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Capello: "Russia tra le prime 8 al Mondiale"

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view post Posted on 17/10/2013, 09:02
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Soddisfatto per l'importante traguardo raggiunto, Fabio Capello non si pone limiti e fissa già il suo obiettivo con la nazionale russa per i Mondiali del 2014: i Quarti di Finale.

Qui l'intervista parziale (la versione completa la trovate sull'edizione cartacea della Gazzetta dello Sport): http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/16-10...373635142.shtml


Secondo voi dove può arrivare la Russia?
 
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tynovalen
view post Posted on 17/10/2013, 09:15




l'ho già scritto, già sarebbe tanto superare la fase a gironi e qualificarsi per gli ottavi. Poi anche quello che dice Capello è possibile però dipende molto dagli accoppiamenti che avrà la sua squadra, sia nel girone sia nell'eventuale ottavo
 
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Bezymyannij
view post Posted on 17/10/2013, 11:13




Eliminata nella fase a gironi. Non voglio essere pessimista, ma ormai conosco i miei polli. Forse hanno qualche minima speranza se capitano in un girone abbastanza difficile.
 
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view post Posted on 17/10/2013, 12:28
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La Russia giocherà sicuramente meglio il mondiale delle qualificazioni. Capello avrà a disposizione per più tempo i giocatori e riuscirà a tirare fuori da loro ancora di più. Credo che se non verremo eliminati nel girone arriveremo almeno in semifinale. La partenza è il vero punto di domanda per me.
 
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tynovalen
view post Posted on 17/10/2013, 13:53




CITAZIONE (Rodimcev @ 17/10/2013, 13:28) 
La Russia giocherà sicuramente meglio il mondiale delle qualificazioni. Capello avrà a disposizione per più tempo i giocatori e riuscirà a tirare fuori da loro ancora di più. Credo che se non verremo eliminati nel girone arriveremo almeno in semifinale. La partenza è il vero punto di domanda per me.

non sarei così convinto di questa tua tesi Rodi. Mi sembra di ricordare che durante l'esperienza di Capello come ct dell'Inghilterra avvenne il contrario....ottime qualificazioni e pessime fasi finali. Speriamo ovviamente che con la Russia il trend si inverta
 
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view post Posted on 17/10/2013, 17:00
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Ecco l'intervista completa (sul sito della Gazzetta dello Sport potete trovare un estratto: http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/16-10...373635142.shtml ), interessante come sempre quando a parlare è un tecnico mai banale come Don Fabio. Leggetela attentamente, perché avete completamente frainteso quel "l'Italia partirà in terza fila" :sbam


La nota che vibra nella voce di Fabio Capello è la solita, ormai inconfondibile: l’intima soddisfazione per un lavoro fatto bene. "Dodici anni dopo l’ultima volta, la Russia torna al Mondiale. Mi era stato chiesto alla firma del contratto, l’altra sera a Baku ho consegnato il passaporto timbrato. Ed è sempre un bel momento, quello in cui leggi negli occhi di chi ha avuto fiducia in te la soddisfazione di averci visto giusto".

Le due qualificazioni con l’Inghilterra, una mondiale e una europea, erano state più semplici, vero?
"La Croazia era la bestia nera degli inglesi, e nell’altra occasione il Montenegro aveva del talento: ma nessuna delle due regge il confronto con il Portogallo che abbiamo costretto agli spareggi. Sto parlando di una nazionale di primissimo livello, sempre sul pezzo e in corsa fino all'ultimo. Tenerlo dietro è stata un’impresa".

Ha usato il solito metodo, partenza sparata con quattro vittorie consecutive, ma ha perso un colpo importante a metà cammino, in Irlanda del Nord. Lì ha avuto paura di non farcela?
Io no, i giocatori forse sì. Ricordo musi molto lunghi nello spogliatoio, come peraltro era giusto dopo una sconfitta così inattesa. Optai per un discorso rincuorante e non punitivo: "Ci resta un punto di vantaggio - dissi - e quindi la qualificazione è ancora nelle nostre mani. Le vincerete tutte". Se si esclude il pari di Baku a giochi ormai fatti, la profezia si è avverata. Mi era già successo con il Real Madrid contro il Barcellona: da un certo punto in poi vincerle tutte. Quella volta tenni dietro Messi e Ronaldinho, stavolta Cristiano Ronaldo. Sono soddisfazioni".

Quale sarà il vostro traguardo in Brasile?
"La Russia è una squadra pericolosa. Per chiunque. Abbiamo le potenzialità per disputare un buon torneo, perché i valori tecnici sono notevoli e l'astinenza da Mondiale ha creato un forte appetito. Tutti i miei giocatori o quasi saranno al debutto, nel 2002 c'era solo un giovanissimo Kerzhakov, che giocò pochi minuti. Prima del sorteggio è difficile prevedere come possa svilupparsi il torneo, ma penso che il nostro livello sia da prime otto: diciamo che vorrei arrivare ai quarti di finale".

Il traguardo che le sfuggì con l'Inghilterra. C'è qualche errore che non ripeterà, rispetto al 2010?
"Errori se ne fanno sempre, ma il peggiore in Sudafrica non fu mio. Se l'arbitro (Larrionda, ndr) avesse visto il gol di Lampard, dentro di mezzo metro, avremmo raggiunto la Germania sul 2-2 partendo dal 2-0 per loro: una dinamica di risultato che avrebbe inciso su una squadra forte ma molto giovane come quella tedesca".

Ce la compila una griglia delle favorite?
"La premessa è che si gioca in Sudamerica, e quindi vedo Argentina e Brasile in prima fila. E la sorpresa Colombia".

Può addirittura vincere?
"Vincere mi sembra tanto, ma è una squadra di prima fascia, giovane e ricca di talenti consapevoli delle loro potenzialità".

Lo si dice anche del Belgio.
"Sì, ma ripeto che si gioca in Sudamerica. Resto sulla Colombia come outsider. Tornando alla griglia, la seconda fila appartiene alla Germania, forte come e più di sempre, e alla Spagna, nella quale continuo a credere. Un filo sotto l'Olanda..."

E l'Italia?
"Ci ero quasi arrivato: terza fila con l'Olanda. Poi vedo un'africana, ma scopriremo quale solo al Mondiale".

Che effetto le farebbe affrontare gli Azzurri?
"Non so se mi piacerebbe. L'emozione sarebbe violenta, immagino che agli inni vivrei un momento difficile, l'appartenenza nazionale è un sentimento che avverto. Però sono un professionista, inutile perfino specificare che cercherei di guidare la Russia alla vittoria".

Come giudica il lavoro di Prandelli?
"Ne ho un'alta considerazione, ha tirato fuori il meglio del calcio italiano costruendo una squadra più che competitiva. Davvero un bel lavoro, peccato per questa storia dell'uscita dalle teste di serie. C'è poco da fare, a questi livelli la cosa più difficile per un allenatore è evitare che i giocatori si rilassino, perché appena succede perdi. A me per fortuna è capitato a metà girone, c'era tempo e spazio per assorbire gli effetti dello scivolone. All'Italia è accaduto sul rettilineo finale, e il danno è rimasto".

Le piacerebbe allenare Balotelli?
"E' un compito che lascio volentieri a Prandelli. Però non sfuggo a un giudizio tecnico: ha il dna dell'uomo che vince le partite. Ed è un dna rarissimo".

La stella del Mondiale 2014?
"Messi è più che maturo per vincerlo".

La stella del Mondiale 2018?
"Eh, questa è una domanda trabocchetto..."

Possiamo ufficializzare il suo prolungamento al 2018 del suo contratto con la Russia?
"Ufficializzare no, ma le offerte che mi sono state fatte sono di mio pieno gradimento. Col Ministro dello Sport la sintonia è totale, da Cinquini a Galbiati e Neri anche il mio staff si è trovato bene, il risultato richiesto è arrivato... Insomma, la direzione è chiara. Anche perché giocare un Mondiale da padrone di casa, e quindi con l'ambizione di vincerlo, è un'occasione irripetibile".

Ci sarà anche Panucci nello staff per il 2018?
"Mi piacerebbe, ma ho qualche dubbio. Christian ha imparato tantissimo in quest'anno, e il Mondiale gli darà ulteriore esperienza. Ha capito come si vive dall'altra parte, la gestione di un gruppo, la preparazione di una partita, le relazioni con l'ambiente. Lo terrei volentieri, ma immagino che dopo il Brasile qualcuno me lo porterà via con un'offerta da primo allenatore. Ha la stoffa per questo mestiere, vedrete".

Mosca rimane un buon posto per vivere, come ci aveva detto qualche mese fa?
"Sì, piace molto sia a me sia a mia moglie, e del resto è facile visto che abitiamo vicino a San Basilio: esci di casa e vedi la cattedrale... Ovviamente poi il ruolo ti concede qualche privilegio, ci è stato permesso di visitare il Cremlino rifatto e ho ancora gli occhi pieni di tante meraviglie. Il Mondiale trasformerà la Russia: io e Cinquini siamo stati due volte a Kazan a distanza di un anno, restando a bocca aperta davanti a quello che hanno fatto in dodici mesi - parlo di alberghi, aeroporto, stazioni - soltanto perché in estate ci sono state le Universiadi. Con un Mondiale di mezzo..."

La stella del 2018?
"Il nostro Kokorin. E vedrete che combinerà qualcosa di buono già nel 2014".



Intervista ricca di spunti quella realizzata dal sempre ottimo Paolo Condo'. Innanzitutto, appaiono finalmente chiare le reali intenzioni di Capello: altro che il ritiro, lui sta già pensando al Mondiale del 2018! Mi pare evidente che lui voglia restare, intravede delle potenzialità e soprattutto è ben conscio del fatto che un Mondiale casalingo, con una nazionale storicamente competitiva ma mai vincente (EURO 1960 a parte), rappresenterebbe la più grande sfida dell'intera sua carriera.

Più volte ha sottolineato quanto inciderà il fatto di giocare in Sudamerica: ha ragione, sarà un Mondiale più difficile del solito per le europee. Quella sul Belgio non è una bocciatura: semplicemente penso la ritenga una nazionale ancora troppo giovane e inesperta, e queste cose in un torneo così prestigioso - peraltro giocato in un continente storicamente ostico - le paghi. Indiscutibile la sua griglia, io la penso allo stesso modo: Germania e Spagna sono le due nazionali più forti, ma il Brasile gioca in casa (e quindi parte strafavorito) e l'Argentina ha Messi.

Sulla Russia mi sembra un po' troppo ottimista, per me sarebbe già un bel risultato superare la fase a gironi, fermo restando che adesso questi discorsi non hanno alcun senso (non ci sono stati neanche i sorteggi!). Ovviamente tutto dipenderà dalla condizione in cui i giocatori si presenteranno all'evento. Don Fabio comunque apprezza i suoi giocatori, più volte ha ribadito di allenare una nazionale molto tecnica ("i valori tecnici sono notevoli") ed è un attestato di stima che fa ovviamente piacere.

Chiosa finale su Kokorin, che ormai possiamo definire il suo pupillo: se Capello si sbilancia così tanto su di lui significa che intravede nell'attaccante della Dinamo Mosca enormi qualità (in parte ancora inespresse).
 
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netto
view post Posted on 17/10/2013, 17:46




Grandissimo,come sempre!
 
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view post Posted on 17/10/2013, 21:33
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Ripensandoci, è un peccato che non gli abbia fatto una domanda anche su Arshavin e Dzagoev.

Il primo, mai convocato (eccezion fatta per la prima amichevole, nell'agosto del 2012, quando venne fischiato da tutto il Luzhniki), secondo me non è del tutto tagliato fuori, credo che Capello lo terrà in stand-by fino all'ultimo. A maggio deciderà se portarlo o meno - e credo che ciò dipenda unicamente dall'ex Arsenal (che se continua così è sulla buona strada).

Il secondo, attualmente infortunato, è chiaro che Don Fabio non riesca a inquadrarlo tatticamente. Parliamo di un trequartista puro, del resto. Il suo posto tra i 23 comunque non penso sia in discussione, rappresenta pur sempre una variante importante da inserire a partita in corso.
 
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netto
view post Posted on 18/10/2013, 07:13




Kerzha son del tuo stesso parere.
 
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Vietcong75
view post Posted on 18/10/2013, 07:16




Arshavin e Dzagoev devono convincerlo a forza di prestazioni importanti soprattutto a livello europeo...
 
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tynovalen
view post Posted on 18/10/2013, 08:18




Intervista senza dubbio interessante, però.....certe dichiarazioni sono come sempre di facciata. Vi siete già scordati che Capello stava per andare al PSG ? Pensare ora che lui possa rimanere ct della Russia fino al 2018 mi sembra quantomeno azzardato, sia perchè dipenderà dal comportamento della Sbornaya in Brasile, sia perchè se nel frattempo gli arrivasse una mega offerta da qualche club europeo di primissima fascia son sicuro che vacillerebbe di nuovo

posso affermare che Don Fabio è un gran gran paraculo o qualcuno si offende ? :rolleyes:
 
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Hektor the way
view post Posted on 18/10/2013, 08:31




il "non andrò mai alla juve" docet
 
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tynovalen
view post Posted on 18/10/2013, 09:46




CITAZIONE (Hektor the way @ 18/10/2013, 09:31) 
il "non andrò mai alla juve" docet

tra l'altro....bravo ad averlo ricordato :up:
 
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12 replies since 17/10/2013, 09:02   110 views
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