Non ho il paraocchi, sono il primo a essere deluso dall'ultima stagione di Kerzhakov ed è fin troppo palese che negli ultimi sei mesi abbia avuto un rendimento disastroso. Del resto, i dati parlano chiaro e sono impietosi: non segna da novembre 2012, ovvero da oltre 24h. Il digiuno più lungo della sua carriera.
Forse ha imboccato il viale del tramonto, magari invece è solo un problema psicologico (non me la sento di escluderlo, quando gli attaccanti non segnano per così tanto tempo entrano in crisi), la verità la capiremo solo quando si sbloccherà. Ammesso che ciò, prima o poi, accada
Vanno anche bene le ironie, ci mancherebbe. Però, un po' più di rispetto (e di riconoscenza, nel caso dei tifosi dello Zenit), a mio modo di vedere ci vorrebbe. Dato che stiamo parlando di uno che:
• ha segnato più di 200 gol in carriera;
• è il miglior realizzatore russo di tutti i tempi (il terzo considerando anche l'epopea sovietica, preceduto solo dagli ucraini Blokhin e Protasov);
• è il giocatore russo in attività ad aver segnato il maggior numero di gol;
• è il secondo miglior realizzatore nella storia della Russian Premier Liga (14 reti in meno rispetto a Veretennikov);
• è il secondo miglior realizzatore nella storia della nazionale russa (a -4 da Beschastnykh);
• è, per distacco, il miglior goleador nella storia dello Zenit;
• è il giocatore russo ad aver realizzato il maggior numero di gol nelle coppe europee;
• è stato votato miglior giocatore russo dell'anno nel 2010 e nel 2011 (è arrivato secondo nel 2003, nel 2004 e nel 2007; terzo nel 2005 e nel 2012);
• è stato votato miglior calciatore ex sovietico dell'anno nel 2010 e nel 2011 (è arrivato secondo nel 2007 e nel 2012);
• ha vinto il titolo di capocannoniere della RPL nel 2004 ed è arrivato secondo nel 2002, nel 2003 e nella stagione 2011-12;
• nel 2004 gli è stato assegnato in Russia il premio di
Gentleman of the Year;
• ha vinto da protagonista assoluto, con il club di Piter, due Campionati Russi, una Coppa di Russia e una Supercoppa nazionale;
• ha conquistato, non da titolare fisso ma neanche da comprimario, una Coppa UEFA, una Coppa del Re e una Supercoppa Spagnola con il Sevilla
Poi, per carità, ha collezionato anche qualche fallimento personale, non lo nego. La sua avventura andalusa finii bruscamente (ma ebbe delle giustificazioni). Nel 2008 venne snobbato da Hiddink, che non lo portò all'Europeo. A EURO 2012 ha sprecato la più grossa chance della sua carriera per fare un salto di qualità in termini di considerazione generale. E, siccome sono obiettivo, ammetto che in Champions League ha faticato più del dovuto, mettendo in mostra alcuni limiti.
Però non parliamo neanche dell'ultima delle pippe. E' un giocatore che, nel bene e nel male, ha fatto la storia recente del calcio russo. E che, ne sono certo, una volta appese le scarpette al chiodo verrà assai rivalutato, perlomeno in patria. Perché i ricordi magari svaniranno, ma i numeri resteranno lì, immutabili, e nessuno potrà mai cancellarli.
