| Rugby - Italia ad un passo dall'impresa
Allo Stadio Euganeo di Padova – colmo all'inverosimile – gli azzurri di Nick Mallett non riescono nell'impresa di battere l'Australia, pur dopo aver giocato un'ottima partita, ed escono sconfitti per 30-20. Un risultato bugiardo, che non dà valore e giustizia alla grandissima partita giocata oggi dall'Italrugby.
Un' Italia ordinata e con grande coraggio arriva a sfiorare l'impresa sino a pochi minuti dal termine, quando l'arbitro non ravvisa un blocco su Sergio Parisse da parte di Mortolck che impedisce al capitano azzurro di placcare l'avanzata di Ashley-Cooper involato verso la linea di meta italiana.
Dimostrazione della grande gara azzurra e della 'paura' che ha avvolto gli australiani, è il festeggiamento con il quale viene accolta la meta dell'estremo dei Wallabies, forse un po' eccessivo per un test match. Soprattutto se a giocare è la terza potenza mondiale, abituata ad affrontare squadre del calibro di Sud Africa e Nuova Zelanda.
Migliori in campo per l'Italia sono indubbiamente stati l'estremo Andrea Masi - passato di nuovo a numero 15 dopo che nel Sei Nazioni era stato impiegato mediano d'apertura, senza riscuotere grande successo -, capitan Parisse - il solito gladiatore al centro della seconda linea - ed Andrea Marcato - però dovuto uscire ad inizio secondo tempo per una brutta botta al fianco -. Bene anche Totò Perugini, una diga in fase di mischia.
Segnaliamo, inoltre, l'esordio assoluto in azzurro di Toniolatti, 24enne mediano di mischia dell'Almaviva Capitolina.
Proprio la mischia azzurra – punto di forza della nostra nazionale – ha però avuto qualche problema nella fase iniziale della partita, anche perché gli 'Aussie' già nelle interviste prepartita avevano ammesso che da studiare era soprattutto quella fase del gioco azzurro. Le contromisure, pare siano state trovate.
L'Australia, dal canto suo, non ha giocato una partita eccellente, anzi ha peccato molto forse di presunzione, giocando con leggerezza, e ciò ha fatto sì che gli uomini di Mallett potessero imporre – perché così è stato per buoni tratti della gara – la loro “filosofia tattica”.
Ma veniamo alla cronaca della gara.
Si parte da subito con una punizione al 2' per l'Australia, che con capitan Mortolck trova i pali e si porta sul 3-0. Dopo appena 4' è però l'Italia ad usufruire di un penalty, che Marcato non fallisce per l'immediato pareggio. La gara nelle fasi iniziali è di studio ed entrambe le formazioni cercano di capire i punti deboli e di forza degli avversari.
All'8', però, arriva la prima meta dell'incontro con Turner che conclude un'azione alla mano dei "Canguri", fortunati in questa occasione poiché Marcato, nettamente sul pallone, cade colpito involontariamente da Burns. La meta non viene realizzata da Mortolck, da posizione molto defilata, e così gli oceanici conducono per 8-3.
Al 10', in virtù delle nuove regole, i padroni di casa usufruiscono ancora di un piazzato ed è ancora Marcato a mettere la palla tra i pali. L'Italia accorcia le distanze e stiamo sull'8-6. Al 13' Burns deve uscire dal campo ed entra Matt Giteau, vera stella del rugby australiano, che prende il consueto posto di mediano di apertura. Ma alla fine non sarà la sua migliore partita.
Proprio il giocatore dei Western Force si incarica di calciare una punizione al 18', che naturalmente trasforma portando la sua squadra sull' 11-6. Al 20' Masi recupera una gran palla nella metà campo azzurra e si invola verso quella giallo-verde, ma il suo calcio per Mauro Bergamasco è troppo lungo e si spegne oltre il fondo. L'Italia, comunque, dimostra di esserci.
Nella seconda metà del primo tempo gli azzurri conducono la gara e prima uno strepitoso Marcato realizza un bellissimo drop, poi finalmente arriva la meta azzurra con Mirco Bergamasco, che in velocità raccoglie l'ovale dopo una bellissima penetrazione della mischia che ruba palla all'Australia e lo scambio Marcato-Masi. L'apertura di Treviso, però, fallisce la trasformazione. L'Italia conduce comunque 14-11, un sogno che si concretizza.
Al 38', però, viene concessa una punizione per l'Australia e Giteau infila nell'acca portando in parità la gara: alla fine dei primi 40' il punteggio è sul 14-14. La partita è molto bella e piacevole ed il pubblico padovano, molto caloroso seppur piova talvolta qualche fischio che ha il sapore del comportamento antisportivo, si diverte e tifa gli azzurri che meritano tutto questo affetto.
La seconda frazione di gioco riparte con il nuovo vantaggio australiano, che con Giteau realizza ancora due punizione al 48' ed al 50'. L'Italia non ci sta ed al 53' Orquera – entrato al posto di Marcato – ridimensiona la svantaggio portando gli azzurri sul 20-17. Al 60', addirittura, ancora l'italo-argentino dei Saracens conduce in parità la partita sul 20-20 ancora con un piazzato.
A questo punto l'Italia gioca in modo splendido e rischia di andare in vantaggio ancora con Orquera, che però non trova i pali da posizione molto defilata. Quindi, si arriva alla discussa meta di Cooper. A questo punto l'Australia, forte del 27-20, dilaga e realizza ancora con Giteau una punizione concessa al 78' che porterà il risultato sul definitivo 30-20.
Italia: Masi, Robertson, Canale, Garcia, Bergamasco, Marcato (5' st. Orquera), Canavasio (22' st. Toniolatti), Parisse, Bergamasco, Sole (33' st. Zanni), Bortolami (30' st. Reato), Del Fava, Nieto, Ghiraldini (12' st. Ongaro), Perugini (12' st. Aguero). A disposizione: Ongaro, Aguero, Reato, Zanni, Toniolatti, Orquera, Pratichetti. All. Mallett Australia: Ashley-Cooper, Turner, Mortlock, Tahu (22' st. Coper)(32' st. ÒConnor), Ioane, Barnes (14' pt. Giteau), Burgess, Brown (28' st. Palu), Waugh, Mumm , McMeniman, Chisholm, Dunning, Moore (37' st. Polota-Nau), Alexander (28' st. Kepu). A disposizione: Polota-Nau, Kepu, Palu, Pocock, Giteau, Cooper, ÒConnor. All. Deans Arbitro: Lawrence (Nuova Zelanda) Marcatori: pt. 3' cp. Mortlock (0-3); 6' cp. Marcato (3-3); m. Turner (3-8); 11' cp. Marcato (6-8); 17' cp. Giteau (6-11); 26' drop Marcato (9-11); 31' m. Bergamasco (14-11); 40' cp. Giteau (14-14); st. 8' cp. Giteau (14-17); 11' cp. Giteau (14-20); 13' cp. Orquera (17-20); 20' cp. Orquera (20-20); 32' meta Cooper tr. Giteau (20-27); 38' cp. Giteau (20-30). Note: 30.000 spettatori circa, impianto esaurito in ogni ordine di posti. Cielo limpido. Campo in perfette condizioni. Nel secondo tempo accesa luce artificiale.
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