Gruppo B: Austria - Germania 0-1, 3^ GIORNATA - Lunedì 16 giugno 2008, h. 20:45

Scontro tra vicini nel Gruppo B

La Germania celebra uno dei tre gol segnati a febbraio contro l'Austria

L’Austria, co-organizzatrice di UEFA EURO 2008™, tenterà di vendicare le recenti sconfitte patite contro la Germania affrontando i tedeschi all’Ernst-Happel-Stadion nell’impegno conclusivo del Gruppo B.

• Gli uomini di Josef Hickersberger potranno contare sull’appoggio del pubblico di Vienna, anche se la sfida contro la Germania, vittoriosa negli ultimi quattro precedenti, con un punteggio complessivo di 17-4, appare davvero proibitiva.

• La prima di queste quattro vittorie risale al 2 giugno 1994, quando i tedeschi si imposero 5-1 a Vienna grazie alle reti di Andreas Möller (doppietta), Matthias Sammer, Jürgen Klinsmann e Mario Basler.

• Successivamente la Germania si impose 6-2 a Leverkusen nel maggio 2002, con tripletta di Miroslav Klose, e 3-1 a Vienna il 18 agosto 2004 (tre reti di Kevin Kuranyi e gol austriaco di Martin Amerhauser).

• Ecco le formazioni scese in campo nell’agosto 2004:

Austria: Thomas Mandl, Martin Stranzl, Anton Ehmann, Martin Hiden, Markus Katzer, Markus Schopp (Roland Kirchler, 46’), Dietmar Kühbauer, René Aufhauser, Andreas Ivanschitz, Roland Kollmann (Roman Wallner, 70’), Martin Amerhauser (Roland Linz, 61’).

Germania: Oliver Kahn (Jens Lehmann, 46’), Andreas Hinkel (Robert Huth, 86’), Frank Fahrenhorst, Thomas Linke, Philipp Lahm, Tim Borowski, Torsten Frings (Frank Baumann, 86’), Bastian Schweinsteiger (Fabian Ernst, 62’), Michael Ballack, Gerald Asamoah (Lukas Podolski, 78’), Kevin Kuranyi (Thomas Brdaric, 78’).

• Le due formazioni sono si sono affrontate per l’ultima volta il 2 febbraio di quest’anno, a Vienna. Pur mostrando un deciso miglioramento rispetto al recente passato, l’Austria è stata trafitta per tre volte nella ripresa, ad opera di Thomas Hitzlsperger, Miroslav Klose e Mario Gómez.

• Ecco le formazioni scese in campo nella sfida di Vienna:

Austria: Alex Manninger, Emanuel Pogatetz, Martin Stranzl, Sebastian Prödl, Joachim Standfest, René Aufhauser (Thomas Prager, 69’), Jürgen Samuel, Christian Fuchs, Andreas Ivanschitz, Martin Harnik (Roman Kienast, 74’), Roland Linz (Veli Kavlak, 82’).

Germania: Jens Lehmann, Heiko Westermann, Per Mertsersacker, Manuel Friedrich (Roberto Hilbert, 74’), Philipp Lahm, Bernd Schneider (Lukas Podolski, 59’), Michael Ballack (Simon Rolfes, 87’), Thomas Hitzelsperger (Jermaine Jones, 82’), Bastian Schweinsteiger, Miroslav Klose, Kevin Kuranyi (Mario Gómez, 59’).

• L’ultimo successo austriaco contro la Germania risale all’ottobre 1986, 4-1 in amichevole (doppiette di Toni Polster e Reinhard Kienast).

• Gli ultimi precedenti tra le due formazioni in un contesto ufficiale risalgono invece alle qualificazioni per i Campionati Europei UEFA del 1984, 0-0 a Vienna il 27 aprile 1983 e 3-0 a favore della Germania a Gelsenkirchen il 5 ottobre dello stesso anno.

• La Germania superò 3-2 l’Austria nella finale per il terzo posto della Coppa del Mondo FIFA 1934. 20 anni più tardi gli austriaci vennero sconfitti 6-1 dalla Germania Ovest, futura vincitrice del torno, nella semifinale del Mondiale elvetico.

• Il Ct austriaco, Josef Hickersberger, partecipò da giocatore all’unica vittoria ottenuta dall’Austria sulla Germania in una gara non amichevole, 3-2 nella seconda fase a gironi della Coppa del Mondo 1978, con conseguente eliminazione della Germania Ovest dal torneo. In quell’occasione Hans Krankl siglò una doppietta.

• Le due formazioni si affrontarono nuovamente alla Coppa del Mondo FIFA 1982, in una gara assai contestata. I tedeschi si imposero 1-0 e quel risultato permise ad entrambe le formazioni di accedere alla fase successiva del torneo a spese dell’Algeria, che aveva già completato tutti i suoi impegni. In seguito alle polemiche divampate dopo l’incontro, si decise che in futuro le gare della rassegna continentale con protagoniste formazioni inserite nello stesso raggruppamento si sarebbero disputate in contemporanea.

• I precedenti tra le due formazioni sono complessivamente 34, con otto vittorie austriache, venti tedesche e sei pareggi. I gol segnati dalla Germania sono stati 75, quelli messi a segno dall’Austria 51. Le 15 gare precedentemente disputate a Vienna hanno portato a quattro vittorie per l’Austria, nove per la Germania e due pareggi.

• Hickersberger ha giocato in Germania dal 1972 al 1978, vestendo le maglie di Offenbacher Kickers 1901 e Fortuna Düsseldorf 1895. In seguito l’attuale Ct austriaco ha allenato il Fortuna dal dicembre 1990 all’agosto 1991.

• Nella stagione 2005/06, l’SK Rapid Wien di Hickersberger venne sconfitto sia in casa (1-0), che in trasferta (4-0) dall’FC Bayern München nella fase a gironi di UEFA Champions League. Alle due gare presero parte i nazionali tedeschi Lahm e Schweinsteiger e i nazionali austriaci austriaci Muhammet Akagündüz, György Garics, Martin Hiden, Ivanschitz, Markus Katzer ed Helge Payer.

• Il Ct della Germania, Joachim Löw, ha conquistato la Bundesliga austriaca con l’FC Tirol Innsbruck nella stagione 2001/02. L’anno seguente il club non poté iscriversi al campionato per gravi problemi finanziari e Löw si trasferì all’FK Austria Wien.

• L’attaccante dell’Austria Martin Harnik milita nel Werder Bremen insieme a Tim Borowski, Torsten Frings, Clemens Fritz e Per Mertesacker. Un altro nazionale austriaco, Sebastian Prödl, approderà al Werder in estate, proveniente dall’SK Sturm Graz.

• L’Austria è alla prima partecipazione alle fasi finali di EURO. Il miglior risultato ottenuto dagli austriaci ai Campionati Europei UEFA risale all’edizione inaugurale, quella del 1960, quando approdarono ai quarti di finale e vennero sconfitti con un 9-4 complessivo dalla Francia.

• La nazionale tedesca si è laureata campione d’Europa nel 1996, oltre ad aver conquistato il titolo continentale nel 1972 e nel 1980 come Germania Ovest. Secondi classificati nel 1976 e nel 1980, i tedeschi hanno preso parte a tutte le edizioni del torneo a partire dal 1980, anno dell’introduzione delle fasi finali.

• I campionati Europei UEFA sono giunti alla 13esima edizione, l’ottava dall’introduzione di un torneo finale comprensivo di una fase a gironi.

• La Francia è l’unica squadra ad aver vinto i Campionati Europei UEFA in qualità di paese organizzatore del torneo. È avvenuto nel 1984.

uefa.com

Gruppo B: Austria-Germania, probabili formazioni (Datasport.it)

Le probabili formazioni di Austria-Germania, gara in programma lunedi` alle 20.45 per il Gruppo B di Euro 2008.

Austria (4-4-2): 21 Macho; 14 Garics, 3 Stranzl, 4 Pogatetz, 5 Fuchs; 6 Aufhauser, 10 Ivanschitz, 8 Leitgeb, 11 Korkmaz; 9 Linz, 20 Harnik. A disp.: 1 Manninger, 2 Standfest, 7 Vastic, 12 Gercaliu, 13 Katzer, 16 Patocka, 17 Hiden, 18 Kienast, 19 Saeumel, 22 Hoffer, 23 Ozcan. All.: Hickersberger.

Germania (4-4-2): 1 Lehmann; 4 Fritz, 17 Mertesacker, 21 Metzelder, 16 Lahm; 18 Borowski, 13 Ballack, 8 Frings, 15 Hitzlsperger; 11 Klose, 20 Podolski. A disp.: 12 Enke, 23 Adler, 2 Jansen, 3 Friedrich, 5 Westermann, 6 Rolfes, 9 Gomez, 10 Neuville, 14 Trochowski, 19 Odonkor, 22 Kuranyi. All.: Löw.

Arbitro: Mejuto Gonzalez (Spa).

La Germania si affida ancora alla coppia d'attacco composta da Klose e Gomez, con Podolski "finto" esterno sinistro. L'Austria invece punta tutto sui classe '87 davanti, Harnik ed Hoffer, entrambi tra i protagonisti dell'Austria che raggiunse le semifinali del Mondiale U-20 dell'anno scorso.


Ho la sensazione che, dopo 22 anni, ci sarà un altro miracolo austriaco, anche se mooooolto più clamoroso...

0-0 al termin di un primo tempo tutt'altro che noioso caratterizzato dall'espulsione dei due allenatori (Hickersberger e Low), entrambi incredibilmente cacciati da Mejuto Gonzalez, arbitro che ha sempre avuto manie di protagonismo. La Germania è partita subito forte, sfiorando il gol in apertura con il pessimo Gomez (Euro pippone, per il momento), magistralmente servito da Klose, ma poi gli austriaci, pur rischiando qualcosa dietro presentando una linea difensiva a 5 molto alta, hanno preso le misure e si sono proposti frequentemente davanti, specialmente attaccando sulle fasce laterali, con il "napoletano" Garics ed il rapidissimo Korkmaz sugli scudi.

Esce a testa altissima l'Austria da EURO 2008: 1 solo punto guadagnato (peraltro grazie ad un rigore quantomeno dubbio fischiato nei minuti di recupero della gara contro la Polonia) ed appena una sola rete segnata, ma tanto impegno mostrato, oltre che una determinazione ed una grinta d'altri tempi abbinate al dinamismo della maggior parte dei giocatori, alcuni molto interessanti (il rapidissimo Korkmaz - una delle principali rivelazioni di questo Europeo, il gigantesco Prodl ed i giovani Harnik ed Hoffer sugli scudi). L'Austria non ha raccolto quanto seminato, ma ha indubbiamente fatto una più che buona impressione, guadagnandosi la simpatia della maggior parte dei telespettatori, attratti da una squadra considerata da tutti (me compreso) alla vigilia come una delle più deboli nazionali che abbiano mai preso parte ad un Europeo e che invece si è rivelata una squadra compatta, inevitabilmente inesperta, dagli evidenti limiti tecnici in alcuni reparti (specie in mezzo al campo), ma in grado di rendersi pericolosa a più riprese in contropiede, grazie alla velocità di elementi come i già citati Korkmaz, Harnik, Hoffen più il "napoletano" Garics, davvero convincente nelle due gare in cui è stato impiegato. Mentre la difesa (ampiamente sufficienti il terzino Garics e Stranzl, si capisce che promette bene il giovane Prodl, pessimo Pogatetz, in particolare nel match d'esordio), pur evidenziando alcuni limiti tattici, ha retto, il problema è stata la finalizzazione, è proprio mancato un bomber d'area di rigore agli austriaci, o perlomeno qualcuno con un minimo di fiuto per il gol: i classe '87 Hoffer e soprattutto Harnik (vedi primi 20' contro la Polonia) hanno messo in mostra spunti interessanti, ma sotto porta il rendimento è stato negativo, è mancata proprio quella lucidità e quella freddezza che non tutti i 20enni possiedono. Piuttosto, ci si attendeva molto di più da Linz (andato in doppia cifra nell'ultimo campionato portoghese, con la maglia dello Sporting Braga) in fase realizzativa, oggetto misterioso dei primi due incontri dell'Austria. Non è stato forse servito come predilige, ma è sembrato un vero e proprio fantasma. Deludente anche il più giovane capitano nella storia dell'Austria, quell'Ivanschitz che tanto impressionò nel Rapid Vienna nella Champions League 2005/06 e che ora è la stella del Panathinaikos, mai andato oltre all'ordinario, con qualche idea in più rispetto ai compagni ma che alla resa dei conti non è riuscito mai ad incidere come avrebbe voluto il suo tecnico.
Gli ottimi risultati ottenuti dalle selezioni giovanili negli ultimi anni ed il più che positivo Europeo disputato possono far guardare con ottimismo il futuro agli austriaci: non tanto per Sudafrica 2010 (Francia, Romania e Serbia, francamente, sono ostacoli insormontabili) ma per i prossimi Europei, che si svolgeranno (?) in Polonia ed Ucraina.

Passa il turno ma non convince affatto la Germania di Low, molto meno squadra (nel vero senso del termine) rispetto a due anni fa, quando mise in mostra un gioco molto più piacevole. Ora, oltre ad aver qualche giocatore chiave fuori forma (Klose e lo stesso Ballack su tutti) ed una condizione atletica approssimativa, la Germania dà l'idea di essere una nazionale che si aggrappa principalemente a pochissimi giocatori, quelli di maggior valore e peso specifico. La punizione di Ballack è stata fantastica, di una potenza sovrumana, ma ancora una volta il giocatore che mi ha convinto di più è stato Lahm (il principale artefice della reazione tedesca avvenuta negli ultimi 15' contro la Croazia), che pian piano sta ritornando ad esprimersi sui livelli che gli competono, dopo due annate storte al Bayern. Questa sera si sono riviste le sovrapposizioni ed i cross morbidi che lo avevano reso celebre durante gli scorsi Mondiali; in alcuni frangenti, sembra essere addirittura la prima fonte di gioco dei tedeschi. Con un Ballack che continua ad andare a sprazzi, manca una vera fonte di gioco alla formazione di Low, cosa che non può chiaramente essere Frings, peraltro anche lui calato negli ultimi tempi a causa dei numerosi problemi fisici che lo hanno perseguitato. Chi continua a rendersi pericoloso è Podolski, che in questa nuova posizione di "finto" esterno sinistro ha la possibilità di accentrarsi e di sfoderare il suo più che valido sinistro. Ma i problemi, più che in mezzo al campo, sono davanti e soprattutto dietro. Klose sembra essere entrato in uno di quei lunghi periodi di crisi realizzativa che ogni tanto colpiscono qualsiasi attaccante; non è dispiaciuto il bomber del Bayern Monaco ma, visto il pessimo partner (un irriconoscibile Mario Gomez, Europeo incommentabile per lui), è lecito aspettarsi qualcosa di più da un signore capace di segnare 10 reti in due Mondiali. La difesa, o meglio, i difensori centrali sono attualmente impresentabili: a Germania 2006, pur senza impressionare, Mertesacker-Metzelder si rivelarono una coppia discretamente affiatata, ma nel proseguio della manifestazione le loro incertezze e la loro lentezza potrebbero costare care ad una Germania che dovrà essere maggiormente cinica davanti e più attenta dietro se vorrà avere la meglio di un Portogallo che a questo punto parte con i favori del pronostico dalla sua.