Kerzhakov si ritira

Oggi è una giornata di lutto per il sottoscritto. Alexander Kerzhakov, il mio calciatore preferito dal 2002, la molla che fece scattare in me una sfrenata passione per il calcio russo, ha annunciato il suo ritiro. Si tratta della fine di un'era: per lo Zenit, per la Russia e per Alberto Farinone

Beh, è chiaro che ormai aveva poco da dare. Fossi stato in lui, però, avrei accettato l'offerta di una piccola: l'avrei visto bene a Ekaterinburg, oppure all'Ufa da Semak o al neopromosso Tosno. C'era ancora un record da battere, quello di miglior realizzatore nella storia della RPL... Gli sarebbero bastati pochi gol per superare Veretennikov...

Davanti a sé aveva almeno quattro alternative:

1) andare a svernare in un paese esotico (Kazakhstan in primis);
2) optare per una scelta poco convenzionale, come quando si trasferii in prestito allo Zurigo l'anno scorso (vedi anche il sorprendente passaggio di Danny allo Slavia Praga);
3) tentare di rilanciarsi in un'altra squadra di RPL (ma ha prevalso l'attaccamento ai colori dello Zenit);
4) continuare a giocare nello Zenit-2, come Zyryanov.

Evidentemente non aveva più stimoli. Riteneva di aver dato tutto. Gli ultimi anni, del resto, sono stati parecchio malinconici, inutile negarlo. Il declino è stato evidente.

È davvero un peccato, però, che si sia ritirato proprio alla vigilia del Mondiale del 2018… Aveva sempre dichiarato che il suo sogno sarebbe stato quello di riuscire a parteciparvi