| Roma, 23 marzo 2015 Attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione "Radio Anch'io Sport", il CT della Russia, Fabio Capello ha parlato della sua selezione.
"Abbiamo fatto un girone discreto fin adesso, l'unico grande errore è stato il pareggio in casa contro la Moldova, poi abbiamo fatto due buone partite in trasferta contro Svezia e Austria, ma ci mancano quei due punti che ci avrebbero posizionati al secondo posto, abbiamo l'obbligo di migliorarci e di qualificarci direttamente per l'Europeo".
Il CT della Russia, Fabio Capello, è pronto a guidare la sua nazionale alla qualificazione per gli Europei del 2016 in Francia e sarà molto importante, quasi decisiva, la sfida contro il Montenegro del prossimo venerdì 27 marzo. Il tecnico ha risolto tutti i problemi con la federazione russa, - "Non c'erano i pagamenti, ma il contratto era sempre "in essere" senza ulteriori problemi, ma sono aspetti di cui non vorrei più parlarne".
Capello sottolinea poi come sia diverso fare il CT rispetto all'allenatore di club. "Fare il selezionatore è tutto un altro mestiere rispetto all'allenatore, non riesci a dare alla squadra la tua mentalità e la continua voglia di fare, mentre lavorando tutti i giorni riesci a migliorarti e ad esprimere quello che si studia in allenamento. Il grande problema in Russia, è l'impiego con il contagocce dei giovani, quì in Russia abbiamo un campionato di serie A con 16 squadre, che per me sono molto poche, con stranieri di un discreto livello e non di alto livello, e con solo 4 Russi da schierare per regolamento, che vede per obbligo la presenza dei quattro Russi sempre in campo, poi abbiamo pochissimi Russi che giocano all'estero, ha sottolineato Capello. I settori giovanili? C'è una discreta nazionale, non abbiamo dei grandi giovani di talento che giocano nelle squadre di club, ed è quello che forse manca di più. Guardi, in Inghilterra come CT ho fatto esordire e giocare 12 giocatori con meno di 20 anni, quì nella Russia non sono ancora riuscito a metterne uno con gli stessi standard. La mancanza di giovani talenti e la quasi totale assenza di coraggio da parte degli allenatori di club nel lanciare giovani, è il problema principale che attanaglia la nazionale maggiore, ma ora due/tre squadre hanno cambiato la loro linea di progettualità e finalmente stanno schierando dei nuovi giovani in campo, che io stesso stò convocando in nazionale per provarli e studiarli più da vicino".
Quindi c'è un problema di svalutazione delle Nazionali giusto? "Le società hanno di proprietà il cartellino dei calciatori e pagano importanti ingaggi, la Nazionale diventa importante solo per la fase finale degli Europei e dei Mondiali. Ci si ricorda di essere Italiani, Russi, Inglesi etc..quando le cose vanno bene, mentre poi tutti criticano se le cose non vanno bene".
Tema mondiali, dopo Russia 2018 ci sarà Qatar 2022 in inverno, cosa nè pensa? "Le nazionali big partono alla pari, in quel periodo tutte le squadre sono in grandissima condizione. Quando allenavo l'Inghilterra, nel periodo pre-natalizio, la squadra era davvero in grande forma. Da aprile in poi c'erano diverse difficoltà sotto il profilo fisico, ma credo che sicuramente tutte le squadre europee arriveranno in grande condizione per quel periodo, in Qatar è impossibile giocare d'estate, fare disputare il mondiale in inverno era realmente necessario e doveroso".
Prossima partita in programma è Montenegro - Russia..cosa s'aspetta? "Ci siamo, siamo pronti. Gli infortuni fanno parte del gioco, abbiamo perso tre giocatori importanti (Denis Cheryshev, Denis Glushakov e Pavel Mamaev), ma questi sono imprevisti che possono accadere a qualsiasi nazionale. Ricordo, che siamo l'unica nazionale fin ad adesso ad aver giocato tutti i match in trasferta. Quest'altra gara contro il Montenegro è sicuramente importante, non sarà decisiva, ma ci attendono ancora tanti match altrettanto importanti e forse via-via sempre più difficili. Non sarà affatto facile giocare contro un avversario spinto da un "pubblico caldo", mi aspetto una gara non semplice e molto chiusa in difesa da parte dei Montenegrini. Sarà una partita ostica per entrambe le squadre, per fortuna però, si tratta dell'ultima gara in trasferta per noi, questo perchè considero l'ultima trasferta in Moldova del 9 ottobre, quasi come una partita casalinga in Russia".
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