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Svezia 1958

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Kerzhakov91
view post Posted on 27/5/2010, 19:41 by: Kerzhakov91
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L'edizione che consacra per la prima volta il Brasile, dopo 8 anni dalla tragedia del Maracanà, e che segna l'avvento sul proscenio calcistico dello sconosciuto Pelé, ma è anche il Mondiale di Garrincha e più in generale di un grandissimo Brasile, forse il migliore della storia (in molti lo preferiscono a quello del '70).

Questa la formazione titolare:

Gilmar; Djalma Santos, Orlando, Bellini (cap.), Nilton Santos; Zito, Didì; Garrincha, Pelé, Zagallo; Vavà.

Una formazione straordinaria, che schierava il grande Gilmar in porta, il leggendario Djalma Santos terzino destro spesso marcatore a uomo, centrali Orlando e Bellini (gli unici due giocatori "normali" dell'undici titolare) in linea e a zona, terzino sinistro un altro fenomeno come Nilton Santos; il prezioso Zito mediano di contenimento, Didì cervello e regista in mezzo al campo, Garrincha ala destra INCONTENIBILE, Zagallo tornante a sinistra (e giocatore importantissimo per il suo spirito di sacrificio e per la sua duttilità tattica), di punta Vavà, un finalizzatroe puro nel vero senso del termine, con il 17enne (!!!) alle sue spalle.

Da ricordare anche l'azione-base di quel Brasile: Didì allarga per Garrincha, che punta l'avversario, lo salta con quella sua finta mortifera, Mané arriva sul fondo e crossa in mezzo per Vavà che anticipa tutti ed insacca.


Da segnalare in questo Mondiale la prima presenza dell'Unione Sovietica, che s'era fatta conoscere al Mondo due anni prima vincendo il titolo olimpico a Melbourne. Grazie ad una generazione di campioni (per lo più russi, con una minoranza georgiana) invidiabile, l'URSS a partire dal 1958 divenne una delle migliori nazionali del globo, una squadra temuta e rispettata da tutte le avversarie.
Niente male l'esordio sul proscenio internazionale: pareggio per 2-2 contro l'Inghilterra all'esordio (con pareggio di Finney arrivato su rigore a 5' dal termine), netta vittoria per 2-0 sull'Austria ed onorevole sconfitta contro il Brasile futuro Campione del Mondo (decise una doppietta di Vavà). URSS che a Göteborg riuscì ad aggiudicarsi lo spareggio contro l'Inghilterra, sconfitta per 1-0, e che si qualificò quindi ai Quarti, dove venne eliminata dalla Svezia padrona di casa.

Il mito di Yashin iniziò proprio in questa manifestazione, con l'inimitabile Lev che parò di tutto ed entusiasmò gli spettatori dell'epoca con il suo impareggiabile stile, concreto e spettacolare allo stesso tempo, nonchè con le sue movenze insolite, che alle volte ricordavano quelle di un giocatore di basket.
Una nazionale che poteva contare anche su campioni del calibro di Netto, Valentin Ivanov e Salnikov tra gli altri, ma non su Eduard Streltsov, il giocatore russo più forte di ogni tempo, stella annunciata del Mondiale che dovette rimanere forzatamente a casa (o meglio, fu condannato ai lavori forzati in un gulag siberiano).
 
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2 replies since 27/5/2010, 19:20   39 views
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