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| L'immagine del numero 9 della Corea del Nord, che arrivava al Mondiale con la nomea di "Rooney nordcoreano", che piange per l'emozione durante l'inno del suo paese è stata fino ad ora la scena più bella e toccante, proprio per la sua umanità, che ci ha regalato Sudafrica 2010.
In campo però, il 26enne che milita nella J-League con il Kawasaki, ha messo da parte l'emozione e giocato una partita splendida. Un toro, potente in corsa ma anche bravo tecnicamente ed intelligente: sa difendere palla e far salire i compagni, sa distendere la squadra in avanti cercandosi gli spazi fra terzino e centrale avversario, anche se poi le opzioni per finalizzare son sempre risicatissime, è solo contro il mondo. Ha il difetto di voler strafare (evitabili almeno un paio di conclusioni fuori misura dalla distanza), ma uno che riesce comunque a mettere in difficoltà due difensori di grandissimo livello e di notevole esperienza come Lucio e Juan e che dimostra di avere così tanto coraggio merita assolutamente di giocare in Europa, questo è poco ma sicuro.
PS: guardate che doppietta incredibile segnò alla Grecia in amichevole un mese fa:
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