Zenit - Sochi 3-1, 11ª Giornata RPL

Buona prova, soprattutto nel primo tempo. Un po' di turnover per Semak, che fa riposare - almeno dall'inizio - titolari fissi come Ozdoev e Dzyuba, reduci dalle fatiche con la nazionale. Si rivedono in campo Kuzyaev, dopo il tormentone sul rinnovo del contratto, e Driussi, rientrato dall'infortunio (rivelatosi, per fortuna, meno grave del previsto).

A sbloccare il risultato è Karavaev, come sempre tra i più positivi (che grande acquisto!), lesto a ribadire in rete sulla respinta di Djanaev sul tiro al volo di Azmoun. Il 2-0, arrivato dopo una bella azione che ha coinvolto anche il figliol prodigo Kuzyaev, porta la firma di Erokhin, già al quarto centro stagionale: l'ex trequartista dell'Ural sta attraversando un ottimo momento di forma.

Nella ripresa però abbiamo sofferto un po' troppo il Sochi che, tolto il sontuoso Noboa, non è che abbia tutta questa qualità. Fedotov è bravo a far rendere al meglio anche giocatori con evidenti limiti, come Zaika, autore di un gran gol - sia per freddezza che per tecnica di esecuzione.

Il 3-1 definitivo è a opera di Douglas Santos, con una conclusione deviata da un difensore avversario. Il brasiliano ha dimostrato la solita duttilità, partendo come centrocampista centrale e concludendo nel ruolo originario di terzino sinistro.