| Kerzhakov: "Mi sto adattando bene al Sevilla, ma non sono ancora arrivato ai miei massimi livelli" Alexander Kerzhakov sabato contro il Barcelona, ha segnato il suo primo gol in campionato nel Sanchez-Pizjuán, il terzo con la maglia del Sevilla (aveva segnato in casa anche in Coppa UEFA, contro lo Steaua Bucarest). E' il giocatore russo di calcio più cercato dai mass-media del suo paese, che desiderano conoscere le sue impressioni e sensazioni dopo la vittoria contro il Barcelona, con uno suo "golazo". Il corrispondente in Spagna del giornale russo "Sport-Express" ha fatto da traduttore per ABC. "Poco a poco sto migliorando nella lingua, ma ho ancora bisogno di un pò di tempo. D'altronde sono qui a Sevilla da poco più di due mesi e sono soddisfatto di come mi sto adattando. Con alcuni compagni parlo in inglese, con altri provo a farlo con il "mio" spagnolo" (il giornalista russo, amico del giocatore, ricorda a lui quando gli mandò un messaggio con scritto "Ho alimento", dichiara fra le risate) Tralasciando la lingua, come il tuo adattamento a Sevilla, come ti stai trovando?Bene, molto bene. Per tre settimane sono stato in un hotel, ora vivo in una cittadina vicino a Sevilla, in una grande casa, con mia moglie e la mia bambina. Mi incanta il cibo e la cucina spagnola, davvero ottima. E poi la calorosità dei nostri tifosi, che ci hanno sempre sostenuto anche quando eravamo in svantaggio.Fino a che è arrivato il tuo gol...Quando ho visto che l'arbitro aveva assegnato il calcio di rigore contro di noi ed aveva espulso Aitor Ocio, non potevo credere ad una rimonta. Con lo 0-1 eravmo convinti che potevamo rimontare, avevamo avuto diverse occasioni per pareggiare, ma sullo 0-2 sarebbe stato tutto molto più difficile. Prima del mio gol, infatti, è stata fondamentale e decisiva la parata di Palop sul rigore battuto da Ronaldinho.
Nell'azione del gol non ho avuto molto tempo a disposizione per pensare: ho ricevuto un passaggio veloce da Daniel Alves e ho stoppato il pallone in modo tale da mandare a vuoto Marquez; poi però ho visto che avevo alle spalle Puyol e ho così tirato immediatamente di sinisistro, senza guardare la porta. Mi è andata bene, è stato un gran bel gol.Quando Juande ti ha detto che saresti partito titolare?Se devo essere sincero, non me l'ha detto, non dice mai la formazione che vuole schierare prima della partita. Però desideravo tanto giocare questa partita e sapevo di avere buone chance di partire titolare. Però mi ricordai che nella finale di Supercoppa a Montecarlo Juande aveva schierato una sola punta, Kanouté, e così incominciai a preoccuparmi. Poi, tre ore prima dell'inizio della gara, Juande mi disse che sarei partito nell'undici titolare. E' stata una delle partite più importanti che abbia mai giocato, ero molto emozionato all'inizio del match. Quando ho segnato un gol determinante per il risultato finale, procurandomi anche la punizione poi trasformata da Daniel, ero felicissimo, provavo una grande gioia dentro di me.Come ha preparato l'incontro il vostro allenatore?Il Barcelona è una squadra eccezionale, davvero fortissima. Non dovevamo mettere pressione a Puyol, ma a Marquez, che giocava tra l'altro più avanzato. E' stata una decisione azzeccata.Ora hai segnato due reti nella Liga. Ti sei posto un numero di gol da realizzare da qui a fine stagione?No, non l'ho mai fatto. In Russia ho sempre segnato abbastanza, ma non ho mai detto all'inizio della stagione quanto avrei segnato o che cifra volevo superare. Spero comunque di fare molti gol, ora che ho incominciato ad adattarmi al calcio spagnolo.Questo è il tuo momento di forma migliore?No, assolutamente, ho ancora tanto da migliorare; non si è ancora visto in Spagna il vero Kerzhakov. Mi sto adattando bene, ma non sono ancora arrivato al mio livello migliore.Non puoi negare però che, dopo la vittoria contro il Barcelona, il Sevilla sia una delle favorite per la conquista del titolo della Liga.I candidati reali sono Barcelona, Real Madrid e Valencia, le tre migliori squadre della Liga. Nel nostro gruppo non ci siamo mai posti come obbiettivo quello di vincere la Liga, anche se ognuno di noi ha pensato che potrebbe essere anche possibile.A chi hai dedicato il tuo splendido gol?Con tutta la squadra abbiamo deciso di dedicare i gol e la vittoria al nostro allenatore, dopo il terribbile fattaccio accaduto nel derby di Coppa del Re contro il Betis. Io ero ad un metro da Juande Ramos quando è stato colpito dalla bottiglietta ed è stata un'esperienza bruttissima, che ho vissuto tragicamente. All'inizio avevo temuto il peggio...
Ci eravamo quindi accordati tutti che, chiunque avesse segnato, avrebbe dedicato il gol all'allenatore.Ti ha impressionato un giocatore in particolare del Sevilla?Non posso dirne solo uno, quello che mi ha impressionato è il valore medio di tutta la squadra, nei vari reparti: la nostra difesa, i nostri centrocampisti, l'attacco sono tutti composti da ottimi giocatori di livello. Siamo un grande gruppo, come dimostra il fatto che stanno giocando tutti i giocatori della rosa. Ed inoltre, siamo ancora in corsa in tre competizioni...Parliamo allora di una di loro, la Coppa UEFA: giovedì arriverà a Sevilla lo Shakhtar, una squadra ucraina.Non so se qui molti conoscono la reale forza della squadra Campione d'Ucraina, ma io posso assicurare che è davvero una squadra temibile, molto pericolosa. Ce la giocheremo, ma dovremo mettercela tutta per passare il turno: in casa loro sarà una partita durissima.Infine, quando ci sarà il tuo ritorno in nazionale?Dipende dal commissario tecnico, Guus Hiddink. Lo mi ha detto che la prima cosa che devo fare è quella di adattarmi al calcio spagnolo, per questo motivo non ero stato convocato nell'amichevole giocata in febbraio. Ma il prossimo incontro, il 24 marzo contro l'Estonia, sarà una gara ufficiale.abc.es |
