gruppo e al supporto dei tifosi. La nostra era una squadra vera, non una semplice selezione dei migliori calciatori spagnoli, e questo ci ha permesso di arrivare fino in fondo. Credo di aver giocato in nazionali più forti di quella del 1964, eppure non abbiamo mai vinto nulla.

uefa.com: Giocare in casa rappresentò un vantaggio?

Luís Suárez: Fu importante, ma non decisivo, come del resto dimostra il deludente risultato ottenuto dalla Spagna nel Mondiale del 1982. Semplicemente, la squadra era molto unita nel 1964 e i tifosi ci diedero una mano.

uefa.com: Che cosa ricorda della finale?

Luís Suárez: L’atmosfera straordinaria del Bernabéu stracolmo. All’epoca la capienza dello stadio era maggiore e tutti i tifosi assistevano alla partita in piedi, i posti a sedere vennero introdotti soltanto in occasione della Coppa del Mondo [del 1982]. Eravamo reduci da una difficile semifinale contro l’Ungheria e i tifosi capirono il nostro stato d’animo, sostenendoci con grande calore fin dalle prime battute. Ricordo anche che la squadra offrì una prestazione straordinaria; non bisogna dimenticare che all’epoca l’Unione Sovietica era un’avversaria davvero temibile.




Marcatori
7 Ole Madsen - Danimarca
5 Ferenc Bene - Ungheria
4 Amancio Amaro - Spagna
4 Victor Ponedelnik - URSS
3 Marcellino Martinez Cao - Spagna


Squadra del Torneo

Lev Yashin »
Feliciano Rivilla »
Dezsö Novák »
Ignacio Zoco »
Fernando Olivella Pons »
Amancio Amaro »
Ferenc Bene »
Valentin Ivanov »
Jesús María Pereda »
Luis Suárez »
Flórián Albert »



PartiteTurno preliminare
Norvegia 0-2 Svezia
Svezia 1-1 Norvegia
Danimarca 6-1 Malta
Malta 1-3 Danimarca
Repubblica d'Irlanda 4-2 Islanda
Islanda 1-1 Repubblica d'Irlanda
Inghilterra 1-1 Francia
Francia 5-2 Inghilterra
Polonia 0-2 Irlanda del Nord
Irlanda del Nord 2-0 Polonia
Spagna 6-0 Romania
Romania 3-1 Spagna
Yugoslavia 3-2 Belgio
Belgio 0-1 Yugoslavia
Bulgaria 3-1 Portogallo
Portogallo 3-1 Bulgaria
Ungheria 3-1 Galles
Galles 1-1 Ungheria
Olanda 3-1 Svizzera
Svizzera 1-1 Olanda
Rép.Democratica Tedesca 2-1 Cecoslovacchia
Cecoslovacchia 1-1 Rép.Democratica Tedesca
Italia 6-0 Turchia
Turchia 0-1 Italia
Albania 3-0 Grecia (a)
Ripetizione
Bulgaria 1-0 Portogallo

Ottavi di finale
Spagna 1-1 Irlanda del Nord
Irlanda del Nord 0-1 Spagna
Yugoslavia 0-0 Svezia
Svezia 3-2 Yugoslavia
Danimarca 4-0 Albania
Albania 1-0 Danimarca
Olanda 1-1 Lussemburgo
Lussemburgo 2-1 Olanda
Austria 0-0 Repubblica d'Irlanda
Repubblica d'Irlanda 3-2 Austria
Bulgaria 1-0 Francia
Francia 3-1 Bulgaria
URSS 2-0 Italia
Italia 1-1 URSS
Rép.Democratica Tedesca 1-2 Ungheria
Ungheria 3-3 Rép.Democratica Tedesca

Quarti di finale
Lussemburgo 3-3 Danimarca
Danimarca 2-2 Lussemburgo
Spagna 5-1 Repubblica d'Irlanda
Repubblica d'Irlanda 0-2 Spagna
Francia 1-3 Ungheria
Ungheria 2-1 Francia
Svezia 1-1 URSS
URSS 3-1 Svezia
Ripetizione
Danimarca 1-0 Lussemburgo

Semifinali
Spagna 2-1 Ungheria
Danimarca 0-3 URSS

Spareggio per il terzo posto
Ungheria 3-1 Danimarca

Finale
Spagna 2-1 URSS
 
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