| Sarà anche indietro in classifica (come del resto tutte le favorite della vigilia) ma il CSKA di Gazzaev, dopo l'1-5 rifilato in casa dello Spartak, si prende un'altra bella soddisfazione nell'altro derby più sentito di Mosca, sconfiggendo in un Lokomotiv Stadium gremito i Ferrovieri di Rakhimov. Nello scacchiere dell'ex tecnico dell'Amkar, ora a rischio esonero, parte dall'inizio il debuttante Marko Basa, difensore serbo-montenegrino prelevato dai francesi del Le Mans per una cifra pari ad 8 milioni di euro, al centro della difesa al fianco della sicurezza Rodolfo, con il conseguente spostamento sulla fascia destra del bosniaco Spahic; sull'altra corsia confermato Fininho, con Yanbaev sorprendentemente in panchina. I due giocatori a protezione della difesa sono i soliti Gurenko e Glushakov, con il rumeno Cocis largo sulla destra, Torbinskiy nella sua classica posizione di trequartista a tutto campo e capitan Bilyaletdinov che parte dalla sinistra; la novità è in attacco, con il ritorno dopo la positivissima esperienza all'Olimpiade con la Nigeria finalista dell'ex Lille, Odemwingie. Non cambia nulla invece Gazzaev rispetto all'undici che nell'ultime sette giornate ha vinto sì appena due partite, ma ne ha perse 0 non subendo neanche una rete, chiaro segnale di come il CSKA abbia messo finalmente a posto la difesa, con un Ignashevich ritornato sui livelli che gli competono dopo qualche incertezza di troppo negli ultimi tempi. Come da tradizione in un derby moscovita, la partita inizia subito ad altissimi ritmi, con il CSKA maggiormente propositivo ma con i padroni di casa che ci provano per primi ad intensierire l'estremo difensore avversario: mentre non ha problemi a bloccare in due tempi una debole conclusione da fuori di Odemwingie, Akinfeev si deve invece impegnare maggiormente per respingere in calcio d'angolo un tiro improvviso dell'ex Fluminense Fininho. L'inizio di gara è caratterizzato dai numerosi cartellini gialli tirati dal severo arbitro: ne prende due nel giro di 12 minuti Gurenko, il più vecchio tra i 22 in campo, che ferma con un tocco di mano da terra il ben più veloce Zhirkov lanciato a rete. Inizialmente i rossoverdi sembrano non soffrire eccessivamente la perdita di un uomo importante tatticamente come il bielorusso, tanto che Rakhimov non inserisce il suo ideale sostituto, l'ex Mallorca Guillermo Pereyra, abbassando Torbinskiy al fianco di Glushakov. Come spesso succede quanto la partita è equilibrata, serve l'invenzione di un singolo per accendere la luce: nella fattispecie si tratta del solito, straordinario Zhirkov, che punta Spahic, lo salta e mette Dzagoev in condizione di insaccare a porta sguarnita. Terzo centro in campionato per il baby fenomeno classe 1990, senza alcun dubbio uno dei giovani più interessanti a livello continentale. Con lo svantaggio, la Lokomotiv si disunisce, i suoi attacchi sono improvvisati e si scontrano contro la difesa schierata del CSKA, oggi molto attenta, in particolare con la coppia centrale composta da Vasily Berezutskiy ed Ignashevich: può sorridere Hiddink in vista dei primi due importantissimi match di Qualificazioni Mondiali che, nelle speranze dei tifosi russi, serviranno a portare la Sbornaya a Sudafrica 2010. Davanti, Dzagoev sale in cattedra, Zhirkov continua fare con il suo sinistro magico quello che vuole e Vagner Love, con un'eccezionale ma anche caparbia progressione centrale palla al piede sfiora un gol che sarebbe stato leggendario, fermato proprio sul più bello da Basa. Dopo una sua classica cavalcata palla al piede, Zhirkov ha la possibilità di portare i suoi sul 2-0, ma la sua conclusione di destro, comunque non facile, è da dimenticare; ben più pericoloso il tocco di punta al volo dello stesso numero 18 su assist di Dzagoev. E' proprio il 18enne trequartista, ormai considerato unanimemente come l'"erede di Arshavin", a sfiorare il colpaccio nel finale in ben due occasioni, prima con un destro al volo sugli sviluppi di un corner e poi con un bel destro a girare dalla sinistra. Ferrovieri annichiliti e CSKA spaziale nei primi 45', con un trio d'attacco che ha fatto vedere cose da playstation, con numeri, colpi ad effetto, dribbling a ripetizione, progressioni palla al piede, assist e scambi rapidi; ciliegina sulla torta un grandissimo schema su calcio di punizione, con Dzagoev che di tacco di prima libera Ignashevich al cross. Chapeau. Nella ripresa il ritmo cala, iniziano ad aumentare enormemente gli errori in fase di disimpegno ed il CSKA cerca di addormentare la partita con un lento e snervante possesso palla continuato. Possesso palla che ha però nelle accellerazioni degli scatenati Dzagoev e Zhirkov un enorme punto di forza. E' proprio l'esterno della nazionale russa, senza alcun dubbio il miglior laterale sinistro a tutto campo al mondo, che si inventa il raddoppio, saltando l'intera difesa del CSKA e battendo Pelizzoli con un delizioso colpo sotto. Il tutto, inutile dirlo, tutto rigorosamente eseguito con il sinistro. Un gol favoloso, che ha riportato alla mente dei più quella che tuttora rimane la rete più bella mai segnata da Zhirkov, una progressione alla Maradona contro l'Amburgo nell'ultima partita della Fase a Gironi della Champions League di due stagioni fa. Giù il cappello, c'è solo da complimentarsi con colui che si contende con Arshavin l'ormai ambito premio di attuale miglior calciatore russo. La Lokomotiv ha una piccola reazione con Bilyaletdinov, che impegna Akinfeev alla parata in tuffo, con un tiro dalla distanza, ma è troppo poco. Nel finale, Aldonin, Vagner Love e Krasic sprecano le opportunità di arrotondare il risultato, ma all'Armata Rossa può andare benone così. L'espulsione avvenuta tremendamente presto ha inciso eccome sulla prestazione dei Ferrovieri, irriconoscibili e sempre più lontani dalle zone che gli competerebbero. Un peccato, perchè i giocatori per far bene ci sono eccome, così come c'è un'identità di squadra, la mano del tecnico si vede, eppure i risultati scarseggiano. Esonerare Rakhimov personalmente lo considererei un errore ma, si sa, quando i risultati scarseggiano, il primo a farne le spese è sempre l'allenatore. Di ben altra prova la prestazione del CSKA, oggi una squadra con la S maiuscola. Quel che è mancato agli uomini di Gazzaev fin qui è stata la continuità di rendimento in campionato, un pò lo stesso problema che ha avuto lo Zenit, ma per il bene del calcio russo (non ce ne vogliano le altre squadre) è bene che le due compagini più forti avanzino di posizione, cercando di guadagnarsi perlomeno l'accesso alla prossima Champions League.
I MIGLIORI: Detto tutto di Zhirkov, con l'ormai ex stella della Dinamo Mosca Danny, il miglior giocatore per rendimento della RPL 2008, Dzagoev continua a dimostrare di possedere nelle proprie corde quei lampi di genio che soltanto i grandi campioni hanno. Lui per il momento è ancora uno sbarbatello al debutto nel calcio professionistico, ma le premesse sono veramente ottime, perchè era dai tempi dei vari Arshavin, Kerzhakov, Izmailov e Sychev (in rigoroso ordine alfabetico) che non si vedeva un calciatore russo appena maggiorenne così interessante. Tra i migliori anche il lituano Semberas ed il nigeriano Chidi Odiah, che, dopo i terribili infortuni che l'hanno tenuto fermo negli ultimi due anni, piano piano sta ritornando ad essere quell'ottimo terzino di spinta che si rese protagonista nell'indimenticabile 2005 degli uomini di Gazzaev. Il dato che fa più scalpore però è un altro, ossia l'imbattibilità di Akinfeev nelle ultime 8 giornate di campionato: non che avessimo dubbi sulla bravura del portiere della nazionale russa, ma storcevamo il naso per le disattenzioni difensive di Ignashevich e compagni, che per il momento sembrano un lontano ricordo. Il che, è già qualcosa, se è vero che le grandi squadre partono dalla difesa. Poco da salvare nella prestazione incolore dei Ferrovieri, se la cava comunque bene Rodolfo, uno che a mio modesto parere una chance nella Selecao se la meriterebbe anche: non dico in una partita di Qualificazione Mondiale, ma in un'amichevole sì.
I PEGGIORI: Non è proprio la cosa più facile del mondo debuttare contro il CSKA ed in effetti Basa ne ha risentito, facendosi superare in numerose occasioni dai velocissimi Zhirkov e Vagner Love. Non si tratta però di una bocciatura, ci mancherebbe, anche perchè il difensore in questione è assolutamente valido. Onestamente non so se sia giusto inserire in questa rubrica Spahic, probabilmente nessun terzino destro al mondo sarebbe in grado di disinnescare la verve di Zhirkov, certo però che il numero 18 ha fatto il buono ed il cattivo tempo per l'intero match. Tanti palloni persi, ed è una novità, per il 21enne Glushakov, che con l'espulsione di Gurenko ha di fatto svolto un lavoro doppio che l'ha reso poco lucido in fase di impostazione della manovra. Come spesso gli succede, la voglia di strafare prevale sulla razionalità per Odemwingie, mal supportato però dai compagni di squadra, Cocis in primis (non era forse meglio inserire Sychev in attacco, con lo spostamento del nigeriano sulla fascia destra?). Non brilla di certo Bilyaletdinov, ma perlomeno è l'ultimo ad arrendersi nella ripresa. Cambiano poco, anzi peggiorano la situazione, l'ingresso in campo degli altri due terzini della rosa moscovita, Sennikov e Yanbaev.
PAGELLE:
Lokomotiv (4-2-3-1): Pelizzoli 6; Spahic 5,5 (dal 64' Sennikov 5), Basa 5, Rodolfo 6,5, Fininho 5,5 (dal 53' Yanbaev 5); Gurenko 4, Glushakov 5; Cocis 5, Torbinskiy 5,5, Bilyaletdinov 5,5; Odemwingie 5. In panchina: M. Cech, Maminov, Mudjiri, Draman, Sychev. CSKA (4-4-1-1): Akinfeev 6,5; Odiah 7, V. Berezutskiy 6,5, Ignashevich 7, A. Berezutskiy 6,5; Krasic 6, Semberas 6,5 (dall'81' Rahimic s.v.), Mamaev 6, Zhirkov 8; Dzagoev 7 (dal 70' Aldonin s.v.); Vagner Love 6 (dall'86' Ricardo Jésus s.v.).
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