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In Russia si muore giovani per colpa della vodka

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view post Posted on 31/1/2014, 23:24
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Russia, morire giovani per troppa vodka

Un quarto degli uomini muore prima dei 55 anni e la vodka è la principale colpevole. Sotto accusa anche il binge drinking


In Russia si dice Na zdorovie, ovvero «alla salute», ma è chiaro che tutti quei brindisi non fanno per nulla bene alla salute e a colpi di Na zdorovie i russi maschi finiscono per avere una delle aspettative di vita più basse al mondo, con una media di longevità maschile intorno ai 64 anni (contro i 76 degli americani). Il loro difficile rapporto con gli alcolici è stato indagato da uno studio internazionale, che sottolinea come un consumo di tre bottiglie di vodka alla settimana (non così insolito per un maschio russo) si traduca in una percentuale doppia di morire nei prossimi vent’anni. Quelli che bevono meno di una bottiglia hanno invece il 16 per cento di probabilità in più di morte nei prossimi vent’anni, mentre la stessa percentuale per quelli che stanno tra l’una e le tre bottiglie si aggira sul 20 per cento.

FORTI BEVITORI - Un litro e mezzo di vodka alla settimana: sono gli heavy drinkers sovietici, ovvero i forti bevitori, rigorosamente maschi e scientificamente esposti a più fattori di rischio di morte da giovani. Sono molto diffusi nella Russia di oggi come in quella di ieri. E i dati parlano chiaro: un inquietante 25 per cento della popolazione maschile russa muore infatti prematuramente, entro i 55 anni di età, e di questa percentuale un’altissima quota è addebitabile al consumo eccessivo di alcolici che continua a fare strage di uomini.

DATI SIGNIFICATIVI - L’ultimo censimento in materia, risalente al 2011, sosteneva infatti che mediamente un maschio adulto russo ha un consumo di 13 litri annui di alcolici dei quali 8 litri sono in superalcolici (soprattutto vodka), laddove in Gran Bretagna per esempio (che non è nemmeno una delle nazioni più morigerate) il consumo è sui 10 litri annuali, dei quali solo due litri in superalcolici. Tanti litri, troppi evidentemente, tanto da far sì che un maschio russo su 4 non arrivi all’età matura. Incidenti, patologie epatiche, intossicazioni: le cause di morte correlate, più o meno direttamente, alla troppa vodka sono svariate e le hanno individuate e studiate gli studiosi del Russian Cancer Centre di Mosca, i ricercatori della Oxford University britannica e quelli francesi della World Health Organization International Agency for Research on Cancer. Prendendo in esame un campione di 151 mila maschi adulti abitanti in tre differenti città russe (Barnaul, Byisk e Tomsk) e seguendoli per 10 anni, gli scienziati hanno riscontrato un alto numero di decessi tra le famiglie che avevano dichiarato abitudini alcoliche eccessive e una mortalità precoce in generale. Le cifre relative alla patologie imputabili all’alcol sono sempre state alte in Russia, ma negli anni hanno subito oscillazioni significative, a seconda delle strategie dei governi e delle loro politiche sulla vodka.

POLITICHE GOVERNATIVE - Che i superalcolici, e in particolare la vodka, fossero un problema per la Russia era cosa nota. Anzi, le cose sono in miglioramento e le morti premature da vodka sono passate comunque dal 37 al 25 per cento, confermando i risultati positivi di alcune scelte politiche. Se ne accorse, in piena perestroika, già Gorbaciov, che tagliò drasticamente la produzione di vodka e ne vietò la vendita nelle ore mattutine (e questo già la dice lunga). Yeltsin invece interruppe il new deal e inaugurò un periodo all’insegna della vodka libera che, unitamente a un momento difficile di riconversione del regime, si tradusse presto in una nuova ondata di decessi alcolici.

IL BINGE DRINKING – Sotto accusa, oltre alla tradizione russa, è anche il fenomeno del binge drinking, che non riguarda certo solo la Russia bensì coinvolge trasversalmente i giovani di tutto il mondo (o quasi). Si tratta di una sorta di abbuffata alcolica che si traduce nel consumare cinque o più bevande in un ridotto intervallo di tempo. Va bene tutto, dalla vodka alla birra, l’importante è raggiungere l’obiettivo unico e indubbio: l’ubriacatura immediata. E’ il nuovo sballo del sabato sera, diffuso tra ragazzini sempre più giovani che cercano di sembrare grandi e l’Italia non ne è immune. Nel nostro Paese infatti il primo approccio con le bevande alcoliche avviene in età molto precoce e secondo l’indagine internazionale HBSC, svolta in collaborazione con l’OMS sui comportamenti dei ragazzi in età scolare di 40 Stati europei, i ragazzi italiani tra gli 11 e i 15 anni sono ai primi posti per il consumo settimanale di alcol.

COSE DA MASCHI – L’altro dato da notare è che l’amore per la vodka rimane una questione soprattutto maschile nella Russia del terzo millennio e almeno in questo aspetto i due sessi non si stanno allineando. Sono i maschi che bevono, in un Paese dove la vodka ha ancora un forte valore simbolico, collegata a riti di iniziazione maschile e a un aplomb virile e giustificata dalla vecchia e dubbia questione del troppo freddo e della necessità di riscaldarsi.


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AnzhiDS
view post Posted on 31/1/2014, 23:53




Alcool è molto piu potente di tante droghe.
 
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1 replies since 31/1/2014, 23:24   59 views
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