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Bilancio dell'esperienza di Arshavin all'Arsenal

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view post Posted on 20/5/2013, 19:40
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Dopo quattro anni e mezzo tra alti e bassi, al termine di una stagione in cui non ha praticamente mai giocato, Andrey Arshavin lascia l'Arsenal. Il fantasista russo, prossimo 32enne, si libera a parametro zero: il suo contratto scadrà il 30 giugno. Il suo futuro non si conosce ancora, ma non è escluso un prematuro ritiro... Purtroppo parliamo di un giocatore che - ormai da anni - ha perso qualsiasi stimolo.

Un bilancio sulla sua avventura londinese. Esordio folgorante, impatto straordinario sulla Premier League: nei primi sei mesi del 2009 diventa uno dei calciatori più ambiti e popolari del Pianeta, e non solo per il leggendario poker di Anfield. Gol spettacolari, assist geniali e giocate di qualità: chi pensava che Shava fosse solo una meteora di EURO 2008 si ricrede subito. Ottima anche la prima stagione intera: arriva in doppia cifra in campionato, fa benone in Champions (ricordo un Ottavo di Finale contro il Porto da almeno 9 in pagella) e regala svariati assist ai compagni. Unico rimpianto: salta entrambe le gare col Barça per infortunio. La terza annata è quella del repentino calo (per non dire crollo): regala qualche perla qua e là (vedi la rete che piega il Barcelona all'Emirates in pieno recupero), ma globalmente il suo rendimento è insufficiente. Diventa l'emblema del giocatore pigro e scazzato, tanto talentuoso quanto discontinuo. In estate partono Fàbregas e Nasri, Wenger decide di consegnare le chiavi dei Gunners nelle mani di Arshavin, ma non viene ripagato. Il numero 23 ha perso qualsiasi motivazione, appare sfiduciato e disputa partite disastrose in serie. Prova a rilanciarsi a febbraio, tornando in patria: il suo Zenit lo preleva in prestito e Andrey sembra quasi rinascere. Arriva in ottime condizioni di forma all'Europeo, parte alla grande ma poi si scioglie come tutta la Russia. In patria diventa il simbolo del fallimento russo. Nell'amichevole di agosto al Luzhniki, alla prima di Capello, viene subissato di fischi: la sua avventura con la maglia della nazionale finisce lì. L'Arsenal lo mette sul mercato, ma lui rifiuta tutte qualsiasi offerta: vuole rimanere fino alla scadenza del contratto, senza perdere neanche un quattrino (è il giocatore più pagato della rosa). Wenger pubblicamente continua a elogiarlo, ma non lo fa giocare mai. Ingiudicabile nella sua ultima desolante stagione londinese. Una triste fine, non c'è che dire, per uno dei talenti più puri della sua generazione.

Dovessi scrivere un articolo - o un libro - dedicato a lui, il titolo (magari non originalissimo, ok) ce lo avrei già pronto: "Andrey Arshavin, genio e indolenza".




andrei-arshavin-4

 
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hector bracamonte
view post Posted on 20/5/2013, 19:49




Secondo te si ritira o torna in patria a guadagnare ancora qualche rublo?
 
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1 replies since 20/5/2013, 19:40   47 views
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