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Mondiale per club 2012

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Bezymyannij
view post Posted on 14/12/2012, 15:02




Chelsea, un tris mondiale: Monterrey ko

I Blues volano in finale del Mondiale per Club e raggiungono il Corinthians grazie a un 3-1 senza storia: Mata, Torres e un'autorete di Chavez condannano i messicani. Partita sempre nelle mani di un Chelsea decisamente convincente; il gol bandiera di De Nigris arriva infatti soltanto in pieno recupero

La lontananza dalle longitiduni londinesi fa benissimo al Chelsea di Rafa Benitez che con una prova decisamente convincente vola in finale del Mondiale per Club. Se infatti ieri il Corinthians aveva tutto sommato faticato più del previsto per superare gli egiziani dell’Al Ahly, Oscar e compagni superano senza patemi un Monterrey troppo piccolo per impaurire la qualità del Chelsea. Mata apre i conti nel primo tempo, Torres e un’autorete di Chavez chiudono il discorso dopo solo 2 minuti della ripresa. I blues volano trovano così il pass che vale la sfida con il Corinthians e, a fronte di quanto visto in questa 2 giorni giapponese, ci arrivano da grandi favoriti anche sul campo.

NESSUN JET LAG - Si giocava tanta credibilità Rafa Benitez e nonostante le dichiarazioni da “mani avanti” alla vigilia della partita (un accenno al fatto che i messicani fossero in Giappone da più giorni e non avessero il problema jet-lag), il suo Chelsea scende in campo con ben poca voglia di rischiare e prende il comando delle operazioni fin dai primi minuti.

ISPIRATISSIMI - Oscar, Harzard, Mata e Torres. Tutti presenti. Tutti (più o meno) attivi. Dopo 4 minuti un tacco di Oscar libera una sortita offensiva di David Luiz che fa sfiorare al brasiliano l’incrocio dei pali; due minuti più tardi lo stesso Luiz mette in porta Hazard con un filtrante bellissimo ma il belga, solo davanti Orozco, conferma il periodo di scarso feeling con il gol sparando il suo destro a giro a lato di pochissimo. Questa è la partenza… per il gol bisognerà attendere poco più di dieci minuti.

MONTERREY SUBITO MATADO - E’ il 17’ infatti quando l’azione capolavoro degli uomini in Blues, oggi incredibilmente in palla in mediana, gira definitivamente la gara su binari ben percepibili fin dall’avvio: Oscar si inventa un’apertura che libera Ashley Cole sulla sinistra, il terzino inglese mette al centro per Mata che, col sinistro, fredda da centro area la resistenza messicana.

CONTROLLO - Il Chelsea, trovato il vantaggio, inizia una gestione delle gara che mette in luce una tranquillità di gioco che da qualche tempo non si vedeva più dalle parti di Stamfrod Bridge. Fino al 30’ circa, infatti, i Blues impediscono al Monterrey di mettere il luce la buona tecnica di base dei messicani e, l’unico mismatch, rimane quello di sinistra dove Corona salta (e salterà) fino alla fine il malcapitato Azpilicueta. Detto questo, però, i Blues “si piacciono” un po’ troppo e nell’ultimo quarto d’ora l’eccessivo rallentamento dei ritmi permette al Monterrey si farsi vedere (senza troppa pericolosità) un paio di volte dalle parti di Cech.

CENTOVENTI SECONDI - Insomma, l’intervallo arriva lasciando presuppore una ripresa potenzialmente aperta. Sarà un’illusione. Al Chelsea bastano infatti i primi 120 secondi per mettere fine al discorso qualificazione. Pronti-via e un flash di Hazard sulla sinistra imbambola la difesa messicana (probabilmente ancora negli spogliatoi) servendo a Torres un pallone che, a centro area, viene clamorosamente deviato sulla conclusione dello spagnolo beffando l’incolpevole Orozco. Tempo di rimettere il pallone a centrocampo e una verticalizzazione pesca Mata in posizione regolare davanti al portiere: il suo passaggio è diretto al centro per il solissimo Oscar ma la deviazione di Chavez evita la gioia al brasiliano e termina lentamente in porta. 3-0. Il secondo tempo, di fatto, finisce lì.

IN FINALE - Sì perché la mazzata psicologica uccide le flebili speranze del Monterrey e consiste al Chelsea un esercizio di stile che prevede anche l’ingresso in campo di vecchie glorie come Paulo Ferreira e il gettone di Frank Lampard. Proprio lo storico numero 8 dei Blues sarà quello a provarci con più insistenza fino alla fine ma le sue conclusioni da fuori non impensieriranno mai Orozco. Il gol del Monterrey, cercato fortemente nell’ultimo quarto d’ora di gara, arriva soltanto in pieno recupero con un De Nigris pronto a infilarsi in una difesa dei Blues con la testa già alla finale di domenica. Lì servirà lo stesso Chelsea, ma difficilmente assisteremo allo stesso tipo di partita.

Corinthians, missione compiuta: è finale

Contro gli egiziani dell'Al Ahly decide un colpo di testa di Paolo Guerrero al 30' del primo tempo. Brasiliani un po' troppo rinunciatari nella ripresa ma comunque bravi nel concedere poche reali palle gol ai campioni d'Africa. Il finale per il Corinthians la vincente della sfida tra Chelsea e Monterrey

Alla fine i 20mila tifosi del Timao esplodono. L’esodo di massa più grande che sia mai avvenuto nel Mondiale per Club ha per ora portato i suoi frutti: il Corinthians batte 1-0 i campioni d’Africa dell’Al Ahly e accede così alla finale di domenica del Mondiale per Club, dove attenderà la vincente dell’altra semifinale in programma giovedì tra Chelsea e Monterrey. A decidere un partita bruttina e accesasi soltanto nell’ultima mezz’ora di gara è una rete al 30’ del peruviano Paolo Guerrero.

LA PARTITA - Che il Corinthians fosse una squadra ben poco “brasiliana” l’avevamo intuito già nella scorsa edizione della Libertadores. Che i ritmi della partita contro l’Al Ahly fossero però degni di un’amichevole d’agosto era un po’ meno pronosticabile. Si perché la squadra di Tite e il club più titolato d’Africa iniziano così il match: studiandosi, stando attenti in fase di interdizione e tenendo ritmi incredibilmente bassi per quella che dovrebbe essere la semifinale della Coppa del Mondo per Club. Gli egiziani dimenticano per mezz’ora abbondante i loro riferimenti offensivi mentre il Corinthians, dall’altra parte, fa di tutto tranne che dannarsi l’anima per sfondare la compatta doppia linea davanti alla porta di Ekramy.

UN GOL NEL NULLA - Evidente dunque che di fronte a un primo tempo del genere, le emozioni, possano arrivare soltanto da un calcio da fermo e il gol del vantaggio del Timao, guarda caso, nasce proprio dagli sviluppi di un tiro dalla bandierina: al 30’ la difesa egiziana prima mette fuori la battuta sul primo palo ma, sul contro-cross d’esterno di Douglas, l’Al Ahly sbaglia il movimento del fuorigioco e si fa beffare sul secondo palo da Paolo Guerrero che con la sua zuccata debole – ma molto precisa – infila l’immobile Ekramy garantendo ai suoi il massimo risultato con il minimo sforzo.

LA “REAZIONE” - Improvvisamente sotto, l’Al Ahly, accenna una reazione alzando il baricentro della sua mediana e provando ad apportare una maggiore circolazione di palla. Lo sforzo, fino all’intervallo, porta però il massimo risultato di un corner. Troppo poco per poter impensierire la solidità del Corinthians di Tite.

CONTROLLO - Il Corinthians, consapevole della propria forza, inizia il secondo tempo sulla falsa riga del primo e per un quarto d’ora abbondante impedisce, senza dannarsi l’anima in avanti, agli egiziani di apportare pericoli alla porta di Cassio.

CHI TROPPO DORME… - La partita sembra in pieno controllo ma l’eccessivo abbassamento del ritmo, e con quello della soglia minima di guardia agonistica, rimette improvvisamente in gioco che gli egiziani che con l’ingresso del talentuoso veterano Aboutrika al 55’ trovano nuova linfa e stimoli. Nel giro di tre minuti infatti, tra il 63’ e il 66’, l’Al Ahly sfiora due volte il gol: prima ci prova Rabiea con un gran destro da fuori che sfiora il palo, poi Fathi – splendidamente imbeccato proprio da Aboutrika – rischia di infilare l’immobile retroguardia brasiliana con un colpo di piatto che finisce sull’esterno della rete.

MINIMO SFORZO, MASSIMO RISULTATO - Il doppio pericolo “sveglia” il Corinthians anche se, l’inerzia, è ormai girata. I brasiliani tornano infatti a prestare maggiore attenzione in mezzo al campo ma sarà l’Al Ahly, forte delle fiducia degli ultimi minuti, a gestire il possesso del pallone da lì a fine partita. Un possesso sterile certo, spesso in orizzontale e che non porta praticamente più pericoli alla porta di Cassio ma che, in ottica di un eventuale finale col Chelsea, il Corinthians dovrà evitare di concedere. Lì ci saranno altri ritmi e un'altra qualità tecnica degli avversari e puntare solo sul calore della propria Torcida potrebbe non bastare.

FINALINA 5° POSTO AL SANFRECCE - La finale per il quinto e il sesto posto, è stata vinta dai giapponesi del Sanfrecce Hiroshima che, a Toyota, si sono imposti per 3-2 sui coreani dello Ulsan Hyunday. A regalare il successo alla formazione nipponica sono state le reti di Yamagishi e di Sato (autore di una doppietta). Ai coreani per spuntarla non sono bastati per spuntarla l'autogol di Mizumoto e il gol allo scadere di Lee. Ai quarti di finale i nipponici erano stati sconfitti dagli egiziani dell'Al Ahly, mentre l'Ulsan ha perso contro il Monterrey che domani contenderà al Chelsea di Benitez un posto in finale.

Eurosport
 
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Vietcong75
view post Posted on 16/12/2012, 14:32




Corinthians campione! Guerrero affossa Benitez

Stavolta a far festa è il Sudamerica. Il Corinthians della stella Paulinho vince il Mondiale per Club davanti a 40mila tifosi in delirio, battendo in finale con merito il Chelsea di Rafa Benitez. Una vittoria che porta la firma del bomber Guerrero, autore del gol decisivo, ma anche della fantasia dell'uomo ovunque Emerson, e della spaventosa sostanza di Paulinho, oggetto del desiderio di mezza Europa, Inter inclusa. La squadra di Bacchi ha trionfato a Yokohama senza rubare nulla, giocando un calcio pratico, solido in difesa e dinamico in mezzo al campo, mostrando un'organizzazione di gioco di marca europea. Nel Chelsea steccano praticamente tutti, da Torres (incredibile anche stasera la mole di palle gol sprecate dall'attaccante spagnolo) a Mata che tanto aveva entusiasmato in semifinale. La curiosità dei Blues è che a questa finale si presentano senza gli uomini che avevano trionfato a Monaco di Baviera in Champions. Non c'è più la freddezza sotto porta di Drogba (che stasera avrebbe fatto tanto comodo), si nota l'assenza in difesa della colonna Terry, chiamato di solito a tamponare le amnesie di un impresentabile David Luiz, Di Matteo non siede più in panchina nonostante una Champions e una coppa nazionale vinta in una manciata di mesi.

PRIMO TEMPO SOTTO TONO - La partita nel primo tempo stenta a decollare. I Blues vanno vicini al gol con Cahill che, in apertura di match, si vede parare da Cassio il suo tiro a botta sicura sulla linea di porta. Hazard prova a mettersi in mostra ma più nelle vesti di assistman che di finalizzatore. I brasiliani si vedono poco dalle parti di Cech ma quando lo fanno solo dolori. Al 35' Guerrero si ritaglia lo spazio per un tiro sporco che trova la deviazione di Emerson: palla sul palo esterno. L'ultima chance dei primi quarantacinque minuti porta la firma di Moses con un tiro a giro di rara bellezza deviato con un guizzo felino da Cassio in angolo.

RIPRESA, ECCO PAULINHO - Nella ripresa le squadre si aprono, lasciando spazio allo spettacolo. Il Chelsea va vicino al vantaggio per due volte con Hazard, il Corinthians risponde colpo su colpo con un Emerson sugli scudi. La difesa brasiliana è solida e compatta, i Blues non sfondano. Paulinho va vicino al gol al 64' con una conclusione all'interno dell'area inglese a lato di poco. Al 69' il risultato di sblocca grazie a Guerrero che ribadisce di testa in rete una conclusione di Danilo servito da un tacco di Paulinho. Lo svantaggio stordisce il Chelsea che non riesce a reagire e al 90' gli inglesi restano in dieci per un rosso diretto a Cahill (gomitata ad un avversario). Torres spreca la più clamorosa della palle gol davanti a Cassio, poi segna al 92' un gol in fuorigioco annullato dall'arbitro. Le speranze del Chelsea terminano su un palo esterno colpito da Mata nell'ultimo, disperato assalto. Gli inglesi abdicano, portandosi dietro l'unica domanda che ora conta davvero: cosa ne sarà di Benitez? Il Corinthians esulta per la seconda volta (aveva già vinto l'edizione del 2000). Dopo cinque vittorie consecutive, l'Europa cede il trofeo al Sudamerica. Questa volta è stato giusto così.


http://www.corrieredellosport.it/calcio/ca...affossa+Benitez
 
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Scribbler
view post Posted on 16/12/2012, 16:38




Benitez nel dopo Liverpool ha solo racimolato delusioni, non capisco se abbia perso la mano o forse non abbia trovato gli ambienti a lui adatti dopo la sua avventura con i reds; sicuramente l'ambiente dei blues dove le pressioni e le aspettative (specie sul tecnico) sono follemente pesanti possano aver influito sul suo voler operare bene e con tranquillità. Purtroppo Abramovich non lo farà durare molto, peccato perché Rafa l'ho sempre stimato per il suo operato ad Anfield.
Vedremo che fine farà; complimenti al Corinthians, comunque.
 
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view post Posted on 16/12/2012, 22:32
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Povero Chelsea..specie per i suoi tifosi..però tutto questo ben gli stà ad Abramovich..esonerare Di Matteo gli è stato fatale..si è messo contro tutta la tifoseria, mezza squadra ed i risultati per ora non gli stanno dando ragione nel cambio di guida tecnica..l'Italiano aveva dato in dote due trofei..mister Benitez invece ha "ufficializzato" l'eliminazione dalla Champions League, inizio stentato in Premier League sotto la sua guida e fallimento totale nel Mondiale per Club..peggio di così..sono straconvinto che fosse stato solo per Abramovich..già la testa del tecnico Spagnolo sarebbe già caduta..ma questo però non può farlo adesso..visto tutto il clima che s'era creato con la nomina dello stesso Benitez..ora non gli rimane che sperare in una pronta risalita in campionato nelle prime 4 posizioni utili per la Champions ed anche provare a vincere l'Europe League..dì fatto il Chelsea ora come ora è la netta favorita per quel titolo..però ricordo ch'anche per la Coppa Intercontinentale era favorito..eppure è bastato un semplice Corinthians per batterlo.
 
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Bezymyannij
view post Posted on 16/12/2012, 22:59




Ma che povero Chelsea. Neppure avrebbe dovuto stare lì.
 
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view post Posted on 17/12/2012, 09:26
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CITAZIONE (Scribbler @ 16/12/2012, 16:38) 
Benitez nel dopo Liverpool ha solo racimolato delusioni

Anche gli ultimi anni al Liverpool non furono all'altezza ma comunque parlare di delusioni è una parola grossa, Benitez è stato in linea con il potenziale delle sue squadre. Diciamo che ha avuto il demerito di non far invertire la rotta a squadre che però avevan già delle difficoltà prima del suo arrivo, questo sì, ma comunque non è facile motivare giocatori appagati dal successo della Champions dell'anno prima. Successo che comunque ha illuso un po' troppo la piazza, la Champions l'anno scorso arrivò più per puro caso che per reale forza della squadra, come dimostrano i risultati di quest'anno e dell'anno scorso dove il Chelsea non arrivò nemmeno quarto, stesso discorso si potrebbe fare per l'Inter che dopo Benitez non migliorò la sua classifica, anzi, prese una stesa storica dallo Schalke 04 in casa...

CITAZIONE (Bezymyannij @ 16/12/2012, 22:59) 
Ma che povero Chelsea. Neppure avrebbe dovuto stare lì.

Quoto, squadre come il Chelsea hanno rovinato il calcio distruggendo ogni piccola possibilità di far emergere piccole squadre, ma la loro politica alla fine gira dalla nostra parte perchè i cicli degli emiri o dei ricconi non son destinati a durare nel tempo. Purtroppo quando spariranno ci saranno il doppio dei club gestiti in quel modo a prendere il loro posto.
 
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Scribbler
view post Posted on 17/12/2012, 20:21




Hai ragione, correggerei quel "delusioni" con "non all'altezza"; ho detto una cosa ma volevo farne intendere un'altra.
Innegabile che la panchina con l'Inter sia stata molto complicata, non catastrofica, ma ha fatto parecchi errori (ma il mondiale per club in quel caso lo vinse) che costarono punti preziosi e sconfitte pesanti e tranquillamente evitabili (anche in campionato solo col Chievo, per dire, partite più che abbordabili che andavano quantomeno vinte e gestite con tranquillità, oltre al già citato e più significativo incontro contro lo Schalke 04 che tuttavia è di un'altra pasta come esempio); non sarà facile gestire e motivare chi la CL l'ha appena vinta (analogamente al Chelsea ora), non mettevo in dubbio quello, quanto il fatto di cercare di mantenersi a livelli molto vicini, quello è l'obiettivo.

CITAZIONE (Charlie-Myannij @ 17/12/2012, 09:26) 
CITAZIONE (Bezymyannij @ 16/12/2012, 22:59) 
Ma che povero Chelsea. Neppure avrebbe dovuto stare lì.

Quoto, squadre come il Chelsea hanno rovinato il calcio distruggendo ogni piccola possibilità di far emergere piccole squadre, ma la loro politica alla fine gira dalla nostra parte perchè i cicli degli emiri o dei ricconi non son destinati a durare nel tempo. Purtroppo quando spariranno ci saranno il doppio dei club gestiti in quel modo a prendere il loro posto.

Se prime le mirabili imprese stile Aston Villa o Stella Rossa erano complicate, ora saranno totalmente impossibili e chissà dopo.
Purtroppo è vero, squadre come PSG, Manchester City e Chelsea stanno rovinando il calcio col loro dispendio assurdo di soldi e le loro rivoltanti filosofie di calcio, poco ci si può fare se non aspettare che qualcosa possa cambiare in maniera decisiva. Chissà dove finirà questo sport proseguendo di questo passo :(
 
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6 replies since 14/12/2012, 15:02   106 views
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