Amichevole dall’andamento strano, come si può ben intuire dal risultato
A un certo punto la Russia si è ritrovata sul 3-0 senza neanche sapere come: dopo il vantaggio di Smolov sugli sviluppi di un corner, infatti, sono arrivate due autoreti dei sudcoreani (clamorosa la seconda) a inizio ripresa. Speriamo di conservare un po’ della fortuna avuta oggi anche per il Mondiale…
Dopodiché è arrivato il delizioso tocco morbido del subentrato Alexey Miranchuk che ha fissato il risultato sul 4-0. Ma i nostri eroi, per non smentirsi, sono riusciti a subire due reti negli ultimi minuti, rendendo più onesto il punteggio
A che pro, del resto, vincere una gara con un punteggio rotondo, illudersi di essere sulla retta via e mantenere la porta inviolata? Nel dubbio, meglio confermare le solite amnesie difensive
Ironie a parte, la Russia è andata a sprazzi, a folate, come sempre. Si è visto anche qualcosa di buono, ma non basta. Serve assolutamente più continuità nell’arco dei 90 minuti. E non si può staccare di continuo la spina.
Kuzyaev nella prima frazione di gioco è stato schierato in mezzo al campo, in una posizione quindi diversa da quella che ricopre abitualmente allo Zenit; un ruolo che ha poi ricoperto Tarasov (entrato in campo al posto del debuttante Anton Miranchuk) dopo l’intervallo.
Da segnalare, nel secondo tempo, gli esordi in nazionale di Mário Fernandes (alla buon’ora!), Rausch del Colonia e Zabolotniy del Tosno.