| Dopo una partita quasi leggendaria, finita al minuto 100, il Rostov batte il CSKA Mosca per 3-2.
Gara ricchissima di episodi, che secondo me sintetizza benissimo quali sono al momento i pregi (qualità, buon atteggiamento e propensione a crederci sempre) e i difetti (troppa gioventù e problema difensivo enorme) della squadra di Goncharenko.
Cominciamo con la cronaca per sommi capi, si capisce che sarà una partita particolare quando subito all'inizio i due centrali difensivi del Rostov decidono di distruggersi tra di loro: palla alta, Osipenko va di piede e Chistyakov di testa con il risultato che il primo apre la faccia al secondo obbligando Karpin ad un cambio immediato. Dentro Saplinov per Chistyakov e modulo più offensivo, con Bayramyan basso a destra.
Il Cska si fa trovare totalmente impreparato ad un rinvio di Pesyakov, Akhmetov rimane ultimo uomo contro Shomurodov e vista la notevole differenza fisica è costretto a tirarlo giù. Rigore netto ed espulsione, peccato che il grande ex Eremenko si fa parare il penalty da Akinfeev non tirando particolarmente bene.
A sorpresa è poi il Cska a passare in vantaggio grazie ad un regalone di Bayramyan che mette in porta Sigurdsson (uno dei più positivi quest'oggi) che batte sul suo palo Pesyakov.
Il meritato pareggio del Rostov arriva poco dopo con un grande gol di Eremenko, un tiro molto forte quasi da fermo che grazie alla Goal line Technology viene convalidato.
Inizia la ripresa e subito c'è l'episodio più controverso della partita: Karpov tocca Popov in area e grazie al VAR viene dato un secondo rigore ai Selmashi. Penalty che ci sta per me, espulsione molto generosa però.
Dal dischetto stavolta va Ivelin Popov che non sbaglia e regala il vantaggio al Rostov.
Da qui in poi inizia una decina di minuti di dominio da parte della squadra di Karpin che sale addirittura sul 3-1 grazie alla rete del subentrato Mamaev (tiro deviato in maniera decisiva da Magnusson), altro ex della partita e personaggio a dir poco controverso per quanto uno dei mie calciatori preferiti russi di questo decennio.
Mamaev decide infatti di fare subito il Mamaev facendoci vedere la sua collezione di tatuaggi sulla schiena e prendendo immediatamente il giallo in una gara dove praticamente tutti i giocatori in campo sono stati ammoniti.
A sorpresa, visto che il Cska era in 9 uomini e la partita sembrava quasi chiusa, è l'ingresso di Chalov che rimovimenta la gara ed è proprio il giovane russo a provocare con un cross l'autogol di Osipenko che riapre nuovamente tutto.
Neanche una decina di minuti ed ecco un nuovo episodio e un nuovo rigore assegnato, stavolta al Cska.
Punizione battuta velocemente da Dzagoev, Saplinov tira giù molto ingenuamente il suo diretto avversario e dopo un lungo consulto VAR è rigore. Dal dischetto parte Chalov per diventare l'eroe di giornata, ma Pesyakov è bravissimo a parare.
Dopo dieci minuti di recupero finisce così, Rostov batte Cska per 3-2.
Finita la cronaca, spazio a qualche commento che mi è venuto in mente guardando la gara.
La vittoria del Rostov si può dire meritata, ma i Selmashi non si possono permettere di tenere in piedi fino alla fine una gara del genere contro un avversario con due uomini in meno.
Mi ha fatto molto piacere vedere lo stadio pienissimo e un ambiente come sempre fantastico, l'unica nota dolente è stata la condizione davvero pessima del campo.
Il Cska ha dato tutto quello che aveva e per poco non strappava un punto preziosissimo, è stata punita dagli episodi e da una difesa che è veramente orribile.
Il migliore dei tre è Vasin, e già questo dice tutto. Il giovane Karpov sarà pur promettente ma è davvero troppo acerbo, una squadra come il Cska non si può permettere così tanti errori in quella zona del campo.
Diveev non mi ha convinto così come tutte le altre volte che l'ho visto giocare, magari in futuro diventerà anche lui un giocatore super forte ma per il momento lo vedo tutt'altro che affidabile. Considerato che Sarlija non ha convinto ed è stato spedito in Turchia e che Gogua si è rivelato inadeguato, la difesa del Cska è messa davvero malissimo in questa stagione.
Oggi poi sono tanto mancati Fernandes e Vlasic, i miei due giocatori preferiti dei Soldati, ma onestamente era difficile chiedere di più ad una squadra che in 9 ha dato tutto quello che aveva.
Resta il fatto che comunque a me sembra che il Cska meriti la classifica che ha, i due scontri diretti hanno dimostrato che il Rostov per il momento è più esperto e superiore, e il quinto posto è realtà.
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