Una delle finali più celebri nella storia della Coppa UEFA, che nel 1986 - anno di grazia per il calcio sovietico - fece entrare nel mito la Dynamo Kiev del colonnello Lobanovskiy. Al termine dell'incontro, la critica mondiale, estasiata, parlò di "calcio del Duemila".
Poche settimane dopo, cominciò il Mondiale messicano. L'URSS, una delle favorite della vigilia, mise in mostra un gioco altamente spettacolare nella Fase a Gironi (indimenticabile l'esordio, con quel 6-0 rifilato all'Ungheria), che gli valse la palma di "squadra da battere". Le cose, tuttavia, andarono diversamente e agli Ottavi - al termine di una scoppiettante sfida con il Belgio protrattasi fino ai supplementari - uscii di scena, sconfitta 4-3 tra mille polemiche (i Diavoli Rossi segnarono due reti in fuorigioco). Due anni più tardi, l'Unione Sovietica ci riprovò disputando un sontuoso Europeo (l'Italia ne sa qualcosa), ma in finale si dovette arrendere dinanzi a Gullit e van Basten.
Perché ricordo tutto questo? Perché in una recente intervista rilasciata da Fabio Capello alla stampa russa, il tecnico di Pieris ha esaltato l'URSS dell'86, definendola una squadra innovativa come poche altre.
Ringrazio infine Federico Casotti, giornalista di SportItalia, per la segnalazione del filmato.
Anche a me risulta essere la coppa delle coppe (la seconda vinta dagli attuali ucraini in ordine di tempo), comunque ciò che conta è stata l'affermazione del loro calcio e della loro filosofia sportiva in maniera netta e decisiva: non sarà stato come vincere una coppa campioni ma risultati simili non si possono dimenticare, specie considerando che talvolta la stessa coppa delle coppe risultava più spettacolare e piacevole della coppa UEFA.
Poi c'era la freccia dell'est, quell'incredibile giocatore che fu Oleg Blokhin; squadrone impressionante, costituito da grandi invidualità coordinate perfettamente in forza collettiva da parte del grande Lobanovskyi, allenatore geniale ed innovativo. Bei tempi per il calcio sovietico che fu, da prendere come spunto per gli attuali russi e ucraini.