| E' tutto scritto, l'Europeo lo vincerà l'Italia.
Le prime avvisaglie c'erano state verso la fine di maggio, con l'esplosione dello scandalo scommesse, la polizia che fa irruzione a Coverciano, alcuni giocatori indagati e ritenuti indegni dalla stampa e da buona parte dei tifosi di vestire la maglia della nazionale (mi riferisco a Buffon e Bonucci).
L'Italia arrivava nelle peggiori condizioni possibili all'evento, come nel 2006.
Con una differenza però. Sei anni fa, al di là di tutto, la squadra era davvero forte, con fuoriclasse in tutti i ruoli. A livello di rosa e di individualità non c'è paragone con l'Italia attuale. Eppure, entrambe rischiano di scrivere la storia alla stessa maniera. Anzi, questa lo sta facendo in maniera forse pure più brillante.
Avrei dovuto capirlo come sarebbe andata a finire dopo quell'amichevole con la Russia, che verrà ricordata come la gara che servì per svegliare gli Azzurri di Prandelli. Ammetto che al termine di quella gara, conclusasi per 3-0 dopo un dominio di 90', provai quasi compassione per la nazionale italiana. Pensai tra me e me: "un'Italia così povera di talento non s'è mai vista; sono proprio ridotti male". Ci presi proprio, non c'è che dire.
Un mese dopo l'Italia è a giocarsi la finale dell'Europeo.
Abate, Balzaretti, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Maggio, Marchisio, Montolivo, Nocerino e Diamanti non hanno sbagliato un colpo; Cassano s'è risvegliato in semifinale. Potremmo titolarla come "La rivincità dei medio man". E invece no, perché il protagonista principale è comunque Pirlo, fuoriclasse assoluto che in caso di vittoria meriterebbe il Pallone d'Oro (qualora dovesse invece prevalere la Spagna, sarebbe giusto premiare Iniesta). Senza dimenticare quel matto di Balotelli: resto convinto che non abbia la testa per fare una grande carriera a livello di club (troppo discontinuo e immaturo), ma è quel tipico giocatore destinato a esaltarsi nei tornei di breve durata come Europei e Mondiali, nei quali bisogna tirare fuori personalità e carattere.
Concludo dicendo che sarei contento se l'Italia vincesse per Prandelli (bravissima persona, oltre che grande allenatore), ma tutto sommato anche per diversi giocatori, che hanno dimostrato di avere degli attributi notevoli. E per quanto mostrato finora, l'Italia un'eventuale trionfo se lo meriterebbe anche. Fermo restando che la finale fa da sempre storia a sé.
Mi girerebbero però non poco gli ingranaggi (cit.) per l'italiano medio - quello che fino a due settimane fa snobbava la nazionale e adesso è salito sul carro - e per i media nostrani: perché in caso di vittoria ci aspetteranno due anni di luoghi comuni (solo in parte giustificati) a non finire, sarà un successo che nasconderà gli enormi problemi del calcio italiano (che sono reali). Già adesso leggo in giro cose deliranti, giudizi completamente rivisti e rivisitati per un torneo comunque breve e imprevidibile (ancor più del Mondiale: lo dice la storia) come l'Europeo.
Edited by Oleg_Vlasov - 29/6/2012, 14:29
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