Finale: SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO!

OLANDA VS SPAGNA

Se voi chiedete a un qualsiasi bambino che ami questo sport qual è il suo sogno calcistico, la risposta sarà quasi unanimemente vincere un Mondiale con la propria Nazione. Domenica sera 23 calciatori coroneranno questo sogno: è tempo di Finale, è tempo di Olanda-Spagna, l'ottava finale tutta europea della storia, la prima ottenuta in un Mondiale giocato al di fuori del Vecchio Continente.
La Spagna approda in Finale per la prima volta nella sua storia, l'Olanda è al suo terzo appuntamento con il match più importante del quadriennio, ma ha sempre perso: in ogni caso, la Nazionale che vincerà la Finale si laureerà per la prima volta campione del mondo.

Calcio d'inizio domenica 11 Luglio alle ore 20:30, si gioca al Soccer City Stadium di Johannesburg.

Del Bosque ha già vinto: "Abbiamo unito la Spagna"

Il c.t. alla vigilia della finale con l'Olanda: "Abbiamo giocatori provenienti da tutte le regioni spagnole, e si respira un clima di unità. Il re mi ha chiamato per incoraggiarci. Sia Spagna che Olanda non hanno mai vinto un Mondiale, quindi la pressione sarà su entrambe le squadre"

JOHANNESBURG (Sudafrica), 10 luglio 2010 - La Spagna fa catenaccio, per una volta, nascondendo l’allenamento della vigilia della finale mondiale, aperto ai media solo per i primi 15’, ma di certo gioca a viso aperto, come in campo, davanti ai microfoni. Nella sala stampa del Soccer City Stadium, teatro domani della sfida con l’Olanda, si presentano, oltre al c.t. Del Bosque, anche Villa, Casillas e Xavi. L’argomento ricorrente è il gioco spagnolo, d’attacco, quello che vede il risultato positivo come il coronamento del bel gioco. Specialmente i giocatori ostentano l’orgoglio di giocare in maniera divertente e offensiva, tenendo sempre l’iniziativa. Una missione, prima ancora che un modo di portare a casa trofei. Nessun accenno all’unico dubbio di formazione: Pedro o Torres, con l’attaccante esterno del Barcellona comunque favorito.

DEL BOSQUE — "Abbiamo 23 giocatori, e tutti possono giocare domani. Si affrontano due squadre divertenti, che meritano di essere qui. Il re ha chiamato, cosa ci ha detto? Si è congratulato per quanto fatto sinora, e ci ha incoraggiato in vista di domani sera. Se i successi di squadra possono favorire la coesione nazionale? Abbiamo giocatori provenienti da tutte le regioni spagnole, e si respira un clima di unità. Lo sport aiuta, in questo senso".

PRESSIONE E MODO DI GIOCARE — "Sia Spagna che Olanda non hanno mai vinto un Mondiale, quindi la pressione sarà su entrambe le squadre. E l’Olanda non cambierà il suo modo di proporsi, contro di noi. Se abbiamo pronto un piano B, nel caso quello preordinato non funzioni? Certo, come detto abbiamo tante opzioni. Ma è una partita facile da preparare. Non c’è bisogno di motivare nessuno. Le mie sensazioni? Sarà calmo sino al fischio d’inizio, poi le cose cambieranno. Ma la calma me la dà la fiducia nei miei giocatori. Sneijder? Non abbiamo un piano specifico per limitarlo"

VILLA — "La Germania voleva giocare la palla in semifinale, siamo noi che l’abbiamo costretta a chiudersi in difesa, tenendo la palla. L’Olanda vuole attaccare, ma noi proveremo a tenere l’iniziativa, proprio come abbiamo fatto nell’ultima partita".

CASILLAS — "Spagna favorita? Abbiamo sempre pensato ad una partita alla volta, nel corso del torneo, così abbiamo recuperato bene dalla sconfitta all’esordio, e quindi non abbiamo mai pensato, prima d’ora, alla finale. Tutti sognano fin da piccoli di vincere un Mondiale, ma provo a non pensare a come sarebbe alzare la coppa da capitano, ed a concentrarmi invece sulla partita. Vogliamo la ciliegina sulla torta del nostro torneo, non siamo ancora soddisfatti. Vogliamo giocare in un certo modo: questo tipo di mentalità ci ha portato al successo negli ultimi 2-3 anni, a diventare campioni d’Europa prima e a giocare la finale mondiale adesso".

XAVI — "Non vedo l’ora di scendere in campo. Ci sono tutti gli ingredienti per una grande finale. Proveremo ad imporre il nostro stile di gioco. Sono orgoglioso dei tanti giocatori del Barcellona che giocano in nazionale, e anche che lo stile di gioco del Barça sia quello da noi replicato qui in Sudafrica. I gol? Non ne abbiamo segnati molti, ma abbiamo sempre giocato un bel calcio, creando molte occasioni. Proveremo a migliorare la percentuale di realizzazione, domani, solo quella. Il miglior giocatore del Mondiale? Il più forte al mondo è Messi, però l’Argentina è uscita, e questo lo penalizza. Io voglio vincere il Mondiale, poi i riconoscimenti individuali (è in nomination, come Villa e Iniesta, ma anche Sneijder e Robben per il miglior giocatore ndr) arrivano di conseguenza. Se c’è un cambio della guardia a livello mondiale rispetto alle superpotenze classiche? C’è grande equilibrio, ma di sicuro noi meritiamo di essere in finale".

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Olanda nervi distesi "Abbiamo sempre vinto"

Il c.t. Van Marwijk alla vigilia della finale: "Giocheremo la gara nella maniera più normale possibile. La Spagna? In assoluto meglio, ma noi non abbiamo mai perso". Van Bronckhorst: "Le finali non si giocano, si vincono"

JOHANNESBURG (Sudafrica), 10 luglio 2010 - Bert Van Marwijk, il c.t. dell’Olanda, è stato campione del mondo di carte a 23 anni, di un gioco chiamato klaverjassen, popolare nel suo Paese, che giocava in coppia con il padre. Però, per cercare di diventare campione del mondo di pallone, domani al Soccer City Stadium di Johannesburg, in finale contro la Spagna, non sta cercando di nascondere o mischiare le carte. La formazione sarà la solita, con i rientri di Van der Wiel e De Jong dopo la squalifica. E spiega che la sua Olanda non dovrà stravolgere le sue caratteristiche: dovrà essere se stessa una volta di più. Difficile dargli torto: gli arancioni sono in serie positiva dal 25 uscite, e hanno vinto le 10 partite giocate nel 2010.

SERENO — Punta sulla forza dei nervi distesi. Poca pretattica, sorrisi, persino qualche risatina, anche se non sarà mai un burlone. Nè un personaggio carismatico, sul modello dei Lippi o Maradona. E allora gioca le sue carte, e racconta che ha portato i suoi ragazzi, per distrarli, allo zoo, giusto perchè era dietro l’angolo.

CONFRONTI — Rifiuta quelli storici, quelli con l’Olanda del calcio totale: "Non guardiamo al passato, ai confronti con le grandi nazionali olandesi degli anni ’70 che hanno giocato la finale mondiale, però perdendola due volte. Certo, nessuno in Olanda è mai riuscito a diventare campione del mondo, ma affronteremo la partita nella maniera più normale possibile".

PARTITA DELLA VITA — Anche se non potrà comunque essere una gara normale, via. "E’ la partita più importante della mia vita, e anche per i calciatori. La Spagna è molto forte, ha giocato molto bene in semifinale, meglio di noi in assoluto, ma noi abbiamo sempre vinto. Sono felice di affrontare la Spagna. Faremo di tutto per vincere".

SINGOLI — "Sneijder? I risultati dell’Olanda posso aiutarlo a ottenere riconoscimenti, come altri nostri giocatori. Pedro o Torres? Non sappiamo chi giocherà, anche se abbiamo un’idea, che non dico".

VAN BRONCKHORST — Il capitano e terzino sinistro olandese conferma il ritiro definitivo, non solo dalla nazionale, dopo la partita di domani. E dice: "Non si giocano le finali, si vincono oppure no. Sin da ragazzo ho seguito i Mondiali in tv, alzare la coppa come Maradona, Cafu, Dunga sarebbe un sogno che diventa realtà, proprio nel giorno della mia ultima partita".

ALLENAMENTO — La seduta che ha preceduto la conferenza stampa degli olandesi è in linea con il clima rilassato, per una squadra che è scesa sul prato del Soccer City con un atteggiamento quasi balneare: cross, risate, partitella, e ancora risate. In linea con una squadra che ha vinto le sue gare ad eliminazione diretta in riva al mare, a Durban negli ottavi contro la Slovacchia, a Port Elizabeth nei quarti contro il Brasile, a Città del Capo in semifinale contro l’Uruguay. E pazienza che la finale si giochi in altura: un giocatore come Van Marwijk ha sempre un asso nella manica.

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