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| Alla sesta panchina sulla panchina della Russia... arriva la prima sconfitta di Slutskiy. Inevitabile, per certi versi, visto che siamo scesi in campo con una formazione piuttosto sperimentale, con parecchie seconde linee; nella Croazia, già di per sé più forte (almeno nell'undici titolare), mancavano sì Modric e Kovacic, ma gli altri big c'erano tutti. Ciononostante, la Russia ha concluso il primo tempo - ben giocato - in vantaggio, grazie a una bella combinazione sull'asse Shirokov-Ionov-Smolov, con quest'ultimo che ha così siglato il suo quarto gol con la maglia della Sbornaya. Nella ripresa, complice anche i tanti cambi (tra cui Rebrov, un esordiente, che subirà il terzo gol), la Croazia colpisce tre volte, nel giro di pochi minuti. Prima pareggia con Kalinic, in stato di grazia, che anticipa Vasin sul primo palo; ma tutto nasce da un contropiede regalato da Dmitry Kombarov con un pessimo cross (che il buon Leonid non ha affatto gradito). Immediato il 2-1, un capolavoro dell'interista Brozovic, che dal limite la piazza nel sette. A circa 10' dal termine arriva anche il definitivo 1-3, che spegne l'entusiasmo del caloroso pubblico dell'Olimp-2 di Rostov-sul-Don, ad opera di Mandzukic. Insomma, abbiamo avuto la conferma che non possiamo fare il minimo affidamento sulle alternative ai nostri difensori titolari (peraltro già non eccelsi)... Non capisco però come si possano preferire i vari Semenov, Vasin e Novoseltsev, tutte pippe conclamate, al quantomeno decente Dyakov
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