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| Zenit, Criscito: "In Russia non per soldi" Intervistato per MK Pitere, Domenico Criscito racconta i suoi primi giorni da "russo": "Il primo giorno che sono arrivato qui avevo un autista personale, poi insieme ad Alessandro Rosina ho iniziato a imparare i percorsi principali, come dal centro al campo di allenamento. Non è poi così difficile". Criscito ha manifestato la volontà di imparare a parlare russo, anche se: "Prima dovrei imparare l'inglese". Sul rischio di perdere la Nazionale una volta accettato il trasferimento in un club russo Criscito manifesta tranquillità: "Non credo sia troppo importante, in fondo sono stato convocato per la partita contro la Spagna e ho anche giocato". Quanto ha influito la presenza di Spalletti per accettare l'offerta dello Zenit?" Non saprei dire se avrei accettato lo Zenit con un altro in panchina, perché quando è arrivata l'offerta c'era già lui e ho accettato. Di certo la sua presenza ha influito nella mia scelta". Sono stati i soldi il motivo principale del trasferimento in Russia? "No, a quello ci ho pensato poi. La cosa principale per me era giocare in un grande club dove potessi sentirmi tranquillo".
TMW
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