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Francia 1938

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Oleg_Vlasov
view post Posted on 23/5/2010, 13:50 by: Oleg_Vlasov
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E' stato il trionfo italiano più meritato (forse l'unico veramente meritato), grande attacco dell'Italia, all'ala destra Biavati inventore del passo doppio, retrocesso al ruolo di mezzala il grande peppin Meazza, punta centrale il leggendario Silvio Piola, probabilmente il miglior centravanti mai avuto dall'Italia, sulla sinistra imperversava il friulano Colaussi e dietro in cabina di regia Ferrari, protetto dal forte oriundo uruguayano Andreolo, naturale erede di Luisito Monti.
Dopo la difficile vittoria sulla Norvegia ai supplementari Meazza disse a Pozzo che avevano giocato male perchè erano due mesi che non vedevano una donna e Pozzo mandò allora tutta la squadra in un bordello :asdrulez: Da lì in poi la squadra non si fermo più, 3-1 netto alla Francia padrona di casa, con l'Italia in nero in onore del fascismo (Italia accolta in tutti gli stadi con fischi ed insulti).
In semifinale si fa fuori l'arrogante Brasile che pensava già di essere in finale, in una partita che non giocò il miglior giocatore del torneo, l'uomo di gomma Leonidas. E' un 2-1 sacrosanto per L'Italia, Piola marcato dal formidabile Domingos da Guia riesce a procurasi un rigore che poi Meazza trasforma tenendosi i pantaloncini con la mano a causa della rottura dell'elastico. Sotto nel punteggio i brasiliani si mettono a palleggiare supponenti anzichè ferire.
La finale è contro L'Ungheria di Sarosi, grandissimo fuoriclasse in grado di giocare sia da centromediano che da centravanti, sara' un monologo italiano con doppiette di Silvio Piola e Gino Colaussi. 4-2 finale con applausi di tutto lo stadio all'Italia per il giuoco espresso.



La formazione campione mondiale:

OLIVIERI: Molti reputano che sia stato il più determinante in questi mondiali, ricordiamoci il drammatico ottavo di finale con la Norvegia nella quale secondo le cronache fece 5 parate decisive. Dotato di ottima scelta di tempo nelle uscite la sua caratteristica era la determinazione nel gettarsi tra i piedi dell'avversario.
FONI: terzino destro della Juventus è stato il naturale erede di Rosetta. Sembrava aver perso il posto a favore di Monzeglio dopo la Norvegia si riprende il ruolo e non lo molla più. Giocatore dall ottima tecnica non "spazzava" la palla ma cercava semrtpe il disimpegno verso un compagno. Successivamente si è fatto onore anche come allenatore.
RAVA: collega di reparto di Foni, sia in club che in nazionale.Esordì giovanissimo in nazionale (20 anni) è stato forse il primo terzino di spinta della storia, velocissimo e forte di testa, grande corridore e abile nell'intercettare palloni a centrocampo.
SERANTONI: Fu l'ultimo escluso dai Mondiali del '34 ma si rifece abbondantemente in questi. Nato come interno ( nelle prime gare in Nazionale giocava al posto di Meazza), poi si trasforma in mediana togliendosi grosse soddisfazioni.
ANDREOLO: di origine uruguaiane, fu soettatore nel 30 della vittoria della squadra di casa. Centromediano del Bologna, in Nazionale fu degno erede di Monti. Classe cristallina, abile nei traversoni e micidiale nelle punizioni.
LOCATELLI: Primo esempio di giocatore duttile, nell'Inter di Meazza gioca mediano destro mentre in nazionale gioca a sinistra. Non era certo uno dai piedi buoni ma in compenso era veloce, intelligente, concreto, affidabile con due polmoni inesauribili.
BIAVATI: Primo calciatore ad usare sistematicamente il doppio passo, era la classica ala destra con licenza di saltare l'avversario e segnare. A questi mondiali sembra destinato in panchina, ma dopo la stentata vittoria con la Norvegia Pozzo gli affida il ruolo di Pasinati. Biavati è l'essenza stessa della destra: veloce, elegante, scattante, fantasiosa e geniale.
MEAZZA: Il capitano, è l'unico sempre schierato in tutte le partite dei 2 mondiali. Quando con il Brasile segna il suo 33° gol in nazionale stabilisce un record che verrà battuto solo 35 anni dopo (Riva), ma non solo dopo Piola (364) è il giocatore italiano che ha segnato più di tutti (338).
PIOLA: E' il bomber italiano per eccellenza. E' stato anche un esempio di longevità atletica avendo giocato l'ultima partita in serie A ad oltre 40 anni. Ha rappresentato a lungo il prototipo del vero centravanti. Tecnico, opportunista, eccezionale in acrobazia e potente grazie al suo fisico. Nella sua lunga carriera ha segnato tanto e vinto poco, di fatto non riuscì mai a vincere uno scudetto. Dotato di capacità atletiche indiscutibili, la sua completezza gli permetteva disegnare in qualunque maniera, piede, testa e..mano!! Una "mano de dios" antelitteram nella partita con l'Inghilterra finita 2-2. Nella sua splendida carriera oltre a quello di non aver mai vinto lo scudetto ci fu la pausa forzata della guerra che sicuramente in campo internazionale gli ha tolto qualche soddisfazione.
FERRARI: E' forse l'azzurro più vincente nella storia del nostro calcio, oltre a quelli in Nazionale ha vinto anche 8 scudetti. Richiamato in nazionale da Pozzo apposta per questi Mondiali proprio perchè formava un'affiatatissima coppia con Meazza.
COLAUSSI: All'anagrafe faceva Colausig, italianizzato poi in Colaussi dal regime. Ala sinistra e colonna storica nella Triestina. Di bassa statura (1,66) ma dotato di gran velocità e tiro micidiale, aveva un buona tecnica ed un buon dribbling. la sua specialità era il tiro in corsa, generalmente fatto con il suo piede buono, il sinistro.
All. POZZO: Quattro anni dopo Roma Pozzo concede il bis confermandosi un ottimo stratega ed un gran conoscitore dei suoi giocatori. L'episodio citato da Epico è emblematico al riguardo. passava tutte le sere a controllare le camere dei giocatori e lasciava una caramella sul comodino. Si dice che volesse sapere tutto dei suoi uomini anche quante amnti avessero!

Note tattiche: se 4 anni prima Pozzo aveva usato il Metodo stavolta con una formazione del tutto rinnovata si preoccupa di coprire meglio una difesa tutta nuova, arretra il baricentro della squadra portando i due mediani vicino alla propria area e costringendo le mezzali ad un gran lavoro di raccordo, poi grandi lanci per le punte al centro delle quali c'era un super come Piola. In pratica nasce il Catenaccio :grin:
Anche se tecnicamente fu inventato dallo svizzero Rappan qualche anno prima e chiamato Verrou, ed infatti la Svizzera in quei mondiali fu schierata proprio così, è la sua cosiddetta evoluzione italiana che poi caratterizzerà molte delle imprese del calcio del BelPaese.
 
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