Sconfitta pesantissima, che rischia di condannare i
Ferrovieri all'ultimo posto.
Lokomotiv a due facce. Dopo un buon primo tempo, scompare letteralmente dal campo nella ripresa e viene beffata nel finale. È da inizio stagione che la squadra di Semin crolla, da un punto di vista atletico, alla distanza. Segno che la preparazione fisica non è stata svolta a dovere.
Come detto, nella prima frazione di gioco i rossoverdi non mi erano dispiaciuti, si erano viste alcune buone combinazioni palla al piede e il gol del vantaggio sarebbe anche potuto arrivare (ci sono andati vicini Barinov, Alexey Miranchuk e Idowu). Ma la ripresa è stata indecente. I padroni di casa non ne avevano più, arrivavano sempre secondi sul pallone, perdevano ogni contrasto, sbagliavano un passaggio dopo l'altro. I gemelli Miranchuk, che pure non erano andati male nei primi 45', hanno giocato una ripresa da schiaffi. Lo Schalke, pur senza strafare, ha annusato la possibilità di fare il colpaccio, come poi è infatti avvenuto, su palla inattiva.
Promossi Ignatjev e Barinov (calato pure lui alla distanza, ma autore di diverse belle giocate nel primo tempo), Manuel Fernandes è stato l'unico a provarci nell'ultima mezzora. Difesa in costante affanno, con Kvirkvelia tragicomico in quasi ogni intervento: ormai è evidente che l'anno scorso abbia azzeccato la stagione della vita e ora è tornato a esprimersi ai suoi abituali standard.
Davvero un peccato essere a zero punti, e con più di un piede già nella fossa, in un girone così abbordabile.