Riporto qui sotto i passi salienti di un articolo pubblicato sul sito francese
FootballskiDei tanti rumors che si sono susseguiti nelle ultime ore, oltre alla crisi del CSKA, ha fatto grande scalpore la situazione economica tragica che ci sarebbe nel Kuban, secondo molti a rischio fallimento sin dall'estate scorsa, quando, tuttavia, le cessioni di alcuni dei giocatori principali hanno di fatto salvato la squadra. La situazione è tuttavia peggiorata negli ultimi mesi, ed è servito l'addio di Kozlov per tirare fino al termine del campionato.
La situazione è piuttosto complicata: similmente a Giner, anche il presidente del Kuban, Mkrtchyan, fa le sue fortune nel mercato ucraino, ed entrambi, dopo i fatti degli ultimi mesi, hanno visto gran parte dei loro conti correnti bloccati sia dal nuovo governo sia dalle sanzioni dell'Europa sui soldi tenuti nelle banche europee.
Nelle ultime settimane Sergey Dorochenko, ds del Kuban, ha provato a spiegare la situazione, smentendo qualunque problema e confermando come
tutti gli stipendi fossero regolarmente pagati. La realtà è che da luglio il destino del Kuban sarà un'incognita.
Essenzialmente ci sono due possibilità:
1) la fusione con il Krasnodar. Galitskiy, sebbene abbia smentito la possibilità, è uno dei pochi magnati russi a non avere problemi economici in questo momento, e prima di fondare il nuovo club era stato ad un passo dall'acquisto del Kuban. La rivalità tra le tifoserie è molto leggera, e non c'è da sorprendersi che - alla fine - si simpatizzi anche per i rivali, in quanto della stessa città.
2) il delocalizzamento della squadra a Sochi, con la fondazione del Kuban Sochi. Il tutto permetterebbe di utilizzare lo stadio olimpico della città, oltre a mantenere il club nella regione e a trattenere i giocatori non venduti del club.
Certezze non ce ne sono, anzi forse una sì: in caso di fallimento, Galitskiy avrebbe già gli accordi per portare Ivelin Popov e Lorenzo Melgarejo nell'altro club della città.
Edited by Uomo Senza Volto - 19/4/2014, 13:13