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Messico 1986

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view post Posted on 9/6/2010, 15:58
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Da http://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_mo..._di_calcio_1986
Il campionato mondiale di calcio 1986 (noto anche come Messico'86) è stata la tredicesima edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA ogni quattro anni.
Si svolse in Messico tra il 31 maggio e il 29 giugno 1986. Il torneo fu vinto dall'Argentina, che si laureò campione del mondo per la 2a volta.
Il Messico divenne il primo Paese a ospitare due edizioni della manifestazione quando nel 1986 prese il posto della Colombia, nazione che aveva acquisito il diritto di ospitare il torneo, ma che dovette rinunciare nel 1983 a causa di problemi interni al governo.
Furono 24 le nazionali partecipanti come nel torneo del 1982. La mascotte fu Pique (un peperoncino) e il pallone ufficiale fu "l'Adidas Azteca Mexico", il primo fatto con materiali in parte sintetici.

Antecedenti [modifica]

La sede dei mondiali di calcio venne in principio assegnata alla Colombia, il paese non poté adempiere ai requisiti della FIFA:
12 Stadi con una capacità minima di 40.000 persone per la prima fase.
4 Stadi con una capacità minima di 60.000 persone per la seconda fase.
2 Stadi con una capacità minima di 80.000 persone per la partita inaugurale e per la finale.
L'Installazione di una torre di telecomunicazioni a Bogotà.
Il congelamento delle tariffe alberghiere per i membri della FIFA a partire dal 1 gennaio 1986, tra le altre cose.
Non potendo completare i requisiti, la FIFA spostò la sede in Messico, che aveva già ospitato il torneo nel 1970.
Lo svolgimento del torneo si trovò anche qui a rischio a causa di una serie di terremoti che nel 1985 colpirono il Messico provocando più di 10.000 morti e causando investimenti per 2 miliardi di dollari per la ricostruzione. In quest'edizione cambiò nuovamente il formato, la seconda fase non sarebbe più stata una fase a gironi come succedeva dal 1974 ma si sarebbe tornati all'antico sistema di eliminazione diretta, ma da questa edizione si aggiunsero anche gli ottavi, vista la più ampia partecipazione. Si sarebbero classificati agli ottavi di finale, le prime due di ogni girone, più le quattro migliori terze classificate.
Squadre partecipanti [modifica]

UEFA (14 squadre)
Belgio
Bulgaria
Danimarca
Francia
Germania Ovest
Inghilterra
Irlanda del Nord
Italia
Polonia
Portogallo
Scozia
Spagna
Ungheria
URSS
CONMEBOL (4 squadre)
Argentina
Brasile
Paraguay
Uruguay
CONCACAF (2 squadre)
Canada
Messico
CAF (2 squadre)
Algeria
Marocco
AFC (2 squadre)
Corea del Sud
Iraq
NB:Messico qualificato d'ufficio come Nazione ospitante, Italia qualificata d'ufficio come Campione del mondo in carica.
Convocazioni [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1986.
Stadi [modifica]

Città Stadio Posti Anno
Città del Messico Estadio Azteca 114.600 1966
Città del Messico Estadio Olímpico 72.000 1952
Guadalajara Estadio Tres de Marzo 30.000 1968
Guadalajara Estadio Jalisco 66.000 1960
Irapuato Estadio Irapuato 32.000 1969
León Estadio Nou Camp 35.000 1967
Monterrey Estadio Tecnológico 38.000 1950
Monterrey Estadio Universitario 44.000 1967
Nezahualcoyotl Estadio Neza 86 35.000 1981
Puebla Estadio Cuauhtémoc 46.000 1968
Querétaro Estadio La Corregidora 40.785 1985
Toluca Estadio Nemesio Díez 33.000 1954
Avvenimenti [modifica]



Piazzamenti delle nazionali
Questa è l'edizione che mette in luce la nuova stella del calcio internazionale: Diego Armando Maradona, capace di trascinare da solo la sua nazionale argentina al secondo titolo mondiale, dopo quello del 1978. La partita più rappresentativa della manifestazione è proprio il quarto di finale che mette di fronte Argentina contro l'Inghilterra. È una partita particolare, visto anche il clima freddo che esiste fra i due paesi a causa della contesa di qualche anno addietro, ma mai dimenticata, sulle isole Falkland, territorialmente vicine all'Argentina ma politicamente appartenenti agli inglesi.
La partita terminerà 2-1 per la nazionale Albiceleste, e Diego si renderà protagonista nel bene e nel male. Segnerà il primo gol di mano (quando egli stesso dichiarerà ch'è stata "La Mano di Dio" a spingere il pallone in rete). Il gol del raddoppio invece resterà come uno dei più bei gol nella storia di questo sport: Maradona parte dalla zona intermedia fra la propria area di rigore e la linea di centrocampo, una corsa di 60 metri col pallone sempre incollato al piede, nella quale semina quattro avversari con accelerazioni e dribbling, prima di dribblare anche il portiere e infilare la palla nella porta avversaria con la punta del piede, mentre crolla per terra dopo un contatto sul ritorno d'un difensore inglese. È l'apoteosi; sugli spalti, persino gli stessi tifosi dei bianchi sono costretti a riconoscere i numeri di questo ragazzo ed applaudire.
Oltre a questo, il mondiale si segnala per altri nomi importanti: è il mondiale anche di nazioni come la Danimarca di Michael Laudrup, brillante protagonista della prima fase, con successi di spicco anche contro la Germania Ovest di Karl-Heinz Rummenigge, futura finalista; di Emilio Butragueño, spagnolo; di Gary Lineker, inglese, capocannoniere della manifestazione; della Francia di Michel Platini, stoppata ancora in semifinale e ancora dalla Germania Ovest, come nella gara di Siviglia di quattro anni prima; del piccolo Belgio, che coglie un sorprendente quarto posto.
La vera delusione arriva proprio dagli azzurri campioni del Mondo in carica. Bearzot, ancora alla guida della nazionale, nonostante il mancato aggancio alla fase finale del campionato europeo di due anni prima, dimostra ancora eccessiva riconoscenza verso chi l'ha portato in cima al mondo e si presenta alla nuova avventura con una rosa fatta per metà dagli stessi protagonisti della vittoria di quattro anni prima; 4 di loro erano già presenti addirittura al mondiale del 1978 (fra cui Paolo Rossi e Antonio Cabrini), e giungono in Messico quasi con una sorta di "viaggio premio" (Rossi e Tardelli addirittura non vedranno mai il campo).
L'Italia si presenta quindi con giocatori svogliati: alcuni avanti con l'età, che non hanno né voglia né forza di affrontare una competizione così lunga ed estenuante, ed alcuni inesperti. Il tecnico poi compie alcune scelte discutibili, in primis nel ruolo del portiere, poi lasciando a casa giocatori come Sergio Brio, Roberto Pruzzo, capocannoniere del campionato appena trascorso, Lionello Manfredonia, Bruno Giordano e Pietro Paolo Virdis. La Nazionale si arrende agli ottavi di finale contro la Francia per 2-0, dopo un girone in sordina, con 2 pareggi contro Bulgaria ed Argentina, ed una rocambolesca vittoria contro la Corea del Sud. È finito un ciclo: Bearzot lascia il timone, sostituito da Azeglio Vicini.
Composizione dei gironi e discriminanti [modifica]
Ritorna il Mondiale in Messico, dopo appena 16 anni dalla sua ultima apparizione in quelle lande, ma ciò è dovuto alla rinuncia della Colombia ad ospitare la fase finale della XIII edizione della Coppa del Mondo, dopo l'assegnazione ufficiale della FIFA. Le squadre partecipanti rimangono 24, come nell'edizione precedente, ma si cambia la formula. Infatti quella adottata in terra spagnola non era piaciuta, in particolare per i gironi del secondo turno dove era possibile (come accadde proprio alla Spagna) che una squadra fosse già matematicamente eliminata alla conclusione della sua prima gara, in modo tale da poter favorire nell'ultimo incontro l'avversario che era ancora in gioco per il passaggio del turno (cosa che però non successe, perché gli spagnoli bloccarono sullo zero a zero gli inglesi, eliminandoli cosi dal torneo mondiale). Inoltre si è spinto per un ritorno ad una più consistente fase ad eliminazione diretta, dopo che nelle ultime tre edizioni essa era rimasta confinata ad appena 8 partite totali (le semifinali dell'edizione 1982 e le sole finali delle tre edizioni).
Dapprima, e fin dalla conclusione del mondiale spagnolo, si era pensato a far disputare un primo turno con 4 gruppi da sei squadre l'uno e quello ad eliminazione diretta a partire dai quarti di finale, però dopo un po' tale idea fu scartata per l'insorgere di due seri ostacoli, il primo di tipo organizzativo, in quanto una tale struttura avrebbe comportato la disputa di ben 68 gare e con la necessità quindi che il torneo durasse più di un mese, quando invece c'era la volontà di concludere il tutto nel giro di 30 giorni; il secondo ostacolo fu puramente sportivo, ovvero con la composizione di gironi con ben 6 squadre e con soli due posti per il passaggio del turno, sarebbe stato inevitabile che una o più nazionali all'ultima se non addirittura alla penultima giornata fossero già matematicamente eliminate e quindi avrebbero poche motivazioni, favorendo quindi le loro ultime avversarie e di conseguenza danneggiando le altre nella corsa alla qualificazione al turno successivo. Pertanto alla fine si è scelto per mantenere 6 gruppi da quattro squadre l'uno e l'eliminazione diretta da far partire dagli ottavi. In altri termini, dal primo turno si qualificano 16 squadre su 24. Ovvero le prime due di ogni girone e le migliori quattro terze classificate.
I discriminanti, sia per la classifica all'interno di ogni gruppo, sia per le terze classificate, sono i “tradizionali”: punti, differenza reti, reti segnate, sorteggio. La differenza reti risulterà decisiva nel Gruppo 6, dove l'Inghilterra prevarrà sulla Polonia (comunque ripescata) e nella scelta della terza e quarta migliore terza classificata, dove Bulgaria ed Uruguay prevarranno sull'Ungheria. Sarà utilizzata anche nel Gruppo 3 per stabilire la prima classificata fra URSS e Francia (primi i sovietici), e nel Gruppo 4 per stabilire la terza classificata (poi non ripescata) fra Irlanda del Nord ed Algeria.
La composizione dei gruppi del primo turno è affidata al classico sorteggio pilotato, con l'adozione di quattro fasce da sei squadre l'una. Ogni gruppo sarà quindi composto da squadre provenienti da fasce e confederazioni diverse, eccezion fatta per l'UEFA. Vi è un cambio anche nella definizione delle teste di serie, frutto della “lotta” fra chi proponeva, come l'Uruguay, un mantenimento dei criteri fin qui usati dal 1974 (passati vincitori dei Mondiali) e chi invece sosteneva uno svecchiamento di tali rapporti di forza osservando la classifica della precedente edizione, come la Francia.
Entrambe le fazioni portano l'acqua al proprio mulino: da una parte l'Uruguay fa pesare i suoi due titoli mondiali, anche se l'ultimo data 36 anni; dall'altra la Francia recente semifinalista 4 anni prima, che sottolinea come l'Uruguay sia assente dalle prime quattro classificate dall'edizione del 1970. Alla fine è prevalsa la nuova interpretazione, per cui a fianco delle due teste di serie “di diritto”, ovvero organizzatore (Messico) e detentore (Italia), vi saranno le migliori classificate del 1982. È anche vero che non si seguirà pedissequamente la classifica finale ma sicuramente non sarà mai preferita una squadra, per esempio, eliminata al primo turno rispetto ad una eliminata al secondo.
Come nell'edizione precedente, le teste di serie saranno abbinate a tavolino ai gironi: col cambio della formula e, soprattutto, col tabellone della fase ad eliminazione diretta già prefissato si accentuano ancor di più i vantaggi nell'essere collocati, seppur in posizione preminente, in un gruppo piuttosto che in un altro. A colpo d'occhio già si intuisce come essere testa di serie dei gruppi dall'1 al 4 significa, in caso di primo posto, avere contro negli ottavi una ripescata (una delle 4 migliori terze classificate), mentre chi primeggerà nei gruppi 5 ed 6 dovrà vedersela contro una seconda classificata. Studiati un po' gli abbinamenti, si può stilare la seguente classifica di “preferenza”:
Gruppo 1: la migliore collocazione. In caso di primo posto si ha un ottavo contro una ripescata ed un quarto sicuramente contro una seconda; in caso di secondo posto, un ottavo contro una seconda.
Gruppo 4: rispetto al precedente, l'unica differenza è nel caso di secondo posto, dove l'ottavo sarà contro una prima.
Gruppi 2 e 3: sostanzialmente identici: in caso di primo posto, ottavo contro una ripescata e quarto contro una prima; in caso di secondo posto, ottavo contro una seconda.
Gruppo 6: in caso di primo posto, ottavo contro una seconda e quarto contro una prima; in caso di secondo posto, ottavo contro una seconda.
Gruppo 5: la peggiore sistemazione. L'unica differenza rispetto al precedente, è in caso di secondo posto, dove si avrà un ottavo contro una prima.
In pratica, con questa nuova formula peserà sia cercare di essere testa di serie sia anche la collocazione nel migliore girone.
La composizione della fasce:
Teste di serie: Messico, Italia, Germania Ovest, Polonia, Francia, Brasile
Fascia 1: Inghilterra, URSS, Argentina, Spagna, Paraguay, Uruguay
Fascia 2: Irlanda del Nord, Belgio, Scozia, Ungheria, Bulgaria, Portogallo
Fascia 3: Algeria, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Iraq, Marocco
La composizione delle teste di serie è stata molto semplice: alle due di diritto sono state affiancate le rimanenti tre semifinaliste dell'edizione precedente (Germania Ovest, Polonia, Francia) e la migliore eliminata nel secondo turno, facilmente individuata nel Brasile, vuoi per i tre titoli mondiali vinti, vuoi perché, effettivamente, classificatosi al 5° posto, vuoi per il “peso”, in senso lato, dei sudamericani nel contesto della Coppa del Mondo.
Più complessa, ma nemmeno troppo, la composizione delle altre fasce. Innanzitutto il problema di come dividere le rimanenti 10 europee, considerando che, per l'organizzazione del Messico e l'eliminazione dell'Australia nello spareggio intercontinentale contro la Scozia, una di queste avrebbe fatto parte della fascia detta impropriamente dei “materassi”, ovvero di tutto quello che UEFA e CONMEBOL non è (contingente di sole 5 federazioni per 6 gironi). Assodato che le altre 3 sudamericane rimaste avrebbero fatto parte della fascia delle seconde forze, giocoforza si arriva alla soluzione di suddividere le europee nelle tre fasce “minori” secondo la classifica nell'edizione precedente (criterio di base, come visto) e, in seconda battuta, per le assenti di 4 anni prima, per il numero di fasi finali disputate. In pratica la Danimarca, forza emergente ma esordiente assoluta ai Mondiali, sarebbe stata considerata alla stregua dei materassi, diventando una vera mina vagante.
Nella fascia 1, oltre alle sudamericane, le tre europee sono individuate nell'Inghilterra e nell'URSS, effettivamente 6ª e 7ª classificata nel 1982, mentre la terza è la Spagna, che prevale su Irlanda del Nord e Belgio, meglio piazzatesi, per ragioni di cassetta (si gioca in America Latina).
Al fine, poi, di non avere due sudamericane nello stesso girone, la prima europea estratta dalla fascia 1 sarà inserita direttamente nel Gruppo 4, quello del Brasile testa di serie.
Questo il comportamento delle fasce in ordine di punti e qualificate agli ottavi (fra parentesi la federazione col miglior risultato):
Teste di serie: 26 punti e 6 qualificate (Brasile)
Fascia 1: 23 punti e 6 qualificate (Argentina)
Fascia 2: 11 punti e 2 qualificate (Belgio)
Fascia 3: 12 punti e 2 qualificate (Danimarca)
Da notare come Germania Ovest, Argentina e Belgio, rispettivamente seconda, prima e quarta classificata finale, avrebbero potuto essere sorteggiate nello stesso girone, anche se la formula non avrebbe pregiudicato comunque il loro arrivo in semifinale.
 
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Kim Byung-Ji
view post Posted on 9/6/2010, 17:01




Mondiale fantastico , atmosfera meravigliosa , giocatori sublimi , squadre mitiche , partite leggendarie ,che dire Maradona fu l'assoluto dominatore del torneo , mai nessuno come lui a Mexico 86 , fu la vittoria del singolo contro il collettivo.
 
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1 replies since 9/6/2010, 15:58   359 views
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