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Argentina 1978

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view post Posted on 8/6/2010, 21:08
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Da http://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_mo..._di_calcio_1978

Il campionato mondiale di calcio 1978 o Coppa del Mondo FIFA del 1978 (noto anche come Argentina '78) è stata l'undicesima edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA ogni quattro anni.
Nazione ospitante: Argentina dal 1º al 25 giugno 1978. Città sedi di incontri: Buenos Aires, Córdoba, Mar del Plata, Mendoza e Rosario.
Campione uscente: Germania Ovest.
Campione: Argentina.
Formula: quattro gruppi eliminatori di quattro squadre ciascuno, numerati da 1 a 4. Al termine della prima fase si qualificano le prime due di ogni gruppo. Ai fini della precedenza nel gruppo vale la differenza reti. A parità di differenza reti ha la precedenza la squadra che ha segnato più goal. In caso di ulteriore parità si procederà a sorteggio.
La seconda fase è costituita da due gironi di semifinale di quattro squadre ciascuno, chiamati Gruppo A e Gruppo B. Nel Gruppo A confluiscono le prime dei gruppi 1 e 3 e le seconde dei gruppi 2 e 4; nel Gruppo B le prime dei gruppi 2 e 4 e le seconde dei gruppi 1 e 3. I criteri in caso di parità di punti sono gli stessi validi per i summenzionati gruppi di qualificazione.
Le prime classificate di tali gironi disputano la finale per il primo posto, mentre le seconde disputano la finale per il terzo posto.
Avvenimenti

Tenuta in Argentina tra il 1° e il 25 giugno 1978, l'edizione dei Mondiali 1978 è stata vinta dalla stessa Argentina a danni dell'Olanda, rappresentando il primo titolo mondiale per l'Argentina, e il secondo consecutivo sfumato in finale per l'Olanda (sempre contro le nazionali padrone di casa).
Già nel 1966 la FIFA aveva assegnato all'Argentina l'organizzazione del torneo del 1970, ma le fu favorito il Messico che avendo organizzato le Olimpiadi del 1968 poteva disporre di impianti e logistica già collaudati.
L'Argentina dal 1976 era sottomessa ad una dittatura militare, cosa che spinse diverse nazionali a mettere in dubbio la propria partecipazione; ciò non si verificò, ma il campione olandese Johan Cruijff rifiutò di schierarsi con la propria squadra.
Dal punto di vista organizzativo venne mantenuta la formula del Mondiale precedente, con sedici squadre divise in quattro gironi da quattro squadre. I due migliori classificati sarebbero passati alla fase successiva, divisi in due gruppi da quattro. I vincitori avrebbero giocato tra di loro nella finale, e i secondi qualificati avrebbero disputato la finalina per terzo e quarto posto.
Nella partita del primo turno Scozia-Olanda, Archie Gemmill segnò un goal rimasto famoso nella storia del calcio scozzese, citato anche nel film Trainspotting. Questo gol tuttavia non bastò per il passaggio al turno successivo.
Capitolo Italia: Enzo Bearzot, Commissario Tecnico degli azzurri, presenta a questi mondiali una nazionale giovane, e poco esperta, ma fresca e ricca di nuove individualità, capace di eliminare l'Inghilterra nelle qualificazioni. L'asse portante è costituita da giocatori che militano da anni nella Juventus, il cosiddetto Blocco-Juve: Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Cuccureddu, Causio, Benetti, Tardelli e Bettega[1].
Non essendo stata testa di serie per via di uno scambio di valori voluto dal presidente UEFA Artemio Franchi, la nazionale azzurra viene inserita d'ufficio nel primo girone che comprende anche i padroni di casa e le ostiche Francia della giovane stella Platini, e Ungheria. L'Italia spiazza tutti, e con un gioco esuberante e divertente, vince il girone a punteggio pieno, costringendo i padroni di casa a lasciare Buenos Aires, per proseguire il loro cammino a Rosario (questa sarà l'ultima edizione del mondiale in cui i futuri campioni del mondo saranno sconfitti prima della vittoria finale). Gli Azzurri, che invece restano a giocare nella capitale argentina, proseguono il loro cammino affrontando un duro girone di semifinale comprendente Germania Ovest, Austria ed Olanda.
A questo punto, il bel gioco fin qui espresso, latita. Ciò nonostante gli azzurri meritano di vincere contro una Germania Ovest curiosamente dimessa, cui solo un salvataggio sulla linea del giovane difensore Kaltz su tiro di Paolo Rossi evita la disfatta. Vincono di misura, con un gol di Rossi, la sfida contro l'Austria, e si giocano l'accesso alla finale con l'Olanda, cui però, per la regola della differenza reti, basta un pareggio. Gli azzurri passano in vantaggio con un'autorete di Brandts, ma si fanno poi riprendere e sorpassare dagli Oranges, con due gol su due tiri da fuori area, uno dello stesso Brandts, e l'altro di Haan, contro i quali Zoff nulla può. L'ingresso nella finale di consolazione per il 3° posto viene regalato all'Italia da un'indomita Austria che, benché già fuori dai giochi e sotto di due gol con i tedeschi, in rimonta finisce per vincere 3-2 grazie anche ai gol del suo centravanti Krankl.
Gli Azzurri quindi si giocano alla finale di consolazione contro il Brasile, che risulta esserci agonisticamente, più che tecnicamente, superiore, e si arrendono per 2-1 (per gli Azzurri segna Causio). Anche in quest'occasione non ci sono responsabilità di Zoff, vittima di due imprendibili tiri dalla distanza di Nelinho e Dirceu. Si torna a casa, con un comunque soddisfacente quarto posto, e la consapevolezza d'aver espresso il miglior gioco del torneo, almeno nella prima fase, e la nota lieta d'aver sconfitto in casa loro, i futuri campioni del Mondo, impresa poi mai più ripetuta in un Mondiale.
Uno dei momenti più controversi del mondiale è stata la partita Argentina-Perù. I biancoazzurri per arrivare in finale avrebbero dovuto vincere con tre gol di scarto e almeno 4 reti segnate, grazie all'ottima differenza reti del Brasile consolidata dal 3-1 contro la Polonia, partita giocata in anticipo proprio per conoscere prima il risultato finale.
Il portiere peruviano, l'oriundo di origine argentina Ramón Quiroga, aveva un rispettabile ruolino di sei gol subiti su cinque partite. L'Argentina, da parte sua, aveva sinora segnato solo sei gol.
La partita si concluse 6-0 per l'Argentina, anche grazie ad una pessima, quindi sospetta, prestazione di Quiroga. Tuttavia, entrambe le squadre negarono l'esistenza di accordi e la vicenda è passata alla storia del calcio col divertente nomignolo di mermelada peruana (marmellata peruviana).
L'Argentina con questo risultato scavalcò il Brasile nel secondo turno, volando in finale.

Composizione dei gironi e discriminanti
Riprendendo tale e quale l’esperienza della precedente edizione, gli organizzatori argentini propongono una formula fotocopia di quella di 4 anni prima. Quindi due turni a gironi e l’eliminazione diretta confinata alle due finali. Uguali rimangono i discriminanti, ovvero punti, differenza reti, reti segnate e sorteggio, come uguale rimane l’inserimento, per i due gruppi del secondo turno, dell’ulteriore discriminante, prima del sorteggio, del piazzamento ottenuto nel primo turno.
La differenza reti sarà decisiva nel Gruppo 4 del primo turno (Olanda sulla Scozia) e, specialmente, nel Gruppo B del secondo turno, dove l’Argentina approderà alla finale per il titolo a scapito del Brasile. Sarà usata anche nel Gruppo A del secondo turno, per Germania Federale ed Austria, solo per stabilire quale delle due fosse arrivata ultima (Austria), ma con entrambe le squadre eliminate. Il numero di reti sarà utilizzato, invece, nel Gruppo 3, per stabilire il primo posto fra Austria (che prevale) e Brasile. Curiosamente, ad eccezione di Argentina-Brasile, in tutti gli altri casi prevale la squadra che aveva perso il confronto diretto fra le formazioni interessate.
È ripreso anche il sistema di composizione della fasce adottate per il sorteggio pilotato dei gironi del primo turno, con una definizione di una prima fascia di “teste di serie”. Come d’uso, ogni girone sarà composto da squadre provenienti da fasce diverse. Le fasce sono le seguenti:
Teste di serie: Argentina, Brasile, Germania Ovest, Olanda
Fascia 1: Italia, Polonia, Scozia, Spagna
Fascia 2: Messico, Perú, Svezia, Ungheria
Fascia 3: Austria, Francia, Iran, Tunisia
Mai come in questo Mondiale la composizione delle fasce è stata più trafficata. Con gran cerimoniere l’italiano Artemio Franchi. Riallacciandosi all’edizione precedente, le teste di serie sono state scelte, oltre alle due “di diritto”, ovvero organizzatrice (Argentina) e detentrice (Germania Ovest), fra le ex Campioni del Mondo presenti. Quindi Brasile ed Italia, essendo assenti sia l’Inghilterra che l’Uruguay. Anzi, l’assenza di quest’ultimo retrocede la fascia “mista” europeo-sudamericana a quella delle terze forze. Si tratta ora di trovare un criterio su come suddividere le rimanenti 8 europee, considerando che una di queste dovrà far parte necessariamente dei materassi, individuati, come al solito, in tutto quello che impropriamente non appartiene né all’UEFA né alla CONMEBOL. Non potendo ricorrere ad una fascia europea “geografica”, come 4 anni prima si sceglie, coerentemente, dei criteri di merito: a fare da discriminate nella suddivisione delle europee nelle tre fasce delle “non teste di serie” sarà il piazzamento ottenuto nell'ultimo Mondiale. Pertanto la fascia 1 risulta composta da Olanda, Polonia, Svezia e Scozia, mentre sarà da scegliere una fra Austria, Francia, Spagna ed Ungheria da considerare alla stregua delle peggiori del lotto. In realtà da questi criteri di base, tutto sommato “accettabili” perché riflettono anche il valore tecnico delle squadre, ci si allontana per dare spazio a ragioni più “politiche”. Innanzitutto per avere lo stesso numero di europee sia nelle teste di serie che nella fascia 3, il Messico viene “elevato” a sudamericana, forse anche come premio per la massiccia presenza, ancorché poco rilevante, nelle fasi finali, con conseguente suo allontanamento dall’ultima fascia. Della quale dovranno ora far parte due europee e non più una. Non solo: la fascia 1 subisce due profonde modifiche. La prima riguarda la Svezia, retrocessa nella fascia 3 a favore della Spagna dato che, giocando in Sud America, avrebbe garantito maggiori prevedibili incassi. La seconda, ancora più clamorosa, riguarda l'Olanda, che viene considerata “testa di serie” e sostituita dall’Italia. Si tratta, nella realtà, di un’abile mossa, almeno nelle intenzioni, di Franchi, che baratta la teste di serie cogli olandesi in cambio di vedere l’Italia inserita direttamente, quindi senza sorteggio, nello stesso gruppo dell’Argentina e col confronto diretto contro i padroni di casa programmato per l’ultimo turno di gare (quando, presumibilmente, i giochi sono già stati fatti, cosa che effettivamente accade). Alla fine a protestare rimangono solo Austria e Francia, inserita nell’ultima fascia mentre l’Ungheria, forte dei migliori risultati passati, “rimane” in fascia 3. Ultimo accorgimento: il Perú non può essere sorteggiato nello stesso gruppo di Argentina e Brasile, per impedire di avere due sudamericane nello stesso girone.
Come di consueto, analizziamo il comportamento delle singole fasce nel primo turno, in ordine di punti e squadre qualificate al secondo turno (fra parentesi la federazione col miglior risultato):
Teste di serie: 15 punti e 4 qualificate (Germania Ovest)
Fascia 1: 17 punti e 2 qualificate (Italia)
Fascia 2: 6 punti ed 1 qualificata (Perú)
Fascia 3: 10 punti ed 1 qualificata (Austria)
Squadre partecipanti [modifica]

Argentina
Austria
Brasile
Francia
Germania Ovest
Iran
Italia
Messico
Olanda
Perù
Polonia
Scozia
Spagna
Svezia
Tunisia
Ungheria

 
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