| LA STORIA - Dal 1917 al 1991, la Russia non ha mai preso parte a nessuna fase finale di un Mondiale, in quanto inglobata nella federazione calcistica che rappresentava l’Unione Sovietica (che ha preso parte a ben 7 Mondiali).
Dopo la scomparsa dell’URSS, venne fondata la Federazione Russa, con la formazione della relativa Nazionale.
Dal 1994, la Russia ha partecipato a due Mondiali (1994 e 2002) non andando però, mai oltre il primo turno (gruppo).
Con l’arrivo di Fabio Capello, la formazione russa si è qualificata dopo ben 12 anni di assenza al Mondiale Brasiliano.
Il gruppo però sarà duro: i Russi dovranno vedersela infatti con Belgio, Algeria e Korea del Sud, anch’esse inserite nel Gruppo H, l’ultimo tra gli otto.
IL PERCORSO - Passata come prima nel girone ai danni del Portogallo di Cristiano Ronaldo, la Russia ha saputo raccogliere ben 22 punti contro avversari come Israele, Azerbaijian, Irlanda del Nord, Lussemburgo, costringendo i Lusitani a giocarsi la qualificazione ai playoff contro la Svezia di Ibrahimovic.
Nel girone qualificatorio, la Russia di Capello ha totalizzato ben 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte (contro Portogallo e Irlanda del Nord). ma si è qualificata al primo posto grazie anche al miglior attacco (20 gol alla pari del Portogallo) e la miglior difesa, con appena 5 reti subite in 10 incontri.
LA GUIDA - L’arrivo di Fabio Capello ha senz’altro alzato il livello di competitività della squadra Russa, che ha migliorato soprattutto nella fase difensiva, e ha espresso un buon calcio, quadrato ed equilibrato in ogni reparto.
La federazione russa, ripone in Capello molta fiducia, sperando che le geometrie e l’ordine tattico voluti dall’ex tecnico di Juventus, Milan, Real Madrid e Roma possano fruttare al massimo alla squadra in Brasile.
Per lui dopo i 5 anni sulla panchina dell’Inghilterra una nuova avventura ai Mondiali, la prima alla guida della nazionale Russa, della quale è CT dal 2012.
LA ROSA - Don Fabio, per il Mondiale brasiliano, ha voluto affidarsi a ventitrè giocatori tutti militanti nella Premier League Russa.
Ha fatto molto discutere l’esclusione dell’attaccante Roman Pavlyuchenko della Lokomotiv Mosca, uno dei pilastri storici della nazionale russa, ma anche le esclusioni dell'esterno Bystrov dell’Anzhi Makhchkhala, del capocannoniere del campionato russo, Dzyuba militante nel Rostov vincitore della coppa di Russia e soprattutto quella di Andrey Arshavin, tornato in patria allo Zenit San Pietroburgo dopo la non felice esperienza in Inghilterra tra le fila dell'Arsenal.
Al loro posto vedremo altri talenti come Kerzhakov dello Zenit San Pietroburgo, (capocannoniere del girone di qualificazione al Mondiale), Dzagoev del CSKA Mosca, Ionov, Denisov e Kokorin della Dinamo Mosca.
In porta il titolarissimissimo Akinfeev sarà affiancato dalla new-entry Lodygin dello Zenit San Pietroburgo e l'esperto Ryzhikov del Rubin Kazan.
I difensori Eschenko (Anzhi), Vasily Beretzuski (CSKA), Dmitri Kombarov (Spartak) ed Ignashevich (CSKA) daranno invece sicurezza alla retroguardia russa, che con l'avvento di Capello stà tentando di rinnovarsi negli uomini e nell'età.
Mentre a centrocampo ci si affiderà ai piedi "buoni" di Glushakov (Spartak Mosca), Fayzulin (Zenit), Samedov (Lokomotiv) e Zhirkov (Dinamo).
Oltre ai sopracitati Dzagoev, Lodygin e Kokorin, (ed ai sottostanti Mogilevets & Cheryshev), sono presenti nella rosa dei 23, anche 3 giovani elementi di ottime speranze come il terzino sinistro Georgy Schennikov (CSKA), il jolly tutto-fare Oleg Shatov (Zenit) e l'attaccante che ama spaziare Maksim Kanunnikov (Amkar Perm), tutti 23enni e con neanche 10 presenze nella nazionale maggiore.
Completano la rosa i restanti ultimi tre elementi Vladimir Granat (Dinamo), Andrey Semenov (Terek Grozny) ed il terzino destro Aleksei Kozlov ex Kuban Krasnodar ora alla Dinamo, nuovi difensori inseriti da Capello nel giro della "Sbornaya".
ASSENTI, SOSTITUTI ED ESCLUSI - Pesantissime le assenze (per infortunio) a centrocampo dei due "titolari", Roman Shirokov dello Zenit San Pietroburgo, (dopo il prestito al Krasnodar), infortunato dell'ultime ore e Dmitry Tarasov della Lokomotiv Mosca, vedremo come il Ct Capello saprà inventarsi nuove alchimie tattiche per sopperire le loro assenze.
Il sostituto di Shirokov è la prima riserva portata in Brasile da Capello, ovvero Pavel Mogilevets, 21enne centrocampista ex Zenit San Pietroburgo attualmente in prestito al Rubin Kazan, mentre la seconda riserva ancora presente in Brasile è, l'attaccante esterno sinistro Denis Cheryshev, 23enne grande figlio d'arte, di proprietà del Real Madrid ma in prestito nell'ultima stagione al Siviglia, con cui ha vinto l'Europe League nonostante le "sole" 5 presenze nel club e le 2 nella nazionale maggiore Russa, ben voluto e visto dal Ct Fabio Capello.
Esclusi dalla lista dei 30 pre-convocati il 31enne terzino destro Aleksandr Anyukov (Zenit) con 77 presenze in nazionale, il 31enne centrale Aleksei Berezutski (CSKA) con 53 presenze in nazionale, Diniyar Bilyaletdinov centrocampista 29enne dell'Anzhi con 47 presenze e 7 goal in nazionale ed il centravanti 30enne Pavel Pogrebnyak (Reading/ING) con 30 presenze e 8 goal in nazionale.
Assenti dalle convocazioni di Capello, il portiere 30enne Vladimir Gabulov (Dinamo), il 24enne Fyodor Smolov (Anzhi) seconda punta, quasi sempre presente durante le qualificazioni, il 27enne esterno offensivo Aleksandr Ryazantsev (Zenit), il terzino sinistro 30enne Renat Yanbaev (Lokomotiv ed il trequartista Alan Kasaev (Dinamo), senza dimenticare alcuni giocatori chiamati per la prima volta nella nazionale maggiore della Russia tipo, il difensore centrale 25enne Vitaly Dyakov del Rostov, l'altro difensore 27enne Kirill Nababkin (CSKA), l'esterno 25enne ambidestro Igor Smolnikov (Zenit), il 23enne centrocampista offensivo Maksim Grigoryev (Lokomotiv), il 25enne centrocampista centrale Pavel Mamaev (Krasnodar) ed altri come Makeev (Spartak) terzino, Belayev (Lokomotiv) difensore e Gazinsky (Krasnodar) centrocampista.
SCHIERAMENTO TATTICO - La Russia di Capello dovrebbe scendere in campo con il modulo 4-2-3-1 o 4-3-2-1.
Akinfeev in porta; Eschenko (Kozlov), Ignashevich, Beretzuski, Kombarov in difesa; Denisov, Fayzulin e Glushakov (a rotazione nel vertice alto) in centrocampo; Samedov (Ionov) e Dzagoev (Shatov) sulla trequarti; Kokorin (Kerzhakov) come punta centrale.
|
, nel bene e (soprattutto) nel male.