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| Alexander Kerzhakov è stato, insieme ad Andrey Arshavin, il giocatore in assoluto più massacrato in patria in seguito al flop della Russia a EURO 2012. Ha dimostrato di aver reagito comunque bene a quel periodaccio, come dimostrano i tre gol (due dei quali davvero pregevoli) già messi a segno in queste prime due giornate di campionato russo, che sono valsi 6 punti allo Zenit. Ma Kerzhakov ha affrontato con ironia anche le critiche subite durante il mese di giugno e l'ha testimoniato oggi, raccontando una divertente barzelletta durante un'intervista. Al termine dell'Europeo, Arshavin, il capitano della nazionale russa, si chiude in casa per la delusione, la rabbia e soprattutto la vergogna provata. Dopo 2-3 giorni trascorsi tra le mura domestiche, non ne può più: vuole uscire a prendere aria ma non sa come farsi non riconoscere. Allora adotta un intelligente stratagemma: indossa una parrucca, si mette il rossetto, i trucchi e gli abiti della moglie ed esce così di casa, passando inosservato. Nessuno lo riconosce, fino a quando incontra una vecchietta intenta ad attraversare la strada. Arshavin la aiuta e lei lo ringrazia con un: "grazie, Andryusha". Arshavin, esterefatto, le domanda come ha fatto a riconoscerlo e la nonnina risponde: "Sono Kerzhakov".
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