Molto particolare e piuttosto triste il rapporto di Kerzhakov con la 'Sbornaya'...
Sasha vi fa il suo debutto nel marzo del 2002, a soli 19 anni, impressionando favorevolmente Oleg Romantsev, che si convince a portarselo dietro in Corea del Sud & Giappone. Al Mondiale nippocoreano, l'allora numero 16 troverà spazio soltanto negli ultimi 8' della drammatica sfida contro il Belgio, persa 3-2 e che valse l'eliminazione a Titov e compagni. Giusto il tempo per entrare in campo, fare un assist da applausi al grande amico Sychev, sbagliare di testa l'ultima opportunità creata dalla Russia e farsi ritrarre da tutti i giornali con le lacrime al volto insieme al 18enne Sychev.
Inizia un nuovo corso, che non durerà molto, quello di Gazzaev: Kerzhakov parte fortissimo, andando a segno in tutte e tre le prime uscite del baffuto osseta (in amichevole contro la Svezia e nel girone di qualificazione vs Irlanda ed Albania), guadagnandosi un posto da titolare nonostante la giovane età. Nonostante un promettente avvio, l'avventura di Gazzaev si concluse anticipatamente e male e subentrò Yartsev. Curiosamente, pur essendo impiegato spesso come titolare, Sasha segnò soltanto un gol nell'anno e mezzo in cui Yartsev fu il C.T. della Russia, contro il Lietchenstein, ad una settimana dal suo esonero. Partecipò ad EURO 2004 ma, nonostante il gran periodo di forma che stava vivendo, giocò un solo match, per 90', contro il Portogallo (lasciato solissimo in attacco).
Arriva così Yuri Semin, che per agguantare una qualificazione compromessa dal pessimo Yartsev, si affida tutto alla coppia d'attacco dello Zenit, composta da Arshavin ed appunto Kerzhakov. Pur risultando uno dei migliori della nazionale come rendimento e pur segnando 4 reti ufficiali, non riuscì a trascinare la Russia a Germania 2006.
Arriviamo poi alla gestione Hiddink, che ha sempre avuto un rapporto controverso con Sasha. Fin dall'inizio era chiaro che i due non andassero d'amore e d'accordo, e Sasha venne infatti criticato dal tecnico olandese sia dopo la partita contro l'Israele che soprattutto dopo quella con l'Estonia. Guus decise così di non convocarlo più fino a marzo del 2007, in un periodo nel quale l'ex numero 11 dello Zenit si stava mettendo in mostra in Spagna segnando reti importanti con la maglia del Sevilla. Sasha segnò una determinante doppietta in Estonia e si riconquistò quel posto da titolare che ebbe in diverse occasioni (escluse l'amichevole con la Polonia e le gare contro Macedonia a Mosca, Inghilterra a Wembley ed Israele a Tel Aviv). Tuttavia, nonostante avesse lasciato l'Andalucia per ritornare in patria per non perdere EURO 2008, come ben sappiamo Hiddink lo lasciò clamorosamente a casa e non lo chiamò più per un anno abbondante, fino a Finlandia-Russia 0-3, altra gara decisa da una sua doppietta.
Il resto è storia recente: gli errori sottoporta contro la Germania, le panchine negli ultimi match e l'ingiusta, ingiustissima espulsione di mercoledì.
Nonostante nel complesso non abbia fatto male, non si può che definire sfortunatissima l'esperienza di Kerzhakov con la maglia della nazionale.
Ricapitolando:
1) poco impiegato in Portogallo ad EURO '04, nonostante fosse in formissima (l'innominabile gli preferiva Bulykin...);
2) non qualificatosi per Germania '06, in un Mondiale che avrebbe disputato da titolare fisso;
3) lasciato a casa per EURO '08, snobbato da Hiddink: non partecipò quindi all'indimenticabile avventura russa;
4) espulso ingiustamente nel decisivo spareggio in Slovenia, poco più di 20' dopo essere entrato in campo.
Peccato, per l'attaccamento (reale, almeno nel suo caso) che ha alla maglia della nazionale avrebbe meritato di togliersi ben più soddisfazioni
Già la mancata convocazione per EURO '08 era stata per lui una mazzata, figuriamoci ora l'espulsione che ha contribuito a non far andare la Russia in Sudafrica