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| Come da tradizione, ogni 2-3 anni il Rubin si riscopre improvvisamente (più o meno) ambizioso e torna a spendere (male), per poi tornare a fare la fame nelle stagioni successive. Un ciclo che si ripete di continuo, da ormai un decennio.
In attesa del prossimo ridimensionamento tataro, la notizia è comunque positiva, per almeno tre motivi: perché Slutskiy, nel bene e nel male, in Russia è una sicurezza; perché con il suo arrivo il Rubin diventerà una meta più ambita da giocatori di medio-alto livello; perché la piazza di Kazan si stava deprimendo fin troppo e necessitava di uno scossone.
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